La prima occasione in cui vidi Maddie fu la partita di football della scuola. Mi presentai insieme ad Elizabeth, più affascinante del solito per via della gioia che la illuminava tutta, all'idea di passare del tempo con qualcuno che volesse esserle realmente amico, cioè io. Nel momento stesso in cui individuai Peter, la mia migliore amica ci voltò le spalle e cominciò a trascinarlo con sé.
«Ehi! Peter! Maddie!» chiamai.
Elizabeth alzò gli occhi al cielo, come se avessi dovuto lasciarli perdere, ormai.
«Aspettateci!» urlai.
Peter trattenne Maddie per il polso, cosicché fu costretta a fronteggiarmi.
«Maddie... Posso avere l'occasione di scusarmi e fare pace con te?» tentai, conciliante.
«No.» rispose lei, isterica.
Voleva solo andarsene. Lontana da me, da Elizabeth e da quel suo trionfo al mio fianco.
Avevo promesso a Steve che non gli avrei rovinato il pre-partita, ma la tentazione di correre da lui e chiedergli di donarmi della pazienza extra fu molto grande.
«In nome di tutti i nostri anni di amicizia...»
«Osi giocare la carta del passato? Portandomi lei qui? Dovresti sapere bene perché sono arrabbiata.» mi interruppe Maddie, incrociando le braccia al petto.
Peter si sentiva a disagio, potevo notarlo dalla frequenza con cui cambiava direzione dello sguardo e da una certa adrenalina che pareva riscuoterlo tutto, facendolo quasi vibrare. Ad occhi estranei, era quasi impossibile da registrare.
«Mi dispiace per la storia con Steve. Dico sul serio. Stavi attraversando una fase così delicata che non volevo aggiungere altro carico sulle tue spalle... E l'ho fatto comunque, perché sei esplosa contro di me con tutte quelle cattiverie sul ballo di fine anno e la povera Elizabeth, che non c'entra assolutamente niente.» spiegai, intenzionata concretamente a sanare la frattura.
«Come no? Lei è tutto quello che potresti desiderare, vicino a te. Non meno bella, non meno desiderata fra i ragazzi, senza disastri familiari da condividere con te e, soprattutto, senza alcun interesse verso Steve.» sentenziò Maddie, piccata.
Con la coda dell'occhio, vidi Peter schiudere le labbra e spegnere la vista. Aveva rivolto i propri occhi verso l'interno, al fine di preservare l'impassibilità esteriore e applicare un cerotto temporaneo alla ferita appena apertasi. Stava silenziando il proprio dolore, per non gravare su Maddie, che aveva già abbastanza da sopportare in quel periodo.
«Lei è lei, tu sei tu. Riesci a concepire che persone diverse abbiano qualità ugualmente apprezzabili, anche allo stesso tempo? Nessuno potrà mai sostituirti, neanche se lo volesse. Ed Elizabeth non comporta alcuna minaccia nei tuoi confronti. Se solo non la odiassi a prescindere, magari... Non dico che andreste d'amore e d'accordo, ma forse potreste scoprire che, vicendevolmente, non siete così male.» feci spallucce, guardando ora l'una ora l'altra.
Elizabeth, tuttavia, parve più ostile di quanto avessi programmato.
Rivolse a Maddie quell'occhiata di superiorità che solo Peter era in grado di assumere con tanta spontaneità, ma condita di un'affilatezza che il mio amico preferiva non utilizzare, solitamente.
«E... Ecco, mi dispiace non essere più stata molto presente per te, negli ultimi tempi. Mi sentivo così in colpa per la storia di Steve... Se avessi potuto scegliere, non ti avrei neanche guardata negli occhi. Impazzivo ogni volta.» confessai.
«Non preoccuparti, ho Peter.» rispose lei, meno dura.
Mi parve di essere di fronte ad un armistizio, ma con l'aria tesa per via di Elizabeth. Qualcosa mi diceva che non avrebbe lasciato andare facilmente il vantaggio acquisito durante la lontananza di Maddie... E, per quanto mi lusingasse il suo apprezzamento nei miei confronti, le avrei fatto presente al più presto che non avrei scaricato Maddie come se non fosse stata presente in tutta la mia esistenza. Certo, non si poteva tenere una persona legata a sé per puro amore dei ricordi e delle esperienze vissute insieme, ma io sapevo perfettamente che il mio cuore vedeva un estremo bisogno di me negli occhi di Maddie e che avremmo sofferto entrambe fin troppo a causa di un'eventuale lontananza definitiva.
STAI LEGGENDO
Dramatic
Teen FictionIntricata come un gomitolo di lana. Così è l'anima di Chloe, abbandonata da un padre che non ha mai visto, per ragioni che non ha mai conosciuto. Così è la vita di Eric, che non frequenta lezioni, ma potrebbe insegnare come tenere dei segreti. Così...