[34] Welcome To Our Xcution

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Gaetano si svegliò a seguito di un tremore nel terreno.
Si guardò intorno e notò che l'intera stanza stava tremando sempre di più, svegliando anche Para e Nicola.

Nicola:Ma che...La spada!

Nicola si girò nella direzione della porta della sala del tesoro, accorgendosi peró che ormai era scomparsa, insieme a Gunther.

Nicola:Già, quel vecchio ci ha fatti fessi.

Para si avvicinò ad Adriano, che era ancora a terra privo di sensi.

Para:Ha ferite su tutto il corpo.
Ha lottato fino allo stremo delle forze.
Gaetano, dammi una mano!

Para e Gaetano caricarono Adriano in spalle e si diressero verso l'uscita del dungeon, mentre quest'ultimo crollava.

Nicola:Abbiamo fatto bene a dire a Mario di aspettarci fuori!
Gaetano:Già! Dopotutto sarebbe svenuto se solo si fosse avvicinato alla sala del tesoro.

I tre continuarono a correre, raggiungendo l'uscita e saltando fuori.
Il castello alle loro spalle sprofondò, inghiottito dal terreno.

Cristian:Raga!

Cristian si avvicinò a Para e Gaetano che stavano trasportando Adriano, e diede un'occhiata proprio a quest'ultimo.

Cristian:Sta messo una merda!
Gaetano:Grazie, questo lo vedo anche Io! Muoviti, curalo!
Cristian:Non ti preoccupare, non è in pericolo di vita, può aspettare.

Disse Cristian, sentendo delle persone parlare e avvicinarsi.

Cristian:Sta arrivando gente dal lago, muoviamoci a toglierci da qua, prima che ci trovino.
Gaetano:E la tenda militare con tutto il cazzo che ti eri portato appresso?
Cristian:Già spostato tutto.
Gaetano:Ma come cazzo hai- Lasciamo stare!
Andiamo forza!

Tutti cominciarono a tornare a casa di Cristian e Alessandro.
Nicola diede un'occhiata a Salvo, che camminava appoggiato a Federico.

Nicola:Come ti senti?

Chiese Nicola, indicando la ferita al petto di Salvo, che era coperto di bende.

Salvo:Abbastanza bene, Cristian ha tappato il buco curandomi, adesso devo solo rimanere a riposo per un pò.
Nicola:Ti sei ferito per salvare me, è colpa mia se adesso sei in queste condizioni.

Salvo cominciò a ridere, poi appoggiandosi una mano sulle bende e sputando un tantino di sangue, facendo preoccupare anche Federico.

Salvo:Non è colpa tua, non volevi uccidere un'altro essere, e lo trovo alquanto nobile da parte tua.
Questa ferita me la sono fatta cercando di proteggerti, e ci sono riuscito.
È stata una mia scelta, non darti pena.
Nicola:Ma-

Nicola venne interrotto da Salvo, che ricominciò a parlare.

Salvo:Mi hai fatto ridere così tanto da farmi riaprire la ferita, dovresti prenderti la colpa di questo!

Disse Salvo ridendo, portando a sorridere anche Nicola, rassicurandolo.
Il gruppo si fermò quando all'improvviso udì il suono di sirene.
Da lontano si scorgeva una nube di fumo enorme.
Non appena il gruppo entrò nel viale della casa di Alessandro, una folla di persone iniziò a bloccare sia il cammino che la visuale.

Para:Vado a controllare!
Cristian:Vengo anche Io!

Para e Cristian si fecero strada nella folla e arrivarono a dei blocchi piazzati da alcuni vigili del fuoco.

I Party di Alessandro Can't Fear Your Own WorldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora