Oscure promozioni

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Oscure premonizioni: Narcissa

Buio, freddo, tempesta.

Questa notte è strana, ma non solo stana: è minacciosa.

Manda presagi di morte.

Rabbrividisco leggermente, mi stringo meglio la maglia di lana sulle spalle.

Fuori è già notte e io provo a scaldare un pochino l' ambiente ravviando il fuoco nel camino.
L' inverno penetra nelle ossa in questo periodo.
Gennaio è il mese più freddo di tutti in assoluto, il più buio e oscuro. Mi sento ancora più inquieta e per rasserenarmi penso che per fortuna me ne sto tranquilla a casa.

Sono da poco finite le feste natalizie, mio figlio è tornato a scuola e già si sente tanto la sua mancanza. Eppure da un lato ho piacere che sia lontano da qui, questa brutta sensazione non mi lascia tranquilla neanche in casa mia. Stasera soprattutto.
Mi consola pensarlo al sicuro.

La nebbia pare entrare da ogni spiraglio e rende l'atmosfera irreale, quasi da incubo.

Lucius è fermo davanti al camino, lui non sembra avvertire nulla. Nessuna minaccia, nessun pericolo.

Cerco di tranquillizzarmi, mi avvicino a mio marito per chiacchierare un po', per ricercare quella normalità che, questa sera, pare perduta.

Lucius mi sorride, con la sua aria un po' dolce e un po' fredda, tipica di quel suo carattere distaccato, ma a modo suo affettuoso. Ben presto però mi accorgo che anche lui non è rilassato, è leggermente sofferente e distratto.

"Che c'è Lucius? Hai qualcosa che non va?"
Lui mi guarda dubbioso, si scosta i capelli dal viso tirato.
"No Cissy, non ti devi preoccupare. Soltanto sento che il Marchio Nero brucia molto. Da un'oretta a questa parte, tanto che non riesco quasi a sopportare il dolore."

Un'oretta mi dice e il cuore inizia a battermi più forte: è circa il momento in cui ho iniziato ad avere quelle brutte sensazioni.

"Cosa significa?"
La mia voce tradisce l'inquietudine che provo, la tensione che mi sale dalle viscere.
"L'Oscuro Signore sta chiamando. Chiama insistentemente qualcuno, come se si trattasse di vita, o di morte. Ma non so chi, non riguarda me, tranquilla."
Fa una pausa, lo vedo riflessivo e pensieroso.
"Vuole assolutamente qualcuno al suo fianco, è un richiamo molto forte, intenso e insistente, non era mai successo prima".

Il mio pensiero va subito alla fredda
tempesta fuori: è vero, sta chiamando.
L'Oscuro Signore è un mago oscuro, sa controllare gli elementi, volgerli ai suoi scopi. Me lo spiegò mia sorella tanti anni fa, praticamente una vita fa e ora, quelle frasi, mi tornano alla mente come in un sogno, ma un sogno inquietante.
Un incubo.
Ogni segnale e ogni sensazione lentamente mi rimanda a lui, e io mi sento gelare, le mie sensazioni si amplificano.
Chi è che sta chiamando in questo modo così pressante e insistente?
La sua volontà ostinata mi ha sempre messo una certa inquietudine, se non proprio un timore inconscio.

Ma lui, soprattutto lui, mi fa paura.

Quell'uomo così oscuro, così scostante e imprevedibile, una persona fredda e spaventosa, che mi incute terrore ogni volta che lo guardo negli occhi.
Lo tollero vicino solo per far piacere a Lucius.

Fosse per me soltanto, non riuscirei a sopportarlo. È spietato sì, ma più di tutto è sinistro e indecifrabile, terribile e diabolico nella sua fredda e lunatica malvagità.

Ora la sua mente si muove, striscia con prepotenza tra le nostre vite senza pietà. Sento forti i cattivi presagi vicini a me e ne ho molta paura, non capisco come possa riguarmi da vicino il suo volere di questa sera.

Provo a non pensarci: dopotutto, mi dico, condivido i suoi scopi e le sue idee, sono al sicuro e la nostra famiglia non corre pericoli.

