La magia di Felpato: Andromeda
Da quando Lord Voldemort si era ritirato, l'atmosfera che si respirava nel mondo magico era di dubbio e attesa.
Nessuno gioiva, tutti sapevamo bene, purtroppo, che sarebbe ritornato e probabilmente lo avrebbe fatto molto presto, ma non riuscivamo ad immaginare come e quando lo avrebbe fatto.
Era già scomparso una volta, per più di dieci anni, era però un sentore generale che questa volta non ci avrebbe fatto attendere tanto prima di ricomparire più minaccioso di prima.Era dura quindi riprendere le fila di una certa normalità con questa consapevolezza, eppure la voglia di vivere era molta e ci si provava continuamente.
La paura che serpeggiava nei suoi confronti era diminuita, ormai sapevamo tutti di essere giunti alla resa finale dei conti.
Sapevamo che lui era fuggito per insicurezza, era certo di non poter vincere contro Harry Potter.Non sapevamo cosa stesse facendo per tentare di sconfiggerlo, ma eravamo comunque tutti pronti ad affrontare ciò che ci aspettava al fianco di quel ragazzo giovane e tanto coraggioso.
Era un gesto necessario da fare per noi stessi, per i nostri figli e per i nostri nipoti.
Le perdite erano state tante durante quel periodo di guerra e restava grande angoscia, risentimento e disperazione.
Ogni volta che si parlava di lui, però, lo si faceva ormai col suo nome, senza nascondersi dietro al silenzio e alla paura.
Questa fiducia e forza morale mescolata ad estrema semplicità, a mio parere, era generata proprio da quel ragazzo straordinario che col suo esempio tanto ci aveva insegnato.
Lui sapeva bene che avrebbe dovuto affrontare Voldemort, portava questo fardello con rassegnazione e consapevolezza, pronto ad agire quando fosse giunto il momento.
Sapeva anche che la speranza di tutti noi era riposta in lui.
Imparai a conoscere Harry proprio in quegli ultimi mesi dopo la ritirata di Voldemort.
Teddy pareva provare una simpatia istintiva e innata per lui e il ragazzo lo ricambiava con dolcezza e affetto.Non aveva mai conosciuto la sua famiglia e io non ne avevo più una mia, in un certo modo ci avvicinammo per bisogno reciproco.
Una mattina si palesò sulla soglia di casa senza avermi avvertita prima.
Ebbi un certo timore di brutte notizie, ma il suo sorriso quando gli aprii la porta mi tranquillizzò."Buongiorno Andromeda, perdona se non ho avvisato, sono venuto per portare a Teddy una sorpresa."
Da poco tempo avevamo iniziato, non senza qualche difficoltà, a darci del tu.
Gli sorrisi curiosa, mi aspettavo un giocattolo per bambini piccoli, o un semplice artefatto magico.
Invece guardai verso il basso, dove mi indicava Harry stesso, col suo sguardo felice e sorridente e rimasi completamente spiazzata.Sgranai gli occhi e restai muta.
Lui era sempre fermo sull'uscio di casa, con me che ero talmente stupita da dimenticare persino di invitarlo a entrare.
Vidi ai miei piedi, ancora seminascosto dietro al giovane che lo aveva accompagnato, un cucciolo apparentemente di cane paffuto e peloso.Alla prima occhiata pareva proprio un cane per fortuna, ma a guardarlo bene aveva anche evidenti fattezze lupesche.
Il pelo era fulvo e gli occhi dolci, ma pericolosamente tendenti al selvatico.Guardai Harry senza riuscire a proferire una parola. Solo nel momento in cui lui si chinò per fare le coccole al nuovo venuto, mi addolcii un po'.
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Sgath, che significa oscurità
Fanfic**Completa** I segreti che racchiude il piccolo frammento di anima rimasto nel corpo del Signore Oscuro.. L'amore infuocato, dirompente e disperato di Bellatrix.. I cambiamenti nel cuore e nella mente di Narcissa.. La dolce e ambigua presenza di Pit...