Capitolo 11

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Dopo la sospensione decisi di uscire da scuola. Vidi Lele alle macchinette fuori. Mi fermò per parlare.
L: "ma che cosa è successo con Giulia?!" dice divertito.
Io: "Tancredi mi ha fermata chiedendomi come stessi ed io gli ho detto che non doveva importargli nulla di me" dico tutto d'un fiato "solo che mentre stavo per andarmene Giulia mi ha stretto forte il polso insultandomi ed io lì non ci ho visto più, le ho tirato uno schiaffo e da lì è iniziato tutto. Il resto lo sai già" concludo.
L: "se ti devo dire la verità a Giulia non la sopporto. Le ragazze così non mi piacciono proprio" mi dice.
Io:"allora siamo in due" vedo Alex all'uscita e quindi decido di andare da lui. "ehi, ci sentiamo più tardi, ciao Lele!" corro da Alex. Mi sembra arrabbiato, chissà che sarà successo.
Io: "ehi, buongiorno" gli dico baciandogli la guancia. Alex si sposta all'improvviso.
Io: "ma che ti prende?!"
Alex: "no, spiegami che ti prende a te, come mai hai picchiato Giulia?" mi dice infuriato.
Io: "che ti importa?" appena lo dico lui mi prende dalle spalle con forza strattonandomi.
Alex: "ora mi devi spiegare perché hai picchiato mia cugina".
Sua cugina?!
Io: "non sapevo neanche che fosse tua cugina" dico "mi stai facendo male lasciami" dico cercando di liberarmi ma lui stringe ancora più forte. Cosa gli sta prendendo?
Io: "Alex lasciami ti prego, mi stai facendo malissimo basta!".
Sento la sua presa alleggerirsi ma prima che potesse liberarmi del tutto qualcuno gli assestò un pugno sul viso.
Io: "ma che fai sei impazzito?!" corro verso Alex prendendogli il viso tra le mani. La figura del ragazzo è sfocata, ho le lacrime agli occhi e non riesco a vedere bene. Mi strofino gli occhi con la parte esterna del pugno e noto Tancredi fermo con le nocche che sanguinavano.
Tanc: "minchia, ma stai a scherzà vé?" dice tirando i per un braccio verso il suo corpo. Ora siamo a pochi millimetri di distanza, lui mi tiene per il braccio con una mano e l'altra invece vaga lungo la mia schiena. Lo spinog via.
Io: "tu sei fuori di testa" vado verso Alex che stava sanguinando ed era immobile a terra. Chiamo un'ambulanza. Dopo pochi minuti arriva e lo porta via. Io rimango a terra. Sento una mano alzarmi e abbracciarmi. Quel profumo. È sempre lo stesso di sempre.
Tanc: "andrà tutto bene" mi dice pentito.
Io: "spero che tu stia scherzando" dico cercando di togliermi dall'abbraccio "p-perché Tancredi, perché devi sempre rovinare t-tutto!" dico tra i singhiozzi. Cerco ancora di liberarmi tirandogli pugni sul petto ma lui mi stringe più forte. Sento una lacrima sulla mia spalla, segno che Tancredi piangeva. Dopo un po', stanca di tentare di liberarmi mi abbandono nel suo abbraccio, sentendomi a casa come mai prima d'ora.

i choose you//TancrediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora