25. L'ultima "ultima volta"

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Mi portai le dita alla bocca, mordendo nervosamente le pellicine intorno al pollice mentre mi guardavo intorno. 

Osservai Tyler al di là del salone parlare con suo fratello, e cercai di leggere sulle sue labbra che cosa si stessero dicendo. 

Non riuscivo ancora a credere che il padre di Tyler fosse lì, a venti metri di distanza da noi. 

In quel momento realizzai che avrei preferito non sapere tutte le cose che sapevo sul suo conto, se sarebbe significato non farmi mangiare dall'ansia per quello che sarebbe potuto succedere. 

Come avevo fatto a non pensarci, in fondo?

Dovevo aspettarmelo che sarebbe potuto venire. In fin dei conti, era il padre dello sposo, e sarebbe dovuto essere presente il giorno del suo matrimonio. 

Mi passai una mano sulla fronte, sentendomi male per aver convinto Tyler a venire a Boston. 

Sentii d'improvviso una mano sulla mia spalla e mi girai di scatto, spaventata a morte. 

Chiusi gli occhi e tirai un sospiro di sollievo quando vidi l'espressione preoccupata di Chloè di fronte a me. 

"Stai bene?", mi domandò, strofinandomi il pollice sulla spalla. 

Cercai di non aggrottare la fronte alla sua strana domanda. Non ero di certo io quella che doveva stare male. 

Annuii, sospirando. "Sono solo preoccupata per Tyler. Forse portarlo qui non è stato una buona idea", ammisi, sperando che non la prendesse male. 

Chloè annuì, invitandomi a sedermi. Si mise seduta accanto a me e scosse la testa. 

Mi sentii male per lei. Era evidente che aspettava questo giorno da tutta la vita, ed in un secondo era stato rovinato da una sola persona. 

"Credimi, se avessi saputo che sarebbe venuto, avrei rimandato tutto"

Mi ritrassi in modo confuso. "Che intendi?"

Lei alzò le spalle. "Dan non ha voluto invitare Malcom. E non l'ho neanche biasimato. Non volevo che venisse tutto rovinato. E non volevo che vedesse Chantal. Non voglio che abbia niente a che fare con lei", disse duramente, lanciando un'occhiata al tavolo dove sedevano i suoi genitori con la piccola in braccio. 

"Allora perchè è qui?"

"E' un uomo potente, Ele. Non gli serve un invito per entrare ad un matrimonio a cui non è stato invitato". Chloè si coprì gli occhi con le mani, scuotendo la testa. "Ce lo saremmo dovuti aspettare. Sapevamo che poteva farlo"

Decisi di non dire niente, e rimanemmo entrambe in silenzio. Continuai a osservare Tyler e Dan parlare, e avrei pagato per sapere che cosa si stessero dicendo. 

Diedi un'occhiata alla splendida sala addobbata a tema bianco e nero, ma non trovai chi stavo cercando. 

Tutti gli invitati si erano buttati in pista, ballando sfrenatamente a ritmo di musica. Nessuno sembrava essersi accorto di nulla, se non per noi e gli sposi, e ne fui sollevata. 

Chloè mi sorrise improvvisamente, e ricambiai, imbarazzata. 

Prima che potessi accorgermene aveva afferrato le mie mani nelle sue e mi stava osservando con l'espressione di una che provava pena per me. 

"Ascolta... Ti va di andarcene? Possiamo tornare in camera ed ordinare qualcosa da mangiare. E' tardi, ma sono sicura che farebbero un'eccezione", propose con un mezzo sorriso di entusiasmo, strofinandomi le mani con le sue e guardandomi dritta negli occhi. 

Aprii la bocca, cercando di replicare, ma non ne uscì alcun suono. Il suo comportamento mi confondeva di più ogni secondo che passava, e potevo leggerle negli occhi che c'era qualcosa di strano. 

Non mi toccare 3 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora