Capitolo 16

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Mi iniziano a tremare le gambe, sento quasi di cadere. Ad un tratto sento qualcuno dietro di me che mi sorreggeva barcollando.
Tanc: "ma che cazzo vuoi?! Ti sei paccato con un'altra mentre stavi con Arianna. Vattene a fanculo e lasciala stare! Non fai per lei" dice. Sento che è ubriaco fradicio, però nonostante tutto è qui che mi sorregge.
Mentre ci penso sento la testa pesante e un dolore fortissimo al petto.
Io: "a-ah.." mi lamento.
Sento il naso gocciolare. Sangue?! Com'è possibile?
Tanc mi sorreggeva e mi guardava fisso negli occhi. I suoi erano pieni di lacrime. L'ultima immagine che vidi era quella di Diego, Gian, Ele e Lele che si precipitano verso di me chiamando qualcuno. Dopo tutto nero.
Mi risvegliati il giorno dopo in un lettino di ospedale. Cercai di alzarmi ma ero molto debole. All'improvviso abbasso lo sguardo e vedo una mano sulla mia.
Io: "Tanc.." gli sussurro all'orecchio mentre lo scuoto per svegliarlo.
Tanc: "m-mhh" si lamenta. Poi mi guarda e i suoi occhi diventano lucidi nell'istante in cui si incontrano con i miei. Sento le sue braccia stringermi, non aggressivamente, ma uno di quegli abbracci che dai a qualcuno di molto caro. Magari a qualcuno che ami.
Tanc: "stai bene?! Oddio, sono contentissimo" dice alzandomi il mento con l'indice e il pollice per scrutarmi meglio.
Io: "s-si, che é successo?"
Tanc: "hai bevuto qualcosa che ti ha fatto male, ti hanno dovuto fare una lavanda gastrica. Hanno detto che era un miracolo, che se non ti avessimo portata in ospedale immediatamente saresti morta" dice stringendo i denti e abbassando la testa.
Gli prendo le guance con le mani e noto una marea di lacrime che gli rigano il viso. Non pensavo gli importasse qualcosa di me.
Io: "ehi" lo abbraccio "sto bene, ed è tutto merito tuo" lo stringo ancora più forte.
Sentiamo la porta aprirsi. Una figura maschile entra nella stanza.
Dottore: "come stai?" mi dice sorridente.
Io: "ora bene" dico guardando Tanc. Lui ricambia il mio sguardo e mi sorride. È davvero un grande amico per me, quasi quanto Lele.
Dottore: "allora tra 1 oretta ti dimettiamo, te la senti?"
Io: "si si certo" dico entusiasta.
Un'ora dopo sono già pronta per tornare al dormitorio.
Tancredi mi accompagna fino a dentro la stanza e, quando vede che é tutto apposto, mi schiocca un bacio sulla guancia.
Tanc: "per qualsiasi cosa sai chi chiamare" mi fa l'occhiolino e si chiude la porta alle spalle.
Sono le 12:00. Decido di riposarmi per poi scendere con Eleonora verso le 20:00.
*io ti amo! *
Mi sveglio di botto sudata come non mai. Lo stesso sogno ogni dannata notte. Vedo l'orario e sono le 17:30. Chiamo Ele.
Io: "ehi Ele, dobbiamo scendere stasera vero?!"
Ele: "che cosa?! Non esiste! Tu devi riposare, sei appena uscita dall'ospedale. Facciamo tra due giorni, va bene?"
Annuisco consapevole che lei non mi possa vedere.
Ele: "va bene?!" mi ripete.
Io: "oh, s-si scusami ahaha" dico "ora vado a riposare, quando torni svegliami" concludo la chiamata è torno a dormire sperando di non rifare di nuovo lo stesso sogno o almeno di riuscire a vedere chi é il ragazzo all'interno.

i choose you//TancrediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora