[16] Blood and Iron

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Bolt:PERCHÈ MI HAI COLPITO?!
???:SONO 3 GIORNI CHE SIAMO IN MEZZO AL MARE E HAI GIÀ FINITO QUASI TUTTO IL CIBO! CHE FACCIAMO SE RIMANIAMO SENZA EH?!

Mentre i due si apprestavano a litigare, Para, Gaetano e Mamuthone rimanevano lì fermi a guardare l'imbarazzante scena senza osare interromperli.

Bolt:Beh sai,la dieta è un ottima opzione e fa anche bene alla salute!
???:LA DIETA UN PAIO DI CAZZI-

I due si accorsero di Gaetano, Para e Mamu e si fermarono.
Il ragazzo dai capelli biondi puntò il dito verso i tre ed esclamò a gran voce;

Bolt:HEY HEY HEY! FINALMENTE SIETE ARRIVATI CITY BOYSSSSS!
Federico:City che...?

Il ragazzo con il mantello sussurrò qualcosa nell'orecchio del compagno, riprendendo la sua serietà.

È la nostra occasione per mostrare ad Erikk quello che valiamo.

Il ragazzo biondo si aggiustò gli occhiali da sole non appena sentì le parole che l'amico gli sussurrò e riprese a sorridere spavaldamente.

Già...facciamolo.

Il ragazzo con il mantello Beige che poco prima aveva sussurrato quelle parole rivelò la sua mano destra sotto al mantello.
Più che una mano era una specie di artiglio a 5 dita, di cui una di queste, il dito medio, era più lunga delle altre.

Il mio nome è Iron.

Disse il ragazzo, con grande confidenza.

Bolt:Ed Io sono Bolt.

Disse l'altro ragazzo, alzandosi dalla sedia.

Iron:Preparatevi a morire!

Iron si lanciò contro Gaetano che era al centro fra i 3, scontrando la sua mano destra con la Katana di quest'ultimo.

Iron:Sei veloce con la spada.

Mamuthone pensò di colpire il nemico davanti a lui ma poco prima di muoversi vide con la coda dell'occhio Bolt puntare le mani come fossero una pistola a Gaetano.

Federico:OH NO CHE NON LO FAI!

Mamu balzò verso il nemico con le sue fiamme.
Bolt generò una scarica di corrente e la sparò verso di Mamuthone, che riuscì a neutralizzarla con il fuoco dei piedi.
Mamu provò a colpire l'avversario con un calcio preciso al volto, Bolt riuscì a schivarsi e trovando la schiena del nemico scoperta ne approfittò per tirargli una piccola spinta, senza perdere il sorriso.
Mamuthone riprese l'equilibrio e tirò fuori l'elsa di una spada, con una croce all'estremità, da quella croce si condensarono delle fiamme, formando la lama di una spada.
Senza perdere tempo Mamuthone si lanciò all'attacco, costrigendo il suo avversario a schivare tutti i colpi che poteva.
Mamuthone provò un affondo verso la faccia del nemico, che con una mossa acrobatica mise una mano a terra dietro di sè, alzando i piedi e colpendo Mamuthone al viso, poi approfittò dell'apertura che aveva creato e generò un altra scarica di corrente nella mano destra, stringendola nel pugno e colpendo Mamuthone allo stomaco.

I Party di Alessandro Can't Fear Your Own WorldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora