Per i miei amici

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Leilah era seduta al familiare tavolo dei Grifondoro in Sala Grande, concentrata in una conversazione con i suoi amici e intenta a posizionare sul suo piatto delle uova strapazzate e qualche fettina di bacon.

Draco Malfoy, dall'altro lato dell'enorme sala, la stava osservando attentamente notando il suo bel viso non molto truccato quella mattina, che era ugualmente meraviglioso.
Schiuse se labbra quando lo sguardo di Leilah si posizionò su di lui e le mimò qualche parola da lontano cercando di non farsi vedere. Sussurrò un veloce ''buongiorno'' e lei sorrise, tornando poi a parlare con il ragazzo al suo fianco, Harry.

« Ron, potresti passarmi una fetta di pane tostato? » chiese Leilah all'amico lì vicino.

Quella mattina si sarebbero tenuti gli allentamenti di Quidditch, prima quelli della squadra dei Grifondoro e secondariamente, quelli della squadra dei Serpeverde.
La sera prima, Leilah aveva dichiarato al ragazzo Serpeverde che sarebbe andata a guardare i suoi allenamenti ma per trovare una scusa plausibile, aveva chiesto aiuto alla sua migliore amica Hermione e insieme avevano deciso di scendere sul campo a guardare gli allentamenti di entrambe le squadre, con la scusa di essere lì per studiare.

Conclusa la colazione, seguirono i due amici che si erano appena alzati dal tavolo, attirando la loro attenzione.

« Perché venite a vedere gli allenamenti? » domandò Ron curioso alle due ragazze che li stavano seguendo, Harry accanto a lui, assunse la stessa espressione curiosa dell'amico che aveva parlato.

« Per caso non volete che veniamo a vedervi? » rispose Leilah sulla difensiva, incrociando le braccia al petto, falsamente offesa.

« Normalmente non venite » dichiarò Harry, ed era vero; solitamente Leilah e la sua amica non andavano molto spesso ad osservare gli allentamenti della propria squadra, poiché approfittavano dell'assenza dei due ragazzi per poter studiare seriamente e tranquillamente.

« Abbiamo voglia di studiare in un luogo aperto » dichiarò Hermione disinvolta.
A lei sembrava non dispiacere quest'idea, considerato che avrebbe potuto osservare gli allenamenti di Ron.

« C'è qualcuno della squadra che vuoi vedere, Leilah? » chiese Ron con un ghigno malizioso in volto e facendo alzare e abbassare le sopracciglia rapidamente.
Leilah sentì d'improvviso il volto accaldarsi e non riuscì a controllare il rossore che prese a colorare il suo viso normalmente più pallido. Cercò di mantenersi indifferente e di nascondere le guance arrossate nei folti e neri capelli ricci, il cuore accelerò subito e mille pensieri iniziarono a invadergli la mente.

Perché le aveva fatto proprio quella domanda?

Aveva capito qualcosa? E se così fosse, aveva capito chi fosse il ragazzo in questione?

Si rispose che molto probabilmente, non aveva capito chi fosse il ragazzo, poiché supponeva che qualora l'avesse saputo, non avrebbe mai avuto questa insignificante e calma reazione.

« C-cosa? No! » rispose lei agitata, spostando il suo sguardo sui volti dei suoi due amici che la osservavano con sguardo malizioso e divertito.

« Perché me lo chiedi? » chiese dopo, aggiungendo una leggera risata isterica e impacciata.
Pareva che quella sua reazione fosse già stata una risposta per il suo amico che non disse più nulla e cominciò a camminare con Hermione al suo fianco, ridendo divertito.

Leilah percepì la mano grande di qualcuno chiudersi piano attorno al suo polso, con l'intento di farla camminare più lentamente per tenere il suo passo: Harry la costrinse a posizionarsi al suo fianco, dietro Ron ed Hermione che stavano camminando davanti, poco distanti da loro.
Si accertò che non ci fosse nessuno vicino che potesse sentirli e, quando fu abbastanza sicuro, senza staccare la sua mano dal polso della ragazza, si avvicinò al suo orecchio per sussurrargli qualcosa.

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