[26] Dungeon

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Nicola, Para, Gaetano, Adriano e Mario entrarono nel castello capovolto.
I corridoi erano bui e si sentivano rumori di ogni genere eccheggiare per i lunghi corridoi.

Gaetano:Lo sentite anche voi?
Para:Che cosa?
Gaetano:Il rumore di qualcosa che viene masticato...è un rumore viscido però...

Man mano che i membri della squadra di spedizione camminavano lungo il corridoio, il rumore si faceva sempre più viscido e alzava il proprio volume.

Gaetano:È il rumore di qualcosa di viscido che viene divorato...mette i brividi...
Nicola:Ok, adesso mi stai facendo un pò paura...che cazzo è?
Para:Ma da dove viene?!

All'improvviso l'ennesimo rumore di qualcosa di viscido che veniva masticsto fece gelare il sangue nelle vene ai presenti, bloccandoli sul posto.

Para:Viene da...dietro di noi....
Nicola:C-Chi si gira p-per controllare?
Gaetano:N-Non a-avrai m-mica paura N-Nicola?

Il rumore si faceva sempre più viscido, e nelle menti di Para, Nicola e Gaetano, comparivano sempre più immagini di budella e organi che venivano mangiati.
I tre si girarono contemporaneamente e molto piano.
Ciò che videro li paralizzò.

Adriano:Cazzo quanto sono buoni sti Chicken McNiggers.

Il loro volto si fece pallido e biancastro, e rimasero fermi a guardare Adriano gustarsi un'intera scatola di Chicken McNuggets.
Adriano si accorse di stare venendo fissato e quindi allungò uno dei nuggets ai tre.

Adriano:Volete uno? Sono buonissimi giuro.
Nicola:BUONISSIMI IL MIO CULO!

Nicola lanciò in aria la scatola di McNuggets che Adriano aveva in mano.

Adriano:PERCHÉ LO HAI FATTO?!
Gaetano:DOVE LO HAI PRESO UN PACCHETTO DI MCNUGGETS QUA DENTRO?!
Adriano:Era in uno degli zaini che abbiamo portato, quindi ho deciso di portarlo con me qui in caso mi fosse venuta fame, ed infatti stavo mangiando PRIMA CHE NICOLA FACESSE LO STRONZO!

Para si girò in avanti, verso Mario che non aveva detto nulla per tutto il tempo.

Para:Tu non sentivi il rumore di Adriano che mangiava?

Mario si girò verso Para, togliendosi qualcosa dalle orecchie.

Mario:Scusa, avevo le cuffie, cosa mi hai chiesto?
Para:Ah.

Dopo il piccolo fraintendimento, i 5 si rimisero in marcia, alla fine del corridoio trovarono una stanza gigantesca, con una specie di condotto d'acqua che partiva da terra, come se fosse un piccolo fiume, fino ad attraversare i muri ed il soffitto.
La gigantesca stanza non aveva una vera e propria fonte di illuminazione artificiale, come una lampada o un candelabbro, ma ad illuminarla c'erano piccole particelle di forza spirituale.
Mentre tutti si chiedevano secondo quale legge della fisica fosse possibile una cosa del genere, Adriano cominciò ad esplorare la stanza.
Mentre camminava, sentì un rumore ed il suo piede affondò un pochino nel pavimento.
Adriano sentì un rumore simile ad un "Click!" ma non gli diede troppo peso.

I Party di Alessandro Can't Fear Your Own WorldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora