Capitolo 34

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Pov's Tancredi
Mi risveglio in un letto non mio, con la puzza di erba che invade la stanza. Prendo la mezza canna della sera prima dal posacenere e l'accendo. Faccio un tiro, due, tre e pian piano si consuma. Mentre la fumo sento un piacevole bruciore in gola, come un piccolo fuoco che si accende. Sono quasi arrivato alla fine ma qualcuno me la strappa di mano.
Giulia: "e fumi senza di me?" dice per poi fare quattro tiri consecutivi alla canna e aspirare il fumo. Altri due tiri ed è già finita. Guardo l'ora. 15:38.
Io: "penso proprio che sia ora di andare" mi alzo dal letto con solo i boxer girando i per guardare Giulia totalmente svestita. Mi infilo pantaloni e felpa velocemente per poi fare un cenno con la testa alla ragazza sdraiata che mi fissava. Lei si alza e mi stampa un bacio sulle labbra. Non mi ha fatto alcun effetto sentire le sue labbra contro le mie. Non ha lo stesso effetto che aveva con Arianna. Da quando se n'è andata sono ritornato alla mia vecchia vita. Continuo a frequentare brutti giri in cui ero finito a 14 anni e mi faccio ogni tipa che mi capita davanti. Arianna non mi piace, per me é come tutte le altre ma ci tengo un po' di più, non la definirei mai una ragazza da  "botta e via" mi sento bene con lei. Quando era ancora qui credevo mi piacesse. Ma da quando se n'è andata ho iniziato a farmi le tipe e ho capito che lei era come le altre per me. Non sono un tipo da relazioni, ho avuto brutte esperienze con l'amore e non voglio che ricapitino. Essendo in questi brutti giri non voglio mettere in mezzo più nessuna.
Esco dalla sua casa e prendo lo skate dirigendomi al dormitorio. Pensando a lei mi chiedo che cosa starà facendo. Forse dovrei chiamarla, non la sento da un paio di giorni, da quando Alex ha fatto l'incidente.
Durante il traggito mi accendo una sigaretta. Philip Morris. Cazzo, se Arianna fosse stata qui me ne avrebbe scroccate una dozzina. Ok, basta pensare a lei, mi devo concentrare su altri obbiettivi. Mentre sono immerso nei miei pensieri il telefono squilla.
Io: "dimmi Jace". Jace é il "superiore" del giro in cui mi sono ritrovato. Vendiamo roba buona, dall'erba all'MD.
J: "Tancredi, hai fatto quello che ti ho chiesto?" dice abbastanza freddo.
Io: "certo che si" gli rispondo "ora sto tornando a casa" concludo per poi chiudere la chiamata.
Tornato a casa i ragazzi iniziano a farmi l'interrogatorio.
G: "a zì, ndo stavi?"
L: "ao, ma che to porti a fa er telefono"
D: "ma pe d'avero fai bro? Ndo stavi?"
Io: "aoo" urlo scherzosamente "che accollo, me stavo a chiavà na tipa"
G/L/D: "a zi e chi é"
Io: "Giulia a regà"
D: "quanto l'hai pagata per farsi scopare da te bro?"
Io: "ma vaffanculo va" detto questo ridiamo tutti di gusto.
L: "ma tra 2 giorni dovrebbe tornare Arianna regà?"
Sento quel nome e mi irriggidisco, mi fa uno strano effetto. Sento un fastidioso formicolio nello stomaco e le gambe che tremano.
Io: "eh si zì" dico per poi andare a letto "vado a dormì regà".

i choose you//TancrediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora