Capitolo 12

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Poco dopo mi staccai e guardai Tancredi.
Io: "grazie, ma devo tornare al dormitorio"
Lui annuii e così io mi girai e iniziai a camminare più veloce possibile. Mentre mi dirigevo al dormitorio mi scontrai con il preside.
Preside: "dove vai così di fretta? è successo qualcosa? Arianna tutto ok?"
Evidentemente aveva notato la mia faccia sconvolta e i miei occhi gonfi dal pianto.
Io: "tutto bene, vado al dormitorio, mi scusi" Ripresi a camminare.
Arrivata in stanza mi poggiai sul letto. Ero esausta.
Stavo tranquillamente navigando su Instagram quando mi arrivò una videochiamata dai miei genitori.
Li sentivo tutti i giorni, ma non li vedevo, nemmeno in videochiamata, da quando ero andata via, mi mancano così tanto.
Pulii velocemente il mio viso con le dita, togliendo il mascara scolato di prima e risposi.
Erano insieme nel nostro ristorante preferito, più belli che mai. Ho sempre amato la loro relazione, prima di essere marito e moglie sono amici, hanno un rapporto bellissimo.
Io: "ehii, quanta eleganza, che state a fa?"
Mamma: "ehi amore, noi siamo qui, nel tuo, anzi nostro ristorante preferito"
Io: "mi fa piacere, mi mancate tanto"
Papà: "anche tu ci manchi, come stai?"
Io: "bene, tutto bene, voi?"
Si, purtroppo stavo mentendo, non volevo farli preoccupare, ero brava a dire bugie, ma non con loro.  Mi conoscevano bene, infatti inutile dire che se ne accorsero.
Papà: "Ari, tutto ok? sicura?"
Subito dopo.
Mamma: "sicura tesoro? Non sembra per niente che tu stia bene"
Io: "non è tutto rose e fiori ma sto bene, solo mi mancate tanto e vorrei avervi qui"
Mamma: "lo so amore, però tu sei forte, sta tranquilla, saremo lì quando meno te lo aspetti"
Io: "ti amo mamma, adesso vado a studiare, voi godetevi il pranzo, a dopo"
Loro annuirono e mi salutarono, io staccai e mi misi a studiare.
Si fecero le 17, finalmente tornó Eleonora.
Ele: "ciao amore, come stai?"
Io: "bene e tu? Dove sei stata?"
Ele: "sono andata a pranzo con Diego e poi mi  ha portata a fare shopping" mi disse mentre sistemava le cose comprate nell'armadio.
Io: "che cosa bella hahaha, allora è quello giusto!" le dissi sforzando una piccola risata.
Lei sorrise.
Ero ancora con la testa piegata sui libri, probabilmente avevo una faccia sconvolta e non volevo si accorgesse di nulla.
I miei occhi non avevano incontrato i suoi, non ancora, non volevo guardarla in faccia, perché lei, meglio di chiunque altro se ne accorgerebbe subitissimo. Quindi cercai di filarmela correndo in bagno per sciacquarmi il viso,ma con scarsi risultati.
Corse verso di me, mi si fermò davanti. Mi sollevò il mento con due dita, in modo da guardarmi in faccia.
Ele: "dio, che faccia che hai! Stai bene?"
Io: "si, certo che si, sono solo tanto stanca, ho studiato tutto il pomeriggio"
Ele: "guarda che so tutto, mi dispiace che tu non me lo abbia raccontato direttamente, ma a me le cose le dicono" disse quasi delusa..
Io: "oh, uff, non voglio semplicemente fare preoccupare nessuno, è solo per questo, altrimenti sai che ti dico tutto, è stata una giornata no, non ho intenzione di litigare Ele, ti prego"
Poi andai in bagno.
Lei si poggió sul letto.
Mentre applicavo una maschera sul viso dall'altro capo della stanza Eleonora mi urlò di preparami.
Io: "perché devo prepararmi?"
Ele: "usciamo, fatti bella, discoteca stasera, io tu e i q4"
Non avevo voglia di uscire, non immaginavo nemmeno di trovare le forze per prepararmi.
Io: "non esiste, non vado da nessuna parte"
Ele: "non accetto un no come risposta, non ti azzardare a rifiutare, dopo la giornata avuta una bella ballata in discoteca e qualche cocktail sistema tutto! Non sei la tipa che si fa abbattere da un ragazzo, non tu! Dai, come facevamo ai vecchi tempi, io tu e gli altri"
So che per altri intendeva la nostra vecchia comitiva, quanto mi mancavano anche loro, li sentivo sempre, tutti i giorni, avevamo ancora i gruppi in comune, amici fantastici, non passa un giorno che non mi chiedano come sto. Non vedo l'ora di rivederli.
Pensando a questo mi venne voglia di divertirmi, non lo facevo da un po', volevo ubriacarmi e stasera l'avrei fatto!
Io: "ok, prepariamoci, stasera si fa casino!"
Ele: "ecco, ti voglio così, carica come sempre, ti amo amica mia"
Lei riusciva a sollevarmi il morale e a rendermi felice con poco, e come poche.
Io: "ti amo anch'io amica".

i choose you//TancrediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora