Capitolo 44

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Passano alcuni mesi, io e Tanc abbiamo di nuovo la stessa amicizia che avevamo all'inizio, una semplice amicizia tra maschio e femmina come la mia e con Lele. Diciamo che in questi lunghi mesi ho capito di provare qualcosa di forte per Tancredi, stando con lui ogni giorno, costantemente insieme, ho capito che lui mi piace e anzi, che lui mi è sempre piaciuto. Ho avuto modo di parlarne con Eleonora che mi ha consigliato di chiedere consigli a Lele che lo conosceva da una vita. Oltretutto mi ha detto di parlarne anche con lui stesso e di rivelare i miei sentimenti. Lei non sa quello che so io, non sa com'è fatto Tancredi Galli. In queste settimane si è messo in giri pessimi, ha iniziato con gare clandestine facendo a botte per soldi. Si è fatto parecchi nemici ultimamente, vari pusher di altre associazioni e ha fatto a botte con il fratello di uno dei capi più potenti della città. Come so tutte queste cose? Lui mi racconta ogni singola cosa. Sono andata con lui a molte delle sue gare anche con la paura di finire nei guai. Siamo ormai arrivati alle soglie della primavera, gli alberi in fiore e la brezza fresca di prima mattina. Adoro questa stagione. La scuola è chiusa a causa di disinfestazione per una settimana. Oggi mi vedrò con Tanc e gli dirò tutto. La sveglia suona, sono le 16:35, vado in bagno e faccio una doccia veloce per poi asciugarmi i capelli e andarmi a vestire. Decido di mettere un jeans strappato, una maglietta nera smanicata e una felpa gialla che copre una spalla. Ovviamente il tutto accompagnato dalle mie nuovissime Jordan gialle.
@_ariannaa_

Esco dalla stanza con Tancredi che mi aspetta fuori la porta

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Esco dalla stanza con Tancredi che mi aspetta fuori la porta. Appena mi vede fa un sorriso a 43 denti e mi abbraccia.
Tanc: "buon pomeriggio splendore"
Io: "anche a te fregno" dico per poi guardare l'espressione di Tancredi.
Tanc: "ed io che volevo essere delicato oggi. Sei tu che mi fai diventare un po' più tamarro. Sei una gnoccona assurda" mi guarda e mi stampa un bacio sulla guancia, vicino all'angolo della bocca. Sento dei brividi percorrermi la schiena e le mani di Tancredi che mi tengono stretta la vita.
Mentre camminiamo verso il nostro solito parchetto decido di prendere il discorso. Prendo una sigaretta dal pacchetto e l'accendo, Tancredi me la sfila dalle mani e inizia a fumare lui. Ne prendo un'altra e l'accendo iniziando a fumare.
Io: "Tanc, ti devo parlare"
Tanc: "c'è qualcosa che non va? Qualcuno ti dà fastidio? Sono io? Ho fatto qualcosa?"
Io: "no no no, ma che hai capito? Fammi finire" li interrompo "allora, io in questi ultimi.." il telefono di Tancredi interrompe il mio discorso è lui mi guarda quasi a chiedermi il consenso di rispondere. Appena risponde fa una faccia preoccupata e stacca. Qualcuno deve avergli detto ualcosa di serio per fare così.
Io:" Tanc?"
Lui mi guarda fisso negli occhi, ha uno sguardo perso.
Tanc: "io devo andare"
Io: "dove?"
Tanc: "te lo spiegherò stasera, ci vediamo da me?" dice cercando di darmi un bacio sulla guancia ma io mi ritraggo.
Io: "vai a fanculo" dico per poi lasciarlo alle mie spalle. Non mi ha neanche fermata per dirmi qualcosa, mi giro e lo vedo camminare nella direzione opposta. Perfetto direi. Mentre cammino verso il dormitorio noto una macchina che si presta a camminare poco più indietro di me. Vedo che la vettura si ferma al mio fianco. Il guidatore, un ragazzo con gli occhi azzurri e i capelli marroni mi guarda mettendosi gli occhiali.
X: "ehi, vuoi un passaggio?" dice il tizio con voce profonda.
Io: "no grazie sono apposto così" dico iniziando a camminare. La macchina riparte e sta al mio passo.
X: "dai su" dice mentre un uomo più robusto e muscoloso scende dalla macchina "non fare la difficile Ari"
Io: "ma che?" sento due mani tenermi entrambe le braccia e quando cerco di gridare vengo subito coperta con un panno, dopo di questo vedo tutto nero.

i choose you//TancrediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora