Chasing emotions

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Benjamin si svegliò agitato nel pieno della notte e avvinghiarsi al corpo caldo di Federico fu spontaneo come respirare. 
«Amore», sussurrò scuotendogli leggermente la spalla. «Amore svegliati», bisbigliò con la voce tremante.
Era scosso e aveva bisogno di affogare nei suoi occhi azzurri come il mare, di sentire la sua voce assonnata ma dolce.
«Mh, Ben», mugugnò confuso, non sapeva che ora fosse ma era certo di essere stato svegliato ben prima del suono della sveglia.
«Ho sognato Aiden», disse a bassa voce e Federico si risvegliò immediatamente dal torpore, stringendolo a sé. 
«Era un incubo?», chiese preoccupato anche se dal tono di voce Benjamin non gli sembrava spaventato ma solo incredulo.
«No, no era un bel sogno», rispose tranquillo. «Ma non era mai successo prima... tutte le volte che sognavo mio fratello rivedevo il suo incidente! Erano sempre incubi, stavolta è stato diverso e mi ha spiazzato... scusa se ti ho svegliato ma ho bisogno di parlarne».
«Lo sai che non devi scusarti amore», lo tranquillizzò sfiorandogli il braccio. «Tra qualche ora hai la tua prima gara dopo più di cinque anni, è normale che tu sia agitato e questo sogno ti ha destabilizzato ancora di più... parlami, ti ascolto», aggiunse premuroso e sorrise quando il moro si sistemò meglio tra le sue braccia, iniziando a tracciare cerchi invisibili sul suo petto.
«Eravamo nel nostro posto», iniziò a raccontare rivedendo le immagini davanti agli occhi. «Non te l'ho mai fatto vedere, è vicino alla scogliera dove ci siamo incontrati io e te... andavamo sempre lì, dovevamo andarci anche il giorno in cui lui è morto, è stata una delle ultime cose che ci siamo detti», continuò nostalgico. «Comunque eravamo lì e lui era proprio nitido, lo vedevo benissimo, sembrava reale e la sua voce era chiara e decisa come la ricordavo».
«Ti ha parlato?», chiese bisbigliando. 
«Sì... mi ha detto che avrei spaccato anche stavolta», rispose emozionato. «Rendimi orgoglioso Bibi, dimostra quanto vali», aggiunse ripetendo le esatte parole che aveva sentito da suo fratello. «Erano le frasi che mi diceva sempre prima delle gare... mi guardava dritto negli occhi con quel suo sguardo fiero e mi diceva ogni volta le stesse parole. Sapeva quanto ne avessi bisogno perché anche se avevo piena fiducia nelle mie capacità e in acqua mi sentivo invincibile, mi rassicurava sapere che anche lui credeva in me», spiegò rilassandosi sentendo le dita di Federico incastrarsi tra le sue ciocche in disordine. 
«È stato un bel sogno amore, so che è sempre strano quando accade ma è davvero bello... devi esserne felice», disse trattenendo uno sbadiglio.
«Lo sono», confermò sorridendo. «Solo che mi ha sconvolto perché non me l'aspettavo... ero abituato agli incubi ed è stato un colpo al cuore sentire di nuovo la sua voce e vederlo anche se era solo un sogno», aggiunse sistemandosi meglio tra le sue braccia. 
«Anche io ho provato queste sensazioni la prima volta che ho sognato mia nonna… non ci si abitua mai, è sempre un'emozione sognare persone che non ci sono più», replicò sfiorandogli la spalla. «Sei tranquillo ora?», domandò sobbalzando quando sentì i suoi piedi freddi incastrarsi tra i propri.
Benjamin rise e scosse la testa.
«Amore quanto sei esagerato», lo prese in giro. «Comunque sì, sono tranquillo… scusami se ti ho svegliato però avevo proprio bisogno di parlarne con te».
«Smettila di scusarti Ben, se non mi avessi chiamato probabilmente ti saresti agitato di più e saresti stato male… e lo sai che non voglio che stai così, preferisco essere svegliato in piena notte», lo tranquillizzò toccandogli la punta del naso per farlo sorridere. «Ora però dormiamo, devi riposare prima della gara… facciamoci almeno qualche altra ora di sonno», aggiunse accarezzandogli la schiena, infilando le mani sotto la maglietta per sentire la sua pelle chiara tendersi sotto le dita.
«Buonanotte amore», sussurrò baciandogli la spalla. «Ti amo».
«Sei sempre sdolcinato ma prima di dormire e quando ti svegli ancora di più», lo prese in giro. «Ti amo anche io piccolino», disse e sorrise quando sentì il suo respiro leggero contro il collo. 
Aspettò che Benjamin si addormentasse prima di abbandonarsi alla stanchezza e crollare nel sonno, con il suo braccio stretto intorno ai fianchi e la sua testa incastrata tra il collo e la spalla. 

As free as the ocean | FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora