[25] For a Noble Cause.

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Erikk entrò nella sala del trono, convocato da Sua Maestà.
Il ragazzo si inchinò, abbassando lo sguardo al pavimento.

Erikk:Eccomi Sire.

Augustus Erikk III, anche detto Sua Maestà, guardò il ragazzo.

Sua Maestà:Erikk, ti ho convocato per quanto riguarda il dungeon comparso pochi giorni fa.

Sua Maestà fece cenno ad Erikk di alzarsi, quest'ultimo obbedì e guardo uno degli schermi che Sua Maestà aveva generato.
Lo schermo dava una visuale abbastanza dettagliata del dungeon che era comparso.
Sembrava un castello proveniente dal medioevo, ma era sotto sopra per qualche ragione sconosciuta.

Sua Maestá:Attualmente chi del Wandereich é andato in esplorazione?
Erikk:Per adesso solo Gunther della 2a brigata, mi ha chiesto personalmente di andare in avanscoperta e dati i suoi meriti e le sue abilità ho deciso di acconsentire alla sua richiesta.

Sua Maestà guardò uno degli schermi che dava sui lunghi corridoi del dungeon.
In uno di questi c'era un ragazzo dai capelli color argento che camminava, percorrendo il corridoio.
Il ragazzo aveva due pietre di cristallo incastonate, una al centro della fronte e l'altra alla base del naso.

Sua Maestá:Hai fatto bene, Gunther è molto promettente, questo dungeon potrebbe metterlo alla prova e amuentare il suo potenziale.
Erikk:Lo credo anch'io, dopo tutto è stato cresciuto con il solo scopo di uccidere e diventare il più forte.

Sua Maestà chiuse gli schermi, girandosi verso Erikk.

Sua Maestà:É molto probabile che nella sala del tesoro di questo dungeon sia presente una delle tredici spade, questo spiegherebbe anche perché emette una forza spirituale maggiore rispetto agli altri dungeon comparsi in passato.
A che punto siamo con l'undicesima spada?

Chiese Sua Maestà ad Erikk.

Erikk:Volevo parlarle proprio di questo signore.
Pare che la forza spirituale della ragazza sia cambiata di colpo senza spiegazione.
La creazione della spada potrebbe richiedere addirittura mesi in più rispetto alle nostre aspettative precedenti.

Sua Maestà sospirò, siedendosi nuovamente sul trono.

Sua Maestà:Pazienza, ci toccherà aspettare.
Erikk, credi che sia crudele da parte mia torturare mia figlia per creare una delle tredici spade?

Erikk venne colto alla sprovvista dalle parole del suo Re, e ci mise un attimo di pensiero prima di rispondere.

Erikk:Sua Maestà, se posso permettermi, non sono d'accordo al 100% con i metodi utilizzati.
Credo che dovremmo cercare un altro modo per forgiare l'undicesima spada, evitando di ferire la signorina.
Il suo comportamento e le sue azioni hanno anche mandato via il signorino Dual, per quanto mi duole ammetterlo, sono d'accordo con lui, dovremmo utilizzare altri metodi, anche se richiedono più tempo.

Sua Maestá sorrise alle parole di Erikk, rispose con una piccola risata.

Sua Maestà:Sapevo che la pensavi così.
Erikk:Le domando umilmente perdono mio Re.

Erikk si inchinò, poggiando la testa a terra dinanzi a Sua Maestà.

Sua Maestà:Suvvia, sapevo giá che eri contrario ai metodi utilizzati, te lo si leggeva in faccia.
Ma non devi preoccuparti...la verità é che i mezzi che stiamo utilizzando dispiacciono anche a me. Sia come padre che come Sovrano, ma purtroppo è la via più veloce, e dobbiamo muoverci in fretta per arrivare per primi alla "Tower of God", La torre di Dio.

I Party di Alessandro Can't Fear Your Own WorldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora