[55] Sweat and Blood

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Salvo mise piede nell'edificio abbandonato dove aveva appuntamento, ed appena entrato vide Noïhaus guardare fuori da una delle finestre dell'edificio senza vetro, intento a fumarsi una sigaretta.
Salvo bussò sul muro accanto all'entrata senza porta da cui era entrato, attirando l'attenzione dell'uomo, che buttò a terra la sigaretta, spegnendola con il piede.

Noïhaus:Preparati, Stai per vivere l'inferno.
Salvo:Sono pronto.

L'uomo rimase fisso un'attimo a guardare Salvo con la sua solita espressione scocciata ed imbronciata, che rendeva difficile l'approcciarlo.

Noïhaus:Lì, 5 serie da 20 flessioni.

Noïhaus indicò un punto per terra.

Salvo:Serve l'allenamento della palestra per il Fullbring?
Noïhaus:Un corpo forte è la base di un'anima forte.
Adesso muoviti e non farmi perdere tempo.

Salvo sospirò e obbedì, cercando di non sprecare quest'oppurtunità di diventare più forte.
Si abbassò ed iniziò a fare come gli era stato ordinato.
Non era troppo difficile, quindi dopo poco Salvo era già a metà.
Tutto sembrava andare per il verso giusto quando all'improvviso Salvo sentì qualcosa schiacciargli la schiena.
Iniziando ad imprecare, girò la testa, notando che l'uomo con cui si stava allenando era seduto sulla sua schiena a mangiare una busta di patatine.

Salvo:Signor...Noïhaus...che sta facendo?

Salvo trattenne le bestemmie per non mandare tutto all'aria, chiedendo all'uomo il perchè del suo gesto.

Noïhaus:Non dirmi che credevi che delle semplici flessioni sarebbero bastate a fortificare il tuo corpo.
Salvo:Ok, ma perchè è sulla mia schiena?

Chiese Salvo che si sentiva morire sotto al peso dell'uomo.

Noïhaus:Bisogna aggiungere ulteriore peso sulla schiena per renderla più forte.
Salvo:E non avevamo dei pesi-
Noïhaus:Avevo voglia di sedermi.

L'uomo lo disse con un tono abbastanza autoritario, ma senza alzare la voce.
Salvo si rassegnó e continuò l'allenamento, fidandosi dell'uomo.

Salvo:Allora? Quante ne devo fare così?
Noïhaus:10 serie da 20.

Salvo sospirò, dicendo addio alla sua schiena, e riprendendo l'allenamento.
Dopo un pò di silenzio, Salvo riuscì a trovare il coraggio di fare una domanda a Noïhaus, che ormai aveva finito le patatine ed era sulla sua schiena a fumarsi una sigaretta.

Salvo:Se posso chiedere...perchè ha cambiato idea?
Perchè ha deciso di aiutarmi a diventare più forte?

Noïhaus rimase in silenzio, e Salvo pensò di essere stato ignorato, ma prima di volgere lo sguardo al terreno notò che le dita di Noïhaus si erano strette ancora più forte intorno alla sigaretta, quasi strapazzandola.
Dal quel gesto Salvo capì di aver fatto una domanda stupida.
Dopo circa un'oretta, Salvo si rimise in piedi una volta finite le flessioni, e dovette appoggiarsi al muro per darsi sostegno.

Noïhaus:Sei già stanco?
Non abbiamo ancora finito.

Salvo si teneva in piedi a malapena per via di un forte dolore a braccia e schiena, oltrechè un'incredibile stanchezza.

Salvo:Non sono stanco, posso benissimo continuare.

Disse Salvo, guardando Noïhaus che aveva la solita espressione.

Noïhaus:Almeno fà finta di crederci alle tue stesse bugie.

Noïhaus si girò, dirigendosi in un'altra stanza seguito da Salvo.
L'edificio abbandonato era composto da una serie di stanze perlopì vuote e senza vetri alle finestre nè porte a dividere una stanza dall'altra.
Il posto era situato davanti ad un piccolo parchetto vuoto a quell'ora di mattina, poco distante dall'edificio dell'Xcution.

I Party di Alessandro Can't Fear Your Own WorldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora