Il mattino seguente mi svegliai sentendo qualcuno bussare alla porta della nostra camera.
Viste le mie condizioni precarie, Camille subito si alzò dal letto per andare ad aprire.
Io nel frattempo, imprecai contro chiunque avesse disturbato il mio sonno in modo così traumatico di lunedì mattina.
Poi però, sentendo la sua voce rauca, sgranai immediatamente gli occhi.
"Ciao Cam, scusa per l'orario, cercavo Maëlle" disse, allungando il collo per cercare la mia figura nella stanza.
"Oh, sì certo. Scusaci ma dormivamo" balbettò lei, presa alla sprovvista, poi lo fece entrare.
"Ti vesti? Usciamo" disse poi lui incrociando gli occhi coi miei.
Rimasi allora interdetta e dovetti ingoiare più volte per dare un senso a quella frase."Dai, su. Alzati dormigliona" mi incitò allora Camille e senza proferire parola andai a prendere dei vestiti e mi lavai alla veloce.
Una volta chiusa in bagno, mi guardai allo specchio quasi incredula e cercai di calmare l'agitazione.
Che diavolo ci faceva lì? Dove voleva portarmi?Con i nervi a fior di pelle e la tachicardia a mille, cercai però di sistemarmi il più velocemente possibile ed uscii dal bagno.
Lo trovai seduto sul mio letto, con lo sguardo fisso su Camille che blaterava qualcosa divertita. Non appena mi videro però, entrambi smisero di parlare e fissarono lo sguardo nel mio.
Mi schiarii allora la voce a disagio e indossai le scarpe.
"Dove...dove andiamo?" Balbettai quando fummo soli io e lui nel corridoio. Ancora mi chiedevo come facesse ad arrivare alla porta della mia camera senza l'apposita tessera. Poi mi ricordai che era Kyle e che quindi gli bastava pronunciare una parola che tutte pendevano dalle sue labbra. Sicuramente qualcuna doveva averlo fatto entrare.
In fin dei conti la sua stanza era nel nostro stesso edificio, solo ad un piano diverso, quindi aveva già di suo il badge per l'ascensore.Mentre ancora riflettevo su come facesse sempre ad entrare, lui rispose con un sorriso sghembo alla mia domanda.
"A fare colazione" disse semplicemente e lo guardai torva.
"Non potevi portarmela in camera come ieri?" Lo provocai quindi, facendogli capire che Cam aveva spifferato tutto e maledicendolo per avermi svegliata alle 7 di mattina.
"Oggi avevo voglia di farla insieme a te" rispose semplicemente e non potei fare a meno di arrossire.
Pensa a quello che ti ha fatto Maë. Pensa- ripetevo dentro di me.
"Che onore" sbottai allora sarcastica, tuttavia lui si limitò a ridere.
Arrivammo poi alla sua auto parcheggiata nel campus e mi sedetti accanto a lui mettendo subito la cintura.
"Come ti senti?" Sussurrò qualche secondo dopo, accendendo la radio.
"Meglio" risposi abbozzando un sorriso sincero. Lui allora annuì e presi a guardare ammaliata la sua mano sinistra sul volante.
Mi ero sempre chiesta cosa volessero dire quei piccoli tatuaggi sul dorso che tanto mi facevano impazzire.Dopo averli contemplati con la coda dell'occhio qualche secondo, tornai a riporre lo sguardo sulla città che, nonostante fossero le 7h30 del mattino, era già piena di persone per strada.
Quando la canzone "Tombé" di Matt Pokora uscì alla radio, subito presi a canticchiarla finché Kyle parcheggiò e spense l'auto.
Alzai il naso per capire dove fossimo, e lo guardai interrogativa.
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Fine Line Between Sex And Love
ChickLitLei forte, indipendente, anticonformista e amante del sesso; Lui la sua copia esatta se non per i 20cm di altezza in più; Maëlle e Kyle, due scopamici in un università prestigiosa nel cuore di Parigi. _____________ Tratto dal Capitolo 1 《Quella stor...