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"Porca troia, cosa sei" mugugnò a denti stretti mentre continuava a dare spinte decise e ritmate contro il mio bacino.

Senza riuscire ad emettere alcun suono, mi aggrappai alle sue spalle per non perdere l'equilibrio e mi morsi un labbro per reprimere qualsiasi tipo di gemito.

Ogni parte di lui mi faceva impazzire. Dallo sguardo serio e provocante, ai suoi gesti decisi e sempre giusti, al suo corpo da favola.

Dire che ero ammaliata dal ragazzo di fronte a me, era un eufemismo.

Le sensazioni che poi era in grado di regalare al mio corpo, andavano oltre ogni minima immaginazione.

All'ennesima spinta dentro di me, infilai le unghie nelle sue spalle e ridacchiai quasi impercettibilmente.
Nonostante fosse gennaio inoltrato, in quelle quattro mura strette, sentivo un caldo assurdo.

"Ti diverto bambina?" Subito domandò lui col respiro mozzato dallo sforzo.

"Staccati un po'. Fa caldo" dissi quindi spingendo via il suo viso imperlato di sudore dal mio collo quasi gocciolante.

"Questo cesso puzza da fare schifo. E tu... tu profumi così tanto" mugugnò allora con voce roca, deciso a non staccarsi da me.
Senza darmi ascolto quindi, tornò a baciarmi il collo con fare provocante, aumentando di conseguenza il ritmo delle sue spinte.

Allora strinsi forte i suoi capelli tra le mie dita e in tutta risposta mi scoprì un seno e si fiondò a mordicchiare uno dei miei capezzoli.

Dio, avrei potuto perdere la testa.

Presi quindi ad ansimare più forte al contatto della sua lingua sulla mia zona erogena e nel giro di qualche secondo un'ondata di brividi che ormai sapevo riconoscere alla perfezione mi invase.

Prima che però esplodessi in uno degli orgasmi più soddisfacenti della mia vita, Kyle si staccò velocemente dal mio seno e si avventò famelico sulle mie labbra impedendomi così di gridare dal piacere.

Bastarono poche spinte e venni con ogni briciolo della mia essenza. Piantai le unghie nella sua schiena e mi abbandonai a quelle sensazioni inebrianti.

Mi faceva girare la testa.

Qualche secondo ancora e lo sentii raggiungere l'apice proprio come me. Grugnì qualcosa di incomprensibile dando le ultime spinte e socchiuse gli occhi godendosi la piacevole sensazione di relax mentale post coito.

Appoggiò poi la fronte contro la mia e si lasciò cullare dalle mie carezze mentre entrambi cercavamo di recuperare il fiato e la lucidità.

"Brava bambina" commentò qualche attimo dopo, sfilando il suo preservativo prima di buttarlo nel cestino accanto alla tazza del water.

Sorrisi a quelle parole e gli lanciai un'occhiata maliziosa e provocante. Risistemai poi il seno prosperoso fuggito dal tessuto, e rialzai i jeans e le mutandine in un colpo solo.

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"Ci vediamo più tardi piccola" sussurrò poi, una volta essersi scompigliato i capelli.

"A dopo" pronunciai ritrovando finalmente la facoltà di parola. Mi diede un bacio sulla fronte e uscì dal bagno prima ancora che riuscissi a finire di lavarmi le mani.

Ne approfittai quindi per dare un'occhiata alla mia figura riflessa nello specchio e mi resi conto di quanto fossi sfatta ma altrettanto rilassata.

Avevo le gote arrossate per tanto movimento, i capelli arruffati segno evidente delle sue mani e i tratti del viso sereni.
Mi sentivo sopra una nuvola, in pace con me stessa, una sensazione che solo il sesso riusciva darmi.
E il sesso con Kyle non era un sesso qualunque.

Mi rinfrescai quindi anche il viso e dopo essermi data una sistemata uscii anch'io dal bagno degli studenti.

Percorsi diversi corridoi e mi affrettai a tornare in biblioteca, lì dove avevo lasciato tutta la mia roba a causa del contrattempo con Kyle.

***

"Avete fatto di nuovo sesso?" domandò subito Camille non appena mi sedetti nuovamente accanto a lei.

Mi morsi allora il labbro a disagio e scossi le spalle affranta.

Serenità post orgasmo svanita di colpo.

"Maëlle dove diavolo vanno a finire tutti i buoni propositi che ti prefissi ogni volta che torni in camera?" Mi rimproverò cautamente, tenendo il tono di voce basso.

"Non lo so Cam, non lo so" borbottai quindi infilando entrambe le mani tra i miei capelli.

In tutta risposta lei sbuffò e tornò a posare lo sguardo sui libri. Dal mio canto invece, mi massaggiai ancora qualche secondo le tempie poi tornai a studiare.

Odiavo quella situazione, ma la mia migliore amica aveva ragione sotto ogni punto di vista.

Quella storia con Kyle andava avanti da troppi mesi.
E purtroppo o per fortuna da diverse settimane mi ero resa conto che non era solo questione di sesso. Almeno non dal mio canto.

Quindi dovevo mettere un freno a tutto quello il prima possibile.

Prima che mi facessi male sul serio.

Perché ne ero ben cosciente, con Kyle non avrei che potuto farmi del male.

Fine Line Between Sex And LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora