Capitolo 45

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Pov's Tanc
Mi sono comportato molto male con Arianna, non dovevo lasciarla da sola per una chiamate così stupida, potevo rimandare. Devo cercarla appena finito. Il riccio con gli occhi nocciola mi guarda.
Gio: "ehi, come ti va? Hai qualcosa per me amico?"
Io: "si, ma vacci piano Gio, è già la terza che ti vendo oggi"
Gio: "stanne certo bro" mi dice estasiato. Gli consegno la bustina trasparente con dentro alcune pasticche e lui in cambio mi da dei soldi. Appena finito lui mi saluta e, barcollante, si incammina in un posto a me sconosciuto. Decido di recarmi velocemente al dormitorio di Arianna, si è già fatto tardi, sono le 19:00. Arrivato al parchetto sento il telefono squillare.
Io: "ao, dimme Lé" dico un po' scocciato.
Lele: "ma quando tornate te e Arianna bro?" a sentire quelle parole perdo un battito. Magari non è niente, magari è passata da qualche sua amica in dormitorio. Cerco di calmarmi il più possibile e poi penso ad Alex. Cazzo se le ha fatto qualcosa io non lo farò uscire vivo da questo istituto. La voce di Lele mi risveglia.
Lele: "allora?!"
Io: "Lele.." sento un respiro sull'altoparlante del telefono "Arianna l'ho lasciata venire da voi circa tre ore fa,pensavo fosse già arrivata, mi stavo recando lì" dico sentendo il respiro al telefono che si faceva più affannoso "vado a cercarla, voi.."
Lele: "noi veniamo con te" mi interrompe immediatamente lui.
Io: "tu devi rimanere a casa, se Arianna chiamasse dovrai essere tu a rispondere" dico per calmarlo. Lui sospira ed è come se vedessi la sua faccia d'avanti che fa un cenno forzato come a dire di sì. So quanto è importante Arianna per lui, ma serve qualcuno che possa tranquillizzarla se dovesse chiamare e qui in mezzo l'unico capace di farlo è Lele. Eleonora sarà troppo nervosa per riuscire a calmare se stessa, figuriamoci Arianna.
Tanc: "dì a Diego e Gian di controllare ogni parte e ogni angolo nei dintorni del dormitorio, anche fino al parchetto se servisse"
Lele: "va bene, per qualunque cosa stiamo in contatto" chiude la chiamata ed io mi dirigo di fretta e furia da Alex incazzato nero, se ha torto un solo capello ad Arianna non rivedrà mai più la luce del sole.
Pov's Arianna
Mi risveglio un po' intontita in una stanza fatta totalmente di marmo grigio, che mi da una sensazione di freddo e solitudine indescrivibile. Di chiunque sia questa stanza riesco a percepire il suo dolore. Subito dopo sento i polsi farmi male. Guardo le braccia e sono legata. Fantastico. Sento una porta che si apre e dei passi che camminano verso di me pian piano, si fanno sempre più vicini. Mi giro di scatto udendo la porta della stanza in cui sono chiusa aprirsi con la chiave. Non riesco a credere a chi mi ritrovo davanti.
Io: "Matt?"

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