Leilah, Ron e Harry scesero dal treno insieme.
Si era fatto buio, l'aria era gelida e in lontananza si potevano ammirare montagne e foreste. Si erano cambiati gli abiti per indossare una divisa e una lunga tunica nera. Non ebbero neppure il tempo di guardarsi attorno poiché sopra le loro teste apparve la luce di una lanterna e subito si udì una forte voce.
«Primo anno! Primo anno da questa parte!»
Leilah lo individuò tra la folla.
La fonte di quei richiami era un uomo molto alto, tanto da sembrare quasi un gigante. Robusto, una massa di capelli scuri arruffati e una barba altrettanto lunga e scura.
Tutti gli studenti lo fissavano sbalorditi.Pure Leilah e Ron sfoderarono una faccia sconvolta non appena il mezzo gigante si avvicinò a loro con l'intenzione di salutare Harry Potter.
«Ciao Hagrid» ricambiò il ragazzo, come se si fossero già incontrati prima.«Coraggio, seguitemi...»
Il guardiacaccia della scuola, Hagrid, scortò i ragazzini del primo anno giù per un sentiero ripido e stretto fino alla riva di un enorme lago. Leilah aveva capito si chiamasse Lago Nero poiché pochi metri dietro di lei, sentiva una ragazza che ne parlava in modo molto convinto.
«È lei, la ragazza che abbiamo conosciuto sul treno, He-Hermione» esclamò Ron con tono quasi preoccupato. Leilah rise insieme a Harry e alzò gli occhi al cielo.
La vista era straordinaria; Leilah non aveva mai visto nulla di più bello e magico. In cima a una montagna sorgeva un enorme castello.
Hagrid spiegò che per raggiungerlo avrebbero dovuto attraversare il lago con delle piccole barche.«Non più di quattro per battello» spiegò indicando le piccole imbarcazioni ferme in riva. Leilah salì insieme a Ron e Harry, seguiti poi da un altro studente, Neville.
Su un piccolo battello poco distante da loro Leilah notò lo stesso ragazzino biondo platino che aveva conosciuto sul treno, sempre in compagnia di quei due ragazzi.Le barchette si staccarono dalla riva e mentre scivolavano sulla superficie liscia e scura del lago, Leilah si concentrò a osservare quel maestoso paesaggio. Le finestre illuminate del castello brillavano contro il cielo e si riflettevano sulle acque, sembrava fosse composto da circa sette piani, sicuramente sostenuti per magia, con molte torri e torrette.
Arrivarono in fretta davanti alla Sala d'Ingresso e Leilah sentì crescere l'adrenalina e al contempo l'imbarazzo, dato che avrebbero dovuto smistarli sotto lo sguardo di tutti gli studenti più grandi. Quella Sala era enorme, con le pareti di pietra illuminate da torce fiammeggianti e una sontuosa scalinata in marmo. Da una grande porta apparve una strega alta, dai capelli corvini raccolti in uno chignon, degli occhiali squadrati e un lungo mantello verde smeraldo. Aveva un aspetto piuttosto severo ma indossava uno di quei grandi cappelli a punta che facevano tanto ridere Leilah.
«Ecco qua gli allievi del primo anno, professoressa McGranitt.»
«Grazie Hagrid. Da qui li accompagno io.»
«Benvenuti a Hogwarts.»
«Il banchetto per l'inizio dell'anno avrà luogo a breve, ma prima di prendervi posto, verrete smistati nelle vostre Case. Per tutto il tempo che passerete qui a Hogwarts la vostra Casa sarà la vostra famiglia, i trionfi che otterrete le faranno vincere punti, mentre ogni violazione delle regole le farà perdere punti. Alla fine dell'anno, la Casa che avrà ottenuto più punti, vincerà la Coppa delle Case...»
«Le quattro Case si chiamano Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. La Cerimonia dello Smistamento inizierà tra pochi minuti.»
Così dicendo sparì varcando la grande porta da cui era entrata poco prima.
Si alzarono nell'aria i sussurri di ogni studente, timorosi ed eccitati. Molti si interrogavano sul modo in cui sarebbero stati smistati.
Lo sguardo di Leilah incontrò poco più in là quello del ragazzino biondo platino conosciuto sul treno, cercò di sorridergli ma si accorse presto che lui aveva già posato lo sguardo su qualcosa al suo fianco o meglio, qualcuno.
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Mezzosangue
Fanfiction•Completa• [IN REVISIONE] Leilah Broadmoor e Draco Malfoy si disprezzano sin dai primi anni di scuola. Lei sempre amabile e cortese, lui l'esatto opposto, arrogante e perfido. Tuttavia il tempo passa e la giovane studentessa, lentamente, impara a...