[30] The Power Of The Eye

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Gaetano iniziò freneticamente a sputare sangue, sentiva il corpo pesante, ogni singola parte del corpo gli faceva male.

Gaetano:Due...no...tre....costole....rotte...

Disse Gaetano, portandosi lentamente una mano sullo stomaco.
Provò più volte ad alzarsi, ma senza successo.
Tirò lentamente la spada fuori dall'apposita fodera e la usò come bastone per rialzarsi e per tenersi in piedi.
Le ginocchia gli tremavano, ma provava con tutte le sue forze a tenersi in piedi e sveglio, dato che la sua vista si stava annebbiando e gli occhi gli si stavano appesantendo.
Kamui saltò, atterrando a poca distanza di fronte a Gaetano.
Gaetano alzò lentamente la testa e lo sguardo verso di lui, e notò che stava sorridendo nonostante le ferite.

Kamui:Sei conciato proprio male eh?
Ce la fai a continuare?

Chiese Kamui a Gaetano, con un sorriso impavido sul volto.
Gaetano provò a rispondere, ma non riusciva a raccogliere la forza di parlare, e così agitò debolmente la spada verso Kamui, cadendo in ginocchio di fronte a lui.

Kamui:Mi fai pena.

Disse Kamui con un espressione delusa, mentre guardava Gaetano.

Kamui:Peccato, vorrà dire che la finiremo qui.

Kamui unì le mani, generando una piccola spada di legno.

Kamui:Tecnica del legno: Spada di rami.

Kamui puntò la spada a Gaetano, appoggiandone la lama sulla sua fronte.
Gaetano vide tutto intorno a sé sparire, trovandosi in uno spazio vuoto.
Non sentiva nessun rumore, solo quello dei suoi pensieri.
Era ancora in ginocchio, senza forze.

Non posso morire, devo aiutare i miei amici.

Mi rifiuto di morire.

Devo reagire.

Alzati!

Rimettiti in piedi!

Questi erano i pensieri che Gaetano stava urlando nella sua testa, ma il suo corpo si rifiutava di obbedire ai suoi comandi.
Gaetano sentì qualcosa di caldo lungo la guancia destra.

Dev'essere sangue.

Magari sono già morto.

Merda.

I pensieri frustrati di Gaetano gli riempivano il cervello.
Gaetano chiuse gli occhi sconfitto, convinto di non poterli mai più riaprire.
Gaetano riaprì un occhio solo, quello sinistro, sorpreso di questa cosa cominciò a guardarsi intorno.
Sentiva il corpo intorpidito, o meglio, non lo sentiva affatto.
La vista tornò guardualmente, e non aveva controllo della sua faccia, ma solo dell'occhio sinistro.
Non appena riacquisì completamente la vista rimase shockato.
Aveva afferrato la spada di Kamui con la mano destra, o almeno, il suo corpo lo aveva fatto.
Kamui lo stava guardando, cambiando la sua espressione delusa, che si trasformò in un espressione di incontenibile eccitazione per ciò che aveva davanti agli occhi.

Kamui:Allora ce la fai ancora!

Disse Kamui, con il suo solito sorriso impavido.
Lo sguardo che aveva Gaetano era uno freddo proveniente dall'occhio destro, ed uno confuso proveniente dall'occhio sinistro.
Gaetano notò che la parte destra del suo volto, compredo l'occhio, era ricoperta di una sostanza nera e rossa, che sembrava essere diventata tutt'uno con il suo corpo.
Gaetano capì che la sensazione di calore che provava prima era derivata da quella sostanza, e non dal suo sangue.
Il corpo di Gaetano spezzò la spada di Kamui e si rialzò, facendo indietreggiare quest'ultimo.
Gaetano non capiva cosa stava succedendo, i movimenti del suo corpo non erano controllati da lui, ma da qualcos'altro.
Kamui continuó a fissare Gaetano, unendo le mani e preparandosi ad attaccare.

I Party di Alessandro Can't Fear Your Own WorldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora