Ostili vacanze natalizie

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15 Dicembre 1997

Broadmoor House

Proprio quel giorno, William Broadmoor era rimasto bloccato a lavoro.
Leilah, appena arrivata a Londra per trascorrere le vacanze natalizie con la sua famiglia, sorpassò la lunga strada affollata per potersi rifugiare dentro uno stretto vicolo, controllò attentamente che nessuno la stesse osservando e dopo essersi concentrata a immaginare il salotto di casa, chiuse gli occhi e si materializzò all'interno della sua abitazione.

Fortunatamente, aveva seguito i corsi di Materializzazione e Smaterializzazione a Hogwarts, organizzati da un istruttore mandato dal Ministero, e prima della fine del primo trimestre, lei ed Hermione avevano passato l'esame e ottenuto la loro licenza per potersi Materializzare.

« Leilah! » sussultò sua madre vedendola apparire magicamente in mezzo al salone di casa.
Terminato il breve mal di testa dovuto alla Materializzazione, la ragazza corse incontro alla donna, abbracciandola forte. La signora Broadmoor era intenta a cucinare il pranzo prima di veder spuntare sua figlia ma, quando si ritrovò la ragazza di fronte, iniziò a tempestarla di domande.

« Come va a scuola? » domandò la donna.

« Si mamma, va tutto bene a scuola » affermò Leilah annoiata dal dover rispondere sempre alla stessa domanda e seguendo la donna in cucina.

« Io ed Hermione abbiamo ottenuto la licenza per la Materializzazione » le comunicò entusiasta.

« Materializzazione... » mugolò piano sua madre.
« Cosa sarebbe? » chiese con espressione confusa.

« Mamma! » disse forte e fintamente scocciata.
« È quella che ho appena usato per arrivare qui, tipo il teletrasporto che vedi nei film babbani » rise citando un buon esempio per far capire alla madre quello di cui stava parlando.

« Oh si, è vero! » affermò la donna.
« Tuo padre me l'ha spiegato un sacco di volte » rise insieme alla figlia.

Leilah si mise ai fornelli aiutando la madre a cucinare il pranzo che avrebbe dovuto servire in tavola da lì a poco; non vedeva l'ora di rivedere pure suo padre che nelle ultime settimane, stranamente non le aveva spedito alcuna lettera.

Le sarebbe piaciuto poter passare il Natale a Hogwarts quell'anno, forse perché sarebbe stato il suo ultimo anno di scuola o forse perché lei e il ragazzo Serpeverde non avrebbero voluto separarsi nemmeno per pochi giorni, e gli sarebbe piaciuto poter passare il Natale insieme. Avevano però scelto di tornare a casa poiché dopo aver rivelato la loro relazione, era giusto confessarlo alla famiglia prima di venirlo a scoprire da qualcun altro.
Leilah tuttavia, non voleva confidare a sua madre e suo padre la relazione con il ragazzo: la madre, non conoscendolo, non le avrebbe potuto fare nessuna ramanzina e di conseguenza, non era la sua la reazione quella da temere. A preoccuparla era la possibile reazione del padre, essendo a conoscenza del fatto che la famiglia di lui non era per nulla buon vista ai suoi occhi.

« Marcissimi sono, tutta la famiglia. Non c'è un Malfoy che vale un fico secco. Sangue cattivo, ecco cos'è ».

Pensò alle parole che ricