A special day

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Federico si svegliò e non sentì i capelli del moro solleticargli la spalla, né i suoi piedi freddi incastrati tra i propri ma respirò l'aroma intenso del caffè proveniente dalla cucina e si rotolò tra le lenzuola, godendosi il tepore sotto le coperte. Sorrise nel sentire il profumo di Benjamin sul cuscino e addosso a sé, sorrise nel sentirlo canticchiare oltre la porta, sorrise nel pensare a quanto quella loro routine gli piacesse.
«Buongiorno amore», urlò per farsi sentire.
«Buongiorno!», rispose felice. «Ho quasi finito, aspettami lì», aggiunse e Federico si mise a sedere contro la spalliera del letto, pronto a godersi la sua colazione.
Lanciò un'occhiata fuori dalla finestra e intravide qualche raggio di sole, non era una giornata promettente ma sicuramente migliore di quelle a cui era abituato in Italia in quello stesso periodo dell'anno.
«Ehi... oggi è la tua giornata, voglio viziarti e coccolarti un po'», disse il moro entrando nella stanza con un vassoio enorme e pieno di leccornie tra le mani. «Buongiorno amore mio», aggiunse chinandosi a baciargli le labbra dopo averlo posato sul letto.
«Grazie Ben», rispose sfiorandogli la guancia. «Non dovevi ma grazie, sei così dolce», precisò osservando tutto quello che aveva preparato con cura e attenzione.
Pancakes allo sciroppo d'acero e frutti di bosco, sandwich, spremuta d'arancia, cappuccino, caffè espresso e per finire yogurt decorato con frutta fresca. Aveva usato alcuni fiori del loro giardino per decorare il vassoio e guardando meglio, Federico notò un piccolo biglietto incastrato sotto il piattino dei pancakes.
«Amore cosa...», disse sorridendogli, sentendo il cuore in gola.
«Leggilo, ho scritto qualche riga per te appena mi sono svegliato... mentre ti guardavo dormire», rispose interrompendolo.
«Ben se volevi farmi commuovere ci stai riuscendo», affermò emozionato, rigirando il bigliettino tra le dita per aprirlo.

"Oggi è una giornata importante, la giornata in cui realizzerai il tuo sogno e io voglio scriverti queste poche righe per dirti quanto sono felice di condividerla con te.
Ho seguito il tuo progetto fin dall'inizio, sono stato il primo a cui hai mostrato l'albergo pochi giorni dopo il tuo arrivo e oggi ti guarderò mentre taglierai il nastro blu per inaugurarlo... sembra ieri eppure sono passati mesi.
Mesi in cui non hai mai mollato, andando sempre dritto per la tua strada anche quando hai dovuto affrontare deviazioni e bivi.
Mesi in cui hai investito anima e cuore nel tuo progetto, collaborando con tante persone e riuscendo ad esprimere e rendere reale ogni tua idea. Ho visto la tua determinazione, la tua tenacia, la tua voglia di farcela e tutto questo ha dato i suoi frutti perché oggi guarderai il tuo sogno diventare realtà.
Ti meriti tutto amore mio, ti meriti questo e molto di più.
Sono davvero orgoglioso di te e della splendida persona che sei e so che se tua nonna fosse qui, direbbe la stessa cosa... l'hai resa fiera e felice, oggi sarà lì con te.
Ti amo,
Benjamin.

P.s. ci sono un po' di sorprese per te, sparse per tutta casa.
E tu sei bellissimo quando dormi, se fossi un quadro saresti il più bello di tutta la mostra."

Federico finì di leggere e si lanciò tra le braccia del moro, lasciandosi stringere forte.
«Amore grazie per queste parole bellissime», sussurrò accarezzandogli la schiena infilando le dita sotto la maglietta del pigiama. «Sei la prima persona a cui ho parlato del mio albergo... mi hai presentato Dylan... tu sei parte di questo sogno e non desidero altro che condividere questa giornata meravigliosa con te», aggiunse emozionato.
Benjamin allungò il braccio verso il vassoio e prese una fragola tra le dita, avvicinandola alle sue labbra mentre annegava nei suoi occhi blu.
«Hai bisogno di energie amore», disse con nonchalance.
«Mh, hai preparato la colazione per un esercito», commentò ridendo prima di mordicchiare il frutto stando attento a non sporcare le lenzuola. «Ormai il cuore di sciroppo sui pancakes è un'abitudine vedo», notò e si sporcò il dito facendolo poi scivolare sulle labbra del moro.
Lo baciò piano succhiandogli il labbro inferiore, facendolo gemere, prima di allontanarsi quanto bastava per mangiare senza far scoppiare scintille di fuoco. Riuscirono a godersi la loro colazione tra le lenzuola, scambiandosi occhiate ammiccanti e leggeri baci al sapore di frutta e caffè, di amore e dolcezza, di sogni e risate.
«Sono pienissimo!», affermò il biondo massaggiandosi la pancia. «Era tutto delizioso amore, mi hai anche fatto il caffè espresso... sei proprio da sposare», aggiunse scompigliandogli i capelli e lo vide arrossire ma non lesse alcuna traccia di insicurezza nei suoi occhi.
Semplicemente Benjamin sorrise e arricciò il naso, abbassando lo sguardo imbarazzato.
«Non credi sia ora di iniziare a prepararti?», lo invitò con tono enigmatico, per esortarlo a scoprire la prima sorpresa.
«Che cosa mi stai nascondendo?», chiese dubbioso.
«Mh, nulla... solo tante piccole sorprese... volevo rendere questa giornata ancora più speciale perché... beh, perché tu rendi speciale ogni cosa da quando sei entrato nella mia vita», rispose scrollando le spalle.
«L'ho già detto che amo quando ti incarti e diventi tutto rosso?», replicò retorico, mordendogli le labbra prima di alzarsi e dirigersi in bagno, senza sapere cosa aspettarsi.
Sapeva che il moro era perfettamente in grado di stupirlo con poco e ci mise un attimo per notare il piccolo post-it azzurro attaccato allo specchio; si era guardato intorno senza notare nulla di strano finché quel foglietto aveva attirato la sua attenzione.

As free as the ocean | FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora