Capitolo 8

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Non degnai Tancredi nemmeno di uno sguardo, mi accorsi che era lui solo per i vestiti e il tatuaggio al polso.
Tornai dai ragazzi e mi accesi una sigaretta.
Gian: "Beh? Allora che ti ha detto?"
Io: "ma niente, cose nostre" dissi con faccia perversa
Lele: "che significa?!" disse in tono più o meno arrabbiato
Io: "dai sto a scherza"
Lele: "ah, ecco" disse tirando un sospiro di sollievo
Gian: "e insomma? Che t'ha detto?"
Io: "niente, mi porta in piscina dopo le lezioni"
Ele: "uooh, tu e lui soli in piscina"
La solita.
Io: "non sei divertente" dissi mettendo il finto broncio
Lei sorrise.
Diego: "l'importante è che stai attenta, qui sei sorvegliata eh, non ti togliamo gli occhi di dosso"
Questa cosa mi fece sorridere, iniziavo ad affezionarmi a loro e a volergli bene sul serio. Sono dei ragazzi a posto e sin da subito mi hanno fatto una buona impressione.
Io: "tranquilli, so cosa faccio"
Proprio mentre facevo l'ultimo tiro alla sigaretta suonó la campanella che avvertiva la fine della ricreazione, così tutti tornammo nelle proprie classi.
Appena varcai la soglia della classe, il prof di matematica mi chiamó alla lavagna.
Non ero bravissima, ma sapevo cavarmela. Per fortuna l'esercizio assegnato era semplice, perciò riuscii a svolgerlo in poco tempo e anche a spiegarlo ai miei compagni.
Prof: "complimenti, è stata veramente brava e mi piace il tuo modo di spiegare"
Io: "grazie prof"
Nel mentre Eleonora mi faceva i segni di esultanza dal banco, io trattenni una risata.
Ovviamente qualcuno doveva rovinare l'accaduto.
Giulia: "io non ho ben capito, puoi rispiegarmelo?"
Io glielo rispiegai più e più volte , ma lei diceva che non capiva, o meglio faceva finta di non capire.
Iniziavo ad innervosirmi.
Bene, calma e sangue freddo.
Io:" ascolta Giulia, più di così non so che fare, se proprio non capisci te lo spiegherà il prof, magari da lui apprendi meglio"
Giulia: "mh si, non ci avevo pensato"
Che stupida ragazzina.
Finalmente tornai al mio posto.
Finite le lezioni, salutai velocemente i ragazzi ed Eleonora e andai a prepararmi per andare in piscina. Misi un semplice bikini nero e preparai la borsa con l'occorrente. Subito dopo mi avviai per andare al dormitorio di Alex e ci scontrammo a metà strada, lui stava venendo da me.
Alex: "non volevo hahah, scusami"
Io: "tranquillo, andiamo"
Così mi prese per mano e felici come due bambini ci recammo verso l'uscita del college. Vidi ancora i ragazzi fuori al college, probabilmente stavano scegliendo dove andare a mangiare, così da lontano accennai un saluto con la mano e loro fecero lo stesso. Arrivammo in piscina, era un bel posto, di fianco c'era anche un b&b, sistemai le mie cose e con Alex andammo a fare il bagno. La piscina era abbastanza grande, ma ai miei occhi lo appariva ancora di più siccome eravamo solo io e lui.
Giocammo per un po', gli raccontai un po' della mia vita e lui fece lo stesso.
Eravamo poggiati con le braccia sul bordo della piscina, stanchi di nuotare.
Io piegai la testa poggiandola sul mio braccio destro, lui fece la stessa cosa.
Da quel momento ci fu solo silenzio, io e lui, soli, in una piscina. Ci guardavamo fissi negli occhi, senza dire una parola. Socchiusi leggermente gli occhi, godendomi la tranquillità che mi circondava. Probabilmente mi sarei addormentata se solo il telefono non avesse preso a squillare. Non avevo voglia di uscire dalla piscina, però non volevo nemmeno ignorare la chiamata, se fosse stata importante?
Perciò, sbuffai e uscii dalla piscina. Andai vicino la sdraio, misi l'asciugamano intorno al mio corpo e asciugai le mani. Per tutto il tempo che ho impiegato il telefono aveva smesso di squillare. Presi il telefono e trovai una chiamata persa da Eleonora.
Eleonora? Perché mi chiamava? Sa che quando sono in queste situazioni non voglio essere disturbata, perciò deve essere una cosa importante se mi chiama no?
Quindi decisi di richiamarla.
Io: "eii, dimmi tutto"
Ele: "mi serve il tuo aiuto" disse impanicata
Io: "eh dimmi, che c'è? È successo qualcosa? Vuoi che ti raggiungo?"
Ele: "noo, veramente niente di grave, Diego mi ha invitata a cena"
Io: "ma dai, per questa scemenza m'hai chiamato?"
Ele: "dai non è una cosa stupida, sto in ansia"
Io: "Ele, stai tranquilla, io non so quando torno, perciò questa volta non posso assicurarti che avrai il mio supporto morale" dissi ridendo
Poi aggiunsi
Io: "fatti bella, per te stessa e per lui, goditi la serata, sii te stessa, che domani passiamo una giornata io e te assieme da sole e mi racconterai tutto"
Ele: "ah, menomale che ci sei tu, a dopo, ti amo amica mia"
Io: "a dopo, ti amo anch'io"
Sorrisi e staccai la chiamata.
Nel mentre Alex mi aveva raggiunta
Alex: "ehi, tutto ok?"
Io: "si, certo, una stupidaggine, tranquillo"
Ci poggiammo sulla sdraio e misi una storia su instagram.
@_ariannaa_

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Dopo averla postata, notai che Alex aveva iniziato a seguirmi. Io lo guardai e sorrisi.
Io: "proprio bruttino sto ragazzo ve? Secondo te devo ricambiare?"
Alex: "bruttino si, però gli piaci, ricambia"
Io: "mh, fatto"
Alex aveva ammesso che gli piacevo, il mio cuore stava per cedere. Era così carino, poggiato di fianco a me, mi fa proprio piacere stare con lui.
E proprio in quel momento fermò i miei pensieri
Alex: "a che pensi?"
Io: "veramente non lo so, solo che mi fai stare bene"
Si avvicinò, io feci lo stesso. I nostri nasi si sfioravano, così lui mi baciò, niente di spassionato, solo un bacio a stampo. Per me già contava, non baciavo un ragazzo da tanto ed era un passo avanti per me.

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