Dato che avevo solo voglia di riposare, Cam portò il cibo della mensa in camera e mangiammo sul letto.
Nel pomeriggio decisi poi di approfittarne per rilassarmi e feci pure un pisolino.Al mio risveglio, accesi il cellulare per chiamare mia madre e rimasi al telefono qualche ora.
Ovviamente non le dissi che ero svenuta per non farla preoccupare, ma lei subito capì che qualcosa non andava.
Dovetti quindi inventare uno stress da pre laurea e sembrò bersela.A fine pomeriggio ricevetti poi un messaggio da Paul.
Hey tesoro, come stai? Ti va di venire da me? Parliamo un po'?
Lessi ed alzai gli occhi al cielo. Non si era fatto sentire per tutto il giorno e adesso voleva pure che andassi a piedi fino a lì.
Non sono ancora molto in forma. Se vuoi puoi venire qui.
Digitai allora velocemente e pochi secondi dopo lessi un "Arrivo".
Mi decisi quindi ad alzarmi e andai a sistemarmi giusto il necessario per non sembrare sciatta.
Nel frattempo, ripensavo al cornetto di Kyle e continuavo a chiedermi se scrivergli un messaggio o meno.Alla fine, Paul arrivò prima che prendessi una decisione, così andai a recuperarlo nella hall.
"Ciao piccola, come stai?" Disse subito, entrando poi nella stanza.
"Meglio di ieri sicuramente" dissi con un sorriso a fior di labbra, poi andai a risedermi sul letto.
"Meno male. Avrai bevuto troppo" rispose lui e mi limitai ad annuire.
Da quando Kyle era tornato a far parte della mia vita, facevo fatica a stare con lui. Sentivo un senso di colpa invadermi la pelle. Sia perché non volevo ferire Paul, sia perché ci mancava che Kyle si arrabbiasse.
Parlando proprio di Kyle, qualche minuto dopo il suo arrivo aprì lui stesso il discorso.
"C'è qualcosa tra te e Kyle?" Domandò andando dritto al punto. Sgranai quindi gli occhi per la sorpresa e distolsi lo sguardo cercando di non agitarmi.
"Sì, siamo amici da tempo. Te l'ho detto" risposi quindi con fare falsamente pacato.
"Non siete stati insieme o altro?" Insisté facendomi aggrottare le sopracciglia.
"No. Perché mi fai questa domanda?" Replicai quindi, perché alla fine, era la verità. Non eravamo mai stati una coppia.
"Non lo so Maë. Ieri sera è stato strano con me" si lamentò passandosi una mano tra i capelli.
"Strano in che senso?" Chiesi quindi, sentendomi nervosa.
"Nel senso che quando eravamo in camera mi ha attaccato senza motivo. Mi ha parlato male quando io non ho fatto nulla" spiegò e il mio cuore iniziò a battere all'impazzata.
"Magari era agitato perché ero lì sul letto svenuta?" Dissi quindi retoricamente lanciandogli un'occhiataccia.
"Non lo so. So solo che ad un certo punto ho pensato che mi sarebbe saltato addosso" continuò e alzai gli occhi al cielo.
"Beh scusalo se preso dal panico pensava principalmente ad aiutare me, piuttosto che parlare con dolcezza a te" ribattei quindi acida.
"Perché ti agiti? Non lo sto criticando, sto solo cercando di capire perché potrebbe avercela con me" alzò allora la voce, sentendosi in difetto.
"Io non mi agito. Mi innervosisco dal momento in cui mi rendo conto che sei qua solo per sapere che problemi ha Kyle con te. Non so se ti è chiaro il quadro della situazione, ma ieri sono quasi sbattuta a terra. Sono stata incosciente per diversi minuti e non sto bene. E tu vieni qua e l'unica cosa che sai fare, è preoccuparti di Kyle. Se hai qualche problema con lui, va a chiederlo al diretto interessato. Non sono la messaggera di nessuno" sbottai con lo stesso tono di voce sua e assottigliando gli occhi.
Non riuscivo proprio a crederci. Era un egoista del cazzo.
"Scusa Maë, non è quello che intendevo. Sono venuto per assicurarmi che stessi bene" provò quindi a scusarsi, ma in risposta incrociai solo le braccia al petto.
"Così come sei venuto ad aiutarmi ieri. Non mi pare di averti visto finché Kyle non mi ha rimessa in sesto" sputai velenosa. Ripensando a come mi ero risvegliata con solo Camille e Kyle nella stanza mi aveva fatto salire una rabbia incontrollabile.
"Ero andato a prenderti l'acqua con lo zucchero" esclamò allora lui difendendomi.
"E ci hai messo mezz'ora? Sono stata almeno 30 minuti chiusa nel bagno a vomitare e non mi pare che la casa di Jules sia tanto grande da impiegare 30 minuti per raggiungere la cucina" ribattei fredda e tagliente e lui abbassò il capo.
"Ascolta Paul, non avevo nessuna intenzione di attaccarti per questa storia. Ognuno reagisce in modo diverso e ci sta. Ma è solo per dirti che mentre tu eri chissà dove, a tenermi la testa c'era Kyle. Quindi se tu mi vuoi bene, dovresti solo ringraziarlo perché ha fatto quello che avresti dovuto fare tu" continuai poi, con più dolcezza nel tono di voce.
"Hai ragione. Mi dispiace. È solo che... che fino ad ora che non c'era andava tutto bene. E di colpo non lo so. Mi infastidisce" balbettò fissandosi le mani.
"Non deve infastidirti. Kyle è dei nostri da due anni che ti piaccia o no" dissi quindi, cercando di sembrare meno dura possibile. Tuttavia era necessario mettere le cose in chiaro prima che gli venisse in mente di chiedermi di separarmi da lui. A prescindere dai sentimenti che provavo nei suoi confronti, Kyle era amico di tutto il gruppo e Paul non poteva decidere chi avrei frequentato o meno.
"Se proprio hai paura che si sia arrabbiato con te, va a chiederglielo. Non ha mai mangiato nessuno" conclusi facendo spallucce.
Lui allora annuì vigorosamente e si stese sul mio letto accanto a me.
Per evitare che gli venissero altre domande in mente, feci partire un film e lo guardammo insieme finché Camille non tornò dal suo appuntamento romantico con Charles.
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Fine Line Between Sex And Love
ChickLitLei forte, indipendente, anticonformista e amante del sesso; Lui la sua copia esatta se non per i 20cm di altezza in più; Maëlle e Kyle, due scopamici in un università prestigiosa nel cuore di Parigi. _____________ Tratto dal Capitolo 1 《Quella stor...