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"Giusto in tempo bambolina, la pizza sta arrivando" disse lui non appena varcai la porta della sua camera. Mi baciò poi una fronte e chiuse la porta alle mie spalle.
I baci sulle labbra erano riservati al sesso. Solo al sesso.

Mi tolsi quindi come d'abitudine le scarpe e mi lanciai sul suo letto matrimoniale molto più confortevole del mio. Riccone del cazzo.

"Come mai ti è venuto in mente di prendere la pizza stasera?" Domandai, non appena venne a sedersi sotto le coperte spesse accanto a me.

"Avevo voglia di stare un po' con te" rispose con fare ingenuo scuotendo le spalle.

"Che tradotto significa《devi ricambiare il servizietto di stamattina》?" Lo provocai quindi, senza riuscire a nascondere un pizzico di amarezza nel tono di voce.

"No. Significa solo che ho voglia di stare con te" mi corresse allora lui con aria seria. "Se poi vogliamo sublimare il tempo insieme con del buon sesso, di certo non mi tiro indietro" continuò però e alzai gli occhi al cielo.

Avevo passato otto mesi a giocare in quel senso con lui.

Perché in quel momento, quelle battutine avevano smesso di divertirmi?
Perché improvvisamente non pensavo solo ed esclusivamente al sesso proprio come faceva lui?

"Hey piccola, tutto bene? Sei strana da qualche giorno" disse poi con fare preoccupato, risvegliandomi dai miei pensieri.

"Sì sto bene. Te l'ho detto, sono solo stanca" mentii quindi, distogliendo lo sguardo e posizionandolo a caso sulla sua tv accesa.

"Dormi male?" Domandò dolcemente, spostando una ciocca dal mio viso.

"Anche" mormorai in rimando, fissandomi le unghie che, se non fossero state coperte dallo smalto, starei martoriando.

"Vuoi che esca a comprarti della camomilla o una tisana? Magari ti rilassa un po'?" Propose poi, e gli occhi iniziarono a pizzicare.
Proprio a quello mi riferivo quando dicevo che era impossibile non infatuarsi di lui.

"Tranquillo. È tardi ormai. Magari domani vado a comprarla io" risposi quindi, abbozzando un leggero sorriso sincero.

Lui annuì e mi stampò un bacio sulla testa, stringendomi tra le sue braccia. Inalai allora il suo profumo e per un attimo non desiderai altro che tutto quello durasse per sempre.

Mancava un particolare però. Lui non aveva intenzione di avere solo me nella sua vita.

Avrei quindi accettato io di essere solo una tra le tante pur di continuare a vivere tutte quelle sensazioni?

"Comunque scherzavo prima sul sesso. Sai bene che io e te ormai non stiamo insieme solo per quello" continuò poi lui, constatando il mio stato d'animo turbato.

Alzai allora lo sguardo nella sua direzione e lo guardai interrogativa.

"In che senso?" Domandai dunque, sentendo improvvisamente il cuore gonfiarsi di speranza. Magari anche lui aveva provato le mie stesse cose.

"Beh sì. Siamo migliori amici a prescindere dal sesso. Ti voglio bene Maëls e te ne vorrò sempre" spiegò e nel giro di un secondo, oltre ad aver mandato il mio cuore in frantumi sbattendomi in faccia una friendzone più grossa dell'umiliazione che stavo provando, aveva anche implicitamente detto che tanto il buon sesso poteva farlo con altre.

Colpita e affondata con sedici banalissime parole.

Tutti i castelli per aria che mi ero fatta nel corso delle ultime settimane erano caduti in frantumi. Proprio come lo ero io.

A salvarmi da quella conversazione che mi stava decisamente stretta fu la suoneria del suo cellulare. Si alzò infatti di scatto e indossò le scarpe per andare a recuperare le pizza nella hall del dormitorio.

Fine Line Between Sex And LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora