25 Maggio 1997
Leilah mugolò con la faccia immersa nel suo cuscino, si portò le mani alle orecchie per coprirle, tentando di soffocare la voce di Hermione che arrivava stridula fino ai suoi timpani. L'amica continuava a incitarla per riuscire a farla alzare dal letto, tentativi che sembravano completamente vani; Leilah percepiva la pancia contorcersi dal dolore all'altezza del basso ventre, dolori sicuramente dovuti all'arrivo delle mestruazioni.
« Vai senza di me Hermione, non mi sento bene » le disse.
« E va bene! » disse lei sbuffando e arrendendosi.
Quando Hermione si chiuse la porta della camera alle spalle, Leilah realizzò che quel giorno probabilmente, non avrebbe visto Draco Malfoy.
Da quando aveva ammesso a se stessa quello che provava per il ragazzo Serpeverde, i giorni erano diventati diversi dal solito: si alternavano in giorni felici - quando lei passava il tempo in compagnia del ragazzo per cui aveva una cotta e, come ogni ragazza della sua età, fantasticava su di lui e su come loro due, sarebbero potuti essere insieme - e in giorni infelici, in cui lottava contro la possibilità - molto probabile - che lui non ricambiasse i suoi sentimenti.
E quella mattina, era proprio uno di quei giorni infelici, come lo erano stati il resto dei suoi ultimi giorni.Era soddisfatta però, perché dopo tutto quel tempo passato insieme, i loro incontri segreti si erano evoluti ulteriormente: adesso parlavano molto più tranquillamente, anche di temi non inerenti alla scuola ma molto più personali. Ora però, si sentiva come se tutto fosse stato rovinato.
Leilah allora chiuse gli occhi, non per abbandonarsi al sonno, ma per rievocare tutti quei ricordi che avevano caratterizzato gli ultimi mesi del suo sesto anno scolastico.
« Il tuo colore preferito? » chiese.
Potevano sembrare domande stupide, ma lei ribolliva dalla voglia di conoscere qualsiasi dettaglio di quel ragazzo; era una sensazione bizzarra se ripensava a quando, fino a qualche anno prima, non avrebbe voluto sapere assolutamente nulla di lui e anzi, cercava di evitarlo in ogni modo possibile. Attualmente invece, la sua presenza era diventata quasi una necessità.« Grigio » rispose lui, continuando a guardare la ragazza su cui non aveva spostato lo sguardo per un momento, rapito nel sentirla parlare e ridere, anche per merito suo.
« Perché proprio il grigio? » domandò lei, le sembrò strano che con tutti i colori esistenti in natura, qualcuno potesse preferire proprio il grigio.
« Perché è neutro » rispose lui, serio « né bianco, né nero ».
Lui parlò prima che lei potesse chiedere altre spiegazioni sulla sua risposta.
« E il tuo? » le domandò Malfoy, seduto vicino a lei sul divano dentro la piccola stanza che appariva appositamente per loro.
« L'azzurro » rispose lei alzando le spalle, lui ghignò divertito ma lei lo guardò confusa.
« Cosa c'è? » chiese.
« Credo che il giallo ti si addice di più ».
Leilah lo guardò con sguardo ancora più confuso, così lui continuò:
« Il colore giallo rappresenta un vortice di energia, non costante però. Indica una personalità aperta, rilassata e potente » spiegò « e poi, è il colore della luce » concluse più piano.
Perché lei era come un raggio di luce in un modo pieno di tenebre.
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Anche quel pomeriggio si erano ritrovati nella Stanza delle Necessità per studiare, entrambi sembravano molto tesi a causa delle ultime verifiche che avrebbero dovuto affrontare prima degli imminenti esami di fine anno.
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Mezzosangue
Fanfiction•Completa• [IN REVISIONE] Leilah Broadmoor e Draco Malfoy si disprezzano sin dai primi anni di scuola. Lei sempre amabile e cortese, lui l'esatto opposto, arrogante e perfido. Tuttavia il tempo passa e la giovane studentessa, lentamente, impara a...