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Quando rimasi sola sul quel letto mentre lui si rinfrescava sotto la doccia però, tutti quei pensieri che a mente lucida invadevano la mia mente, tornarono a galla.

Come in una serie di flashback detestabili, riaffiorarono tutte le parole di merda che aveva detto la sera prima.

Cosa diamine avevo ancora fatto?
Come riuscivo a perdere completamente la testa per lui? Furono quindi le prime cose che pensai, subito dopo essermi schiaffeggiata mentalmente.

Mi sentii quindi improvvisamente colpevole.
Colpevole di non avere un briciolo di dignità e rispetto per me stessa.
Colpevole di non avere il coraggio di dirgli le cose in faccia.
Colpevole di aver ceduto con così tanta leggerezza.

Senza esitare allora, come presa da un improvviso raptus, presi da terra i miei vestiti e li indossai di nuovo.

Avevo bisogno anch'io di una doccia, una doccia che lavasse via le mie colpe e risanasse il mio orgoglio.

Proprio quell'orgoglio che con lui mettevo continuamente da parte.

"Hey piccola, dove stai andando?" Uscì però di colpo lui dal bagno facendomi quasi trasalire.
Imprecai mentalmente per essere stata troppo lenta mi arrampicai sugli specchi.

"Ehm... ho bisogno anch'io di una doccia" trovai la prima scusa più semplice e plausibile.

"Vuoi farla qui? Ho finito" disse asciugando quei pettorali prominenti con un telo bianco.

"No tranquillo, ho le mie cose in camera" dissentii quindi. Sapevo già che saremmo finiti a fare di nuovo sesso nella doccia e no, non lo avrei mai permesso.

"Allora resta almeno per mangiare il gelato che ti ho preso. Non riuscirei a finirlo da solo" insisté e mordendomi il labbro dal nervosismo finii per accettare.

-Stupida, debole e codarda Maëlle- mi insultai da sola.

Rassegnata sfilai quindi nuovamente le mie scarpe e andai a sedermi su quelle lenzuola che profumavano ancora di noi.
Serrai gli occhi e mi costrinsi a concentrarmi. Non potevo continuare così.

"Sei strana, va tutto bene?" Chiese di colpo lui titubante.

"Chi io? No perché?" Mentii in modo terribile.

"Di solito non vai mai via appena dopo il sesso. Vuoi le coccole, un po' di relax... Non ti è piaciuto?" Chiese aggrottando le sopracciglia con fare indagatore.

"Oh si, certo che sì. Mi conosci ormai" dissi quindi, affondando il cucchiaino nel gelato. "A te? Insomma... è piaciuto?" Domandai poi cercando di distogliere l'attenzione su di me.

"Da impazzire. Ma te lo giuro, quando sono venuto a chiamarti per il gelato, il mio intento non era quello di scopare" spiegò sorridendo appena. Io invece mi limitai ad annuire. Purtroppo mi riusciva difficile credergli.

"So che la nostra relazione è basata molto su quello, ma ti assicuro che in questi giorni non avevo secondi fini" disse ancora, leccando a sua volta il gelato al cioccolato nel suo bicchiere.

"Come mai?" Chiesi quindi, curiosa di capire cosa fosse cambiato in lui.

"Non lo so. Non ne sento necessariamente il bisogno" rispose fissando il suo gelato.

-Bene, ci mancava non avesse più nemmeno attrazione fisica- pensai allora, arrivando subito a conclusioni.

"Ti stai vedendo con altre?" Domandai quindi, sentendo già gli occhi pizzicare.

"No. Perché?" Rispose subito, sollevando lo sguardo nel mio.

"Non lo so, dici che non hai bisogno di sesso. Conoscendoti, mi sembra solo strano. Pensavo lo facessi con altre" spiegai, girando il cucchiaino nel bicchiere.

Fine Line Between Sex And LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora