[58] Spirits Are Always With You

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Una figura cammina nel buio, facendosi strada fra la nebbia.
Nè troppo alta nè troppo bassa, costui cammina nelle tenebre, a passo nè troppo lento nè troppo veloce.

Hollow...

Una voce giovane, pulita e molto calma, proveniente da un calmo sorriso.

Creature "Vuote", invisibili, che divorano le anime degli esseri viventi...

A passo regolare, continuava a farsi strada nell'oscurità, su una sabbia colore bianco.
Intorno alla figura, in lontananza si vedevano rovine di un luogo distrutto.
Quattro torri grigie si ergevano, una di loro distrutta, circondando ciò che rimaneva di un castello.

Abitanti del "Mondo Vuoto", per così dire...

La figura attraversò un cancello distrutto, facendo strada nella zona che sembrava un cortile vuoto.
Macchie di sangue blu ormai seccatosi da tanto tempo facevano come da sentiero fino all'entrata della fortezza.
Un lunghissimo corridoio buio attendeva la figura, che continuava a camminare con il suo passo regolare ed il suo sorriso calmo.

Che nostalgia...

La figura continuava a camminare nel corridoio, senza fermarsi.
Passando quella che sembrava una colonna distrutta, arrivò in una stanza dal pavimento e dalle mura metalliche.

Anche dopo tutto questo tempo, emana sempre la stessa sensazione...

Un cadavere di color verde giaceva al suolo, in una pozza bianca.
Senza prestarci troppa attenzione, la figura continuò a camminare nei lunghi e buii corridoi della fortezza.
Camminò per varie stanze, una piena di colonne, ormai distrutte per la maggior parte, un'altro corridoio devastato, ed arrivò in una zona che sembrava completamente illuminata dalla luce del sole.
La zona non era altro che un deserto, con varie piccole strutture cilindriche.
Tutta la zona del deserto era illuminata da un sole artificiale, creato tempo addietro.
La figura era ormai arrivata nella cupola centrale della struttura, e guardando in alto notò vari buchi nel soffitto, di notevole grandezza.
Continuando a camminare, si trovò di fronte ad una grandissima porta distrutta, e passando attraverso le macerie di quest'ultima giunse ad un'enorme stanza con un tavolo al centro e delle sedie attorno.
Una calma risata scappò alla figura, che si tolse il mantello che aveva indosso, rivelando sotto di esso una giacca bianca con striscie nere.
Sedendosi al capotavola del tavolo distrutto a metà, la figura allungò una mano al suo latò, e dal pavimento uscì un piccolo tavolino bianco sul quale era presente una tazza.
La afferrò, e l'appoggiò sul tavolo che aveva di fronte.
Con una mano nei capelli, li lisciò, e con sguardo confidente guardò avanti.

Luca:È così bello essere tornati nel mondo fisico...

Salvo era sul tetto di un palazzo, insieme al suo "Maestro" e a Grey.

Noïhaus:Hey, bastardo a colori.

Disse l'uomo con tono scorbutico riferendosi al compagno.

Grey:Sì?
Noïhaus:Perchè sei anche tu qui?
Grey:Tu hai detto che potevo venire.
Guarda questo convenientissimo flashback.

Qualche ora prima...

Noïhaus:Andiamo bastardello.

I Party di Alessandro Can't Fear Your Own WorldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora