[46] The Man Who Terrified God

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Gaetano ricominciò a mischiare il mazzo, mentre Para fissava Mephisto.
Pensava fosse un tipo strano, non solo dal modo in cui si vestiva, ma anche per il suo comportamento.
Si stava giocando una reliquia potentissima a carte come fosse un normale giocattolo.

Para:Hey, posso farti una domanda?

Chiese Para a Mephisto, che si girò verso di lui.

Mephisto:Dimmi pure.
Para:Perchè ti stai giocando con tanta facilitá una cosa come quella spada?

Mephisto rimase in silenzio per un attimo, lasciando il vagone abbastanza silenzioso, fatta eccezione per il rumore del treno sui binari e di Gaetano che mischiava le carte, dando occasionalmente occhiate a Mephisto, dato che anche lui era curioso.

Mephisto:A me non serve, non sogno di diventare potentissimo o di dominare il mondo, ma non voglio cederla nè affrontare qualcuno in combattimento per essa.
Para:Perchè usi proprio il BlackJack?
Mephisto:Vedi, Io sono un grande amante del gioco d'azzardo, ho visitato quasi tutti i casinò del mondo, e ho imparato che le sfaccettature della personalità di una persona non si scoprono combattendo, come molti credono.
Tramite il gioco d'azzardo si riesce a scrutare nell'anima del proprio avversario.

Le parole di Mephisto confusero per un'attimo Para e Gaetano, che guardarono Mephisto con sguardo curioso.

Mephisto:La fortuna è alla base di qualsiasi gioco d'azzardo,  ed il BlackJack ne è la forma più pura.
Non esiste strategia nè tattica per vincere in questo gioco, l'unica cosa da fare e pescare una carta e pregare che la dea bendata ti sorrida.
Ho scelto il BlackJack per poter scrutare nell'anima delle persone e vedere che faccia fanno quando la loro vita è in bilico, su di un filo mosso dalla fortuna.

Mephisto cominciò a ridere in modo inquietante, mentre Gaetano smise di mischiare le carte, allungandole a lui e a Para.

Para:Magari sono troppo curioso, ma cosa intendi con "Voglio vedere che faccia fanno quando la loro vita é su di un filo mosso dalla fortuna?"
Mephisto:É semplice...

Mephisto controllò la sua carta, prima di rispondere a Para.

Mephisto:...Chi vince, vince tutto...Chi perde, perde tutto.

Para sbattè i pugni sul tavolo alzandosi, guardando infuriato Mephisto.

Para:Questo non lo avevi detto!

Mephisto sorrise, guardando Para che stringeva i pugni.

Mephisto:Ormai é troppo tardi per scappare o per provare ad uccidermi.
Prova solo a toccarmi e quest'intero treno salterà in aria.
E se perderete succederà la stessa cosa!

Para strinse ancora più forte i pugni, insieme ai denti, cercando di non cedere alla rabbia e tornare a pensare a sangue freddo.

Para:Disposto anche a morire insieme a noi...tu sei pazzo.
Mephisto:Ti consiglio di sederti e di tornare alla partita, dopotutto siamo...

Mephisto indicò la sedia, facendo cenno a Para di sedersi.
Il treno entrò nella galleria, facendo accendere una lampadina giallastra penzolante dal soffitto del vagone.

Mephisto:...A metá strada.

Para si sedette, dandosi uno schiaffo per tornare calmo.
Gaetano non era sicuro di quale fosse la cosa giusta da fare in quel momento, se di attaccare Mephisto o di continuare con il suo gioco.
Dopotutto, il muro di energia che Mephisto aveva messo davanti a Gaetano non glielo avrebbe permesso, quindi Gaetano si asciugò il sudore sulla fronte ed incrociò le dita, pregando per la vittoria di Para.
Para controllò la sua carta coperta, era un 1, quindi alzò rapidamente la mano per farsi passare un'altra carta.
Gaetano gli passò un'altra carta, che era un 8.
Para era ad un ammontare di 9, non gli rimaneva che pescare un'altra volta, e così fece.
Gaetano gli passò un'altra carta, che era un 12.
Para aveva fatto Jackpot, grazie all'1 iniziale, all'8 e al 12 era riuscito ad arrivare ad un 21 perfetto.
Para appoggiò una mano sul tavolo, mentre Mephisto chiamò una seconda carta, rivelata essere un 9.
La tensione era salita alle stelle, il vagone era silenzioso e nessuno ostentava a dire una parola.
Mephisto sorrise, appoggiando una mano sul tavolo.
Gaetano guardò i due, e capendo che entrambi erano pronti per scoprire le loro carte aprì bocca, spezzando il silenzio.

I Party di Alessandro Can't Fear Your Own WorldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora