[59] The Pozzuoli Incident PART 1

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In ginocchio, Gaetano teneva fra le braccia il cadavere di uno dei suoi amici.
La gola era bloccata, gli occhi lo fissavano asciutti, senza lacrime.
Il suo sguardo disilluso era ben più triste di quello di qualcuno che sta piangendo.
La stanza in cui si trovava era quella di una metropolitana sotterranea, vuota se non per qualche colonna e porta di servizio.
Un'uomo continuava a deridere Gaetano, con vari insulti ed una risata che riempiva i corridoi silenziosi della metropolitana.

Guardati! Sei un mito!
Ti ammazzo di qua e di là e ti fai fare dallo scherzo più vecchio del mondo!
No, non ce la faccio!

Gaetano rimaneva immobile, probabilmente lo shock della perdita gli aveva tolto la forza di replicare.

Sai, i tipi come Te sono quelli che adoro di più far soffrire!

L'uomo separò Gaetano dal cadavere con un calcio, che non provò nemmeno a schivare.
Ricoperto di sangue dalla testa ai piedi, insicuro dell'origine di quel sangue, non sapeva nemmeno più se fosse il suo o meno ma poco gli importava al momento.

Sei un moccioso! Cosa cazzo credevi di fare?!
Quanto puoi esserti montato la testa?!

Gaetano venne preso ripetutamente a calci sulla faccia, a tal punto che gli venne rotto il naso, che già sanguinava a fiumi.
Provando a rialzarsi, prese un'altro calcio nello stomaco, che lo fece piegare.
Nella pozza di sangue per terra vide il suo riflesso, e notò quanto patetico fosse.
Con un'altro calcio venne spedito ai piedi del muro poco distante.

Ma per me non fa differenza, sapessi quanti ne ho già ammazzati come te.

Sono sicuro che prima o poi dimenticherò anche te.

L'uomo aveva il corpo ricoperto di cicatrici dalla resta ai piedi, aveva una maglia nera strappata dal combattimento sostenuto poco prima, e avev adie lunghi e sporchi capelli grigi.

Addio, faccia da cazzo!

F

uori dalla metropolitana regnava il caos, la città di Pozzuoli (Pozzuoli è la migliore città del mondo, che cazzo ti ridi) era letteralmente in fiamme.
Diversi edifici erano distrutti, e c'erano fuoco e fumo ad intasare le strade piene di traffico e veicoli sfasciati.
Un numero non indifferente di macchine della polizia, pompieri ed elicotteri, sia della polizia che del notiziario, si muovevano verso un punto che sembrava essere il centro di tutto questo inferno.
Al centro della città, un palazzo bruciava senza sosta, e l'interno era pieno di fumo.
Poche figure si scorgevano fuori all'arco che ne segnava l'entrata al piano terra.

Adriano:Che facciamo?
Sono là dentro da 15 minuti e si sono sentite ancora più esplosioni di prima che entrassero.
Mario:Muoio dalla voglia di saltare fra le fiamme, ma chi fa la guardia qua fuori dopo?
Ne sono già usciti 6 di quei cosi e guardate che cazzo è successo.

Mario si teneva il braccio destro, sanguinante a partire dalla spalla e molto probabilmente rotto, oltre al viso coperto di sangue.

Mario:Al massimo ti prendiamo a calci e ti facciamo rotolare nel fumo fino alle scale mobili che portano ai piani sotterranei.
Adriano:Non si fa body shaming su Wattpad.

Adriano:Non si fa body shaming su Wattpad

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 29, 2020 ⏰

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