[43] I Am Your Biggest Fear

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Para si mise in posizione per combattere, e la versione bianca di sè stesso fece la stessa cosa, mettendosi nella stessa identica posizione.

Allora? Che stai aspettando? Cominciamo.

La versione bianca di Para aveva un sorriso molto confidente stampato in faccia.
Un'istante passò in silenzio, senza che nessuno dei due facesse nulla.

Hai davvero così tanta paura di me da non riuscire neanche ad avvicinarti?

Para strinse le mani sul manico della katana e si preparò a scattare verso la figura che aveva davanti.

Era ora!

Para scontrò la spada contro quella dell'avversario, riuscendo a guardarlo dritto negli occhi.
Nonappena i loro occhi si incontrarono, Para sentì la paura urlargli di scappare via da quell'individuo.
Para la ascoltò subconsciamente, senza neanche realizzare quello che stava facendo, iniziò a sudare e si allontanò all'indietro, tenendogli gli occhi puntati addosso.

Non scappare, il divertimento é appena iniziato!

La figura si mosse alla velocità della luce, comparendo alle spalle di Para ed attaccandolo alla nuca con la spada.
Para riuscì a pararsi mettendosi la spada dietro alla testa, ma per qualche ragione non riuscì a girarsi per guardare l'avversario in faccia, quindi fece una capriola in avanti per guadagnare qualche metro di distanza prima dumi osservare il nemico.

Para:Perchè sei su questo treno?!

Chiese Para abbastanza agitato dalla sua presenza.
Il Para bianco sorrise, guardando il Para insicuro che aveva davanti ed appoggiandosi la spada sulle spalle.

Chiamami White, così avremo entrambi un modo di riferirci all'altro.

Para:White?

Para era confuso, ma presto capì il perchè quell'essere gli avesse chiesto di chiamarlo così, dato il colorito bianco della sua pelle e dei suoi vestiti.

Para:Rispondi, perché sei su questo treno?!
White:Io sono sempre con te.
L'hai dimenticato?

Para spalancò gli occhi, e molto più agitato di prima tornò a parlare.

Para:Come hai fatto ad uscire dallo specchio allora?
Qui siamo in un treno, puoi manifestarti anche negli oggetti?

White iniziò a ridere alle parole agitate di Para.
Quella risata aveva un ché di selvaggio e malvagio, ed era estremsmente inquietante.

White:Ovvio che non posso! Non sono un fantasma!
Para:E allora come hai fatto?!
White:Semplice! Perchè qui....siamo all'interno della tua anima.

Para non riuscì a credere ai suoi occhi, e si guardò intorno per un attimo prima di ritornare a fissare agitato White.

Para:Che intendi?! Un'attimo fa ero nel treno con Gaetano!
White:Sembra che la porta che hai appena attraversato sia una forzatura per entrare nll'anima.
Para:Che cosa?
White:Te lo spiego a parole povere...normalmente per entrare nella propria anima bisogna possedere un'enorme quantità di forza spirituale, e serve un lungo e duro allenamento.
Esistono però modi di entrare forzatamente all'interno della propria anima, ovvero tramite immenso shock dovuto a forza spirituale oppure stare in bilico fra la vita e la morte.
Quel tipo, Mephisto Pheles o come si chiama, ti avrà fatto entrare nella tua anima forzatamente tramite la porta che hai usato.

I Party di Alessandro Can't Fear Your Own WorldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora