[53] Monster

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Corvus si staccò da Tatsuma, indietreggiando ma senza abbassare la guardia.
Sapeva che alla prima apertura che avesse mostrato, sarebbe stato fatto a pezzi.
Tatsuma impungava svogliatamente la sua katana con una mano, guardando l'ex-compagno con il suo solito strano sorriso.
La benda bianca sull'occhio sinistro lo rendeva ancora più minaccioso di quanto non fosse già, anche se non provava nemmeno ad essere intimidatorio.

Corvus:Oooh! Ma guarda chi si vede!
Takasugi!
Tatsuma:Il mio nome è Tatsuma, Takasugi ha il copyright.
Corvus:Hahahha vero, vero.

Tatsuma si tolse la pipa dalla bocca e con il suo sorrisetto inquietante di marca cominciò a fissare Corvus, che gesticolava con la spada in mano.
La pipa che fumava Tatsuma era una classica pipa lunga fumata dai samurai nel periodo Edo.

Tatsuma:Quella spada è l'Harusame, giusto?

Corvus guardò la spada nella sua mano destra ed appoggiò una mano sul becco della maschera.

Corvus:Haha! Ma davvero? Che coincidenza! Mi chiedo come ci sia finita qui!

Corvus cominciò a ridere, mentre Tatsuma continuava ad osservarlo.

Tatsuma:È la spada che ha rubato Ginjo prima di disertare...te l'ha data lui?

Corvus strinse per un'attimo il manico della spada, come se preso dalla rabbia, ma dopo un'attimo torno a ridere e scherzare.

Corvus:Beh vedi, siccome sono stato un bravo bambino Babbo Natale ha deciso di portarmi il regalo in anticipo-
Tatsuma:Sono venuto qui per farti una proposta.

I due tornarono in silenzio, nessuno osava dire una parola.
La leggera brezza di vento del tramonto faceva ondeggare i loro vestiti, e l'unico suono che si udiva era quello delle foglie degli alberi che venivano spostate dal vento.

Corvus:So già che tipo di proposta hai intenzione di farmi.
Non ho intenzione di accettarla.
Stai pensando che portando questa spada in dono, il Wandereich sarebbe disposto a riaccettare un traditore come me, vero?

Tatsuma fumò per un'attimo la sua pipa, lasciando uscire del fumo da essa e tornando a guardare Corvus con sguardo serio, aprì bocca.

Tatsuma:Mi leggi come un libro aperto.

Corvus sospirò, grattandosi il becco della maschera.

Corvus:Mi hanno affibiato il termine di "Traditore" anche se ad essere stato tradito sono stato Io.
Mannaggia, che rottura.
Ma non c'è nulla da fare, queste cose accadono, ed il passato è il passato.

Corvus sospirò nuovamente, scrollandosi le spalle con fare nonchalante.
Tatsuma iniziò a camminare verso di lui, superandolo e stando al limite del precipizio.
Da quel punto si vedeva il ponte con il treno fermo.

Tatsuma:Hey...MS, anzi no, Corvus...
La mia proposta in realtá era un'altra.
Corvus:....Davvero?

Tatsuma si appoggiò con le spalle ad un'albero, guardando Corvus mentre teneva in bocca la sua pipa.

Tatsuma:Perché non distruggiamo questo mondo corrotto?

Le parole di Tatsuma fecero muovere qualcosa dentro Corvus, che si avvicinò al precipizio e guardò il sole tramontare, insieme al treno fermo, dove si vedeva una figura sedersi sul ponte.
Guardando quella figura familiare, Corvus rispose alla proposta di Tatsuma, senza neanche guardarlo.

Corvus:Non posso.
Ci sono troppe cose a cui tengo in questo mondo.
Tatsuma:Capisco...alla fine tu e lui siete davvero uguali...

I Party di Alessandro Can't Fear Your Own WorldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora