Kyle
Dopo che Maëlle ebbe confermato a gran voce che da parte sua c'era qualcosa, tutti i dubbi che avevo avuto sfumarono al vento.
Il mio problema principale era dunque quello di capire se ero disposto a mettere da parte la mia vita da ragazzo single e libero, per iniziare una relazione.
Indipendentemente da Camille, io per primo non volevo che Maëlle soffrisse.
Ci eravamo già fatti abbastanza male a vicenda, quindi dovevo prendere una decisione che fosse definitiva.Passai quindi i giorni successivi a rimuginare sui pro e i contro. Andai anche a letto con Clarisse per mettere un'ultima volta alla prova i miei sentimenti, giusto per avere conferma del fatto che le mie teorie fossero giuste, e come immaginavo, fu nuovamente il sesso più brutto della mia vita. Non perché lei non fosse brava, ma semplicemente perché ero io a non essere mentalmente coinvolto.
In poche parole, non era Maëlle.
Mi persi quindi più volte in intense ore di boxe pur di svuotare la mente per poi ricominciare a riflettere da capo e misi tutto sul piatto della bilancia.
Niente più scopate occasionali, niente più flirt, niente più caccia, niente piu vita da playboy.
Per quanto tutto questo mi facesse storcere il naso, immaginare però altri mesi come quello appena trascorso senza Maëlle, era fuori questione.
Così impiegai una settimana, una sola settimana a capire, o meglio ad accettare quello che avevo dentro sin dall'inizio, ma che mi ostinavo a tenere lontano per paura dell'ignoto.
Al termine, contrariamente a tutte le aspettative, solo l'idea di iniziare una relazione con lei, mi mandava in poltiglia il cervello.
Avevo passato 23 anni della mia vita a ripudiare ogni forma di legame stabile. Che fosse un matrimonio, un fidanzamento o una semplice frequentazione. Ero dunque convinto che qualora qualcuna me lo avesse proposto, mi sarei sentito come un topo in gabbia per l'eternità.
In quel momento invece, preso da una forma di euforia fuori dal comune, non vedevo letteralmente l'ora.
Un po' perché quella ragazza mi faceva impazzire, un po' perché sapevo che solo insieme a lei potevo stare bene.Iniziai dunque a cambiare totalmente atteggiamento. O meglio, iniziai a ritornare quello che ero fino a gennaio.
Svuotato dalla rabbia.Nei giorni a seguire infatti, avevo solo una cosa per la mente, riconquistarla in tutti i sensi.
Anche se mi aveva precisato quanto non volesse più avere a che fare con me, sapevo che quello che avevamo noi due, non lo aveva nessun altro.
***
Maëlle
"Tesoro come stai?" Domandò Camille per la trecentesima volta nel giro degli ultimi giorni.
Dopo essere tornata in lacrime in camera nei minuti successivi alla furiosa discussione che avevo avuto con Kyle, non aveva smesso un attimo di chiedere come stessi, di portarmi del cibo che puntualmente non avevo voglia di mangiare e di tentare di distrarmi.
Tuttavia, quello che lei pensava fosse un malessere dovuto alla rabbia che provavo nei confronti di Kyle, era tutt'altro.
Parlare con lui aveva riacceso tutte le emozioni che avevo cercato di reprimere in quelle settimane quindi non ero depressa perché avevo litigato. Ero depressa perché ero di nuovo punto e a capo con lui. Tutto quello che avevo creduto superare era nuovamente lì fisso nella mia testa.
"Molto bene! Ho lezione di chimica tra poco" risposi quindi cercando di metterci un bel po' d'entusiasmo per non destare sospetti.
Il fatto però che lo avrei visto a lezione, mi stava mangiando viva.
Era più forte di me. Lo odiavo tanto quanto ero innamorata di lui.
Il fatto che avesse nuovamente fatto scena muta l'altro giorno, mi dava il voltastomaco, ma allo stesso tempo non riuscivo a mettere da parte le sensazioni che un solo suo sguardo riusciva a trasmettermi.Ma poi, come poteva essere tanto patetico? Prima a fare una sceneggiata di gelosia, poi senza avere nemmeno il coraggio di dirmi qualcosa.
"Ti piace proprio eh" ridacchiò allora lei e capii che il mio tono era bastato a farle scemare qualsiasi sospetto.
Le stampai quindi un bacio su una guancia e dopo essermi preparata, uscii dalla camera con le gambe tremanti.
Da quando mi aveva parlato, inconsciamente speravo di continuo che lo rifacesse.Dire fossi masochista era un eufemismo, ma era più forte di me.
Quando arrivai in aula e lo trovai seduto giusto a fianco al posto che ero solita occupare io, il mio cuore perse un battito.
Cosa faccio? Vado a sedermi lì o vado altrove? Cosa faccio?- mi chiesi mentalmente più volte nel giro di qualche attimo.
Presa dalla confusione e dall'agitazione, andai quindi a sedermi da tutt'altra parte.
Sentii il suo sguardo bruciarmi addosso, ma decisi di non voltarmi. Ero ancora troppo in confusione per fare qualcosa di razionale.
Quando la professoressa arrivò alcuni secondi dopo, tirai un sospiro di sollievo. Temevo mi avrebbe raggiunta, e invece se ne stette lì fermo.
Per tre ore mi concentrai sulla spiegazione delle molecole dei materiali e nonostante la tentazione fosse forte, riuscii a voltarmi per guardarlo solo tre volte.
Fiera di aver superato un'altra lezione senza perdere la sanità mentale, al termine misi in ordine il mio pc e uscii dall'aula vittoriosa.
Vittoriosa per alcuni secondi, perché una volta messo piede nel corridoio, sentii una voce fin troppo conosciuta richiamarmi.
Merda.
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Fine Line Between Sex And Love
ChickLitLei forte, indipendente, anticonformista e amante del sesso; Lui la sua copia esatta se non per i 20cm di altezza in più; Maëlle e Kyle, due scopamici in un università prestigiosa nel cuore di Parigi. _____________ Tratto dal Capitolo 1 《Quella stor...