Mi rivolgo di nuovo a Lucius, parliamo d' altro, ci distraiamo a vicenda e, man mano, lo vedo rilassarsi.

Dopo alcune chiacchiere più serene mi alzo dal divano e mi avvicino a lui con l' invento di salutarlo e avviarmi in camera da letto per la notte.

"Come va adesso? Il Marchio ha smesso di bruciare?"
Mi avvicino e gli do un bacio lieve sulle labbra, accostando poi la mia guancia alla sua, rimanendo così in attesa della risposta.

"Sì, credo sia tutto andato a posto al momento, adesso non sento più nulla."

Lui sfiora il mio collo con la mano, accarezzandomi infila le sue dita fra i miei capelli e mi bacia anche lui con maggiore passione.

Dal canto mio, mi tranquillizzo appena a quelle parole, non riesco a godermi appieno quel bacio e quella passione. Sento ancora quella brutta inquietante situazione, percepisco ormai che qualcosa cambierà da questa sera, ne sono quasi certa.
Per me, per Lucius, per tutti noi.
Qualcosa sta arrivando a turbare la nostra tranquillità.

Invece che lasciarlo solo come sono solita fare normalmente la sera, mi siedo sulle ginocchia di mio marito e continuo a godermi i suoi baci e le sue carezze sempre più piacevoli e appassionate.

Sento insinuarsi la sua mano sul vestito, verso l' interno delle mie cosce.
Lo lascio fare, il desiderio inizia a farsi strada nella mia mente ancor prima che nel mio corpo.
Nostro figlio è lontano e la libertà dei nostri spazi è totale.
Mi piace l' idea che mi prenda lì, sul divano, senza pensieri e senza remore.

Ci conosciamo ormai bene, le mosse e le modalità da noi preferite sono la scelta migliore in certi frangenti.
Lucius scivola lentamente sopra di me e io lo stringo tra le braccia, lo afferro forte sulla schiena larga.
Lo sento entrare dentro di me delicatamente, poi la sua passione aumenta velocemente, l' intensità del desiderio diventa dirompente anche per me e veniamo insieme liberi di gridare forte nell' apice della passione.

Il calore e l' odore del sesso, per quanto fugace, inatteso e veloce, sciolgono ogni brutto pensiero e riscaldano il mio corpo freddo.
Sento il viso caldo. Il corpo molle e rilassato dall'orgasmo.

Indugio tempo a fianco a lui, serrati uno accanto all' altro dal piccolo spazio del divano, fra i vestiti e i capelli sconpigliati.
Ci rivestiamo lentamente, senza voglia, parlando e ridendo del niente.
Felici solo di essere tra noi.

Poi, poco prima di salire nelle stanze da letto per andare davvero a dormire, nelle ore più centrali e silenziose della notte, qualcosa si muove davanti a noi.
Qualcosa che sembra irreale tanto è inaspettato. È completamente estraneo a noi e alla nostra vita di quel momento.

Lucius si avvicina a me e vedo che con la mano destra afferra la bacchetta senza però sfoderarla.

Faccio la stessa cosa e resto in attesa.

Vediamo un lieve vortice nell'aria, man mano diventa sempre più intenso: sembra evidente che qualcuno si stia materializzando nel mio salotto.

A quel punto, al centro del fumo nero della magia, compare lei.

Proprio lei.

È cambiata, è completamente irriconoscibile.

Eppure so subito che è lei.

Quegli occhi neri, profondi e magnetici; quello sguardo inquietante che mette paura e disagio; l'energia talmente potente e forte che diviene palpabile nell'aria attorno.

È mia sorella.
Ecco l' oscura premonizione.
Bella era tornata dall'inferno.
Era tornata per ricongiungersi all' Oscuro Signore.
Ecco chi chiamava lui con tanta insistenza fino a poco prima.

Mi sento in un certo modo felice di rivederla, ma allo stesso tempo un brivido di terrore mi percorre tutti i nervi fino alle viscere più profonde.

Sgath, che significa oscuritàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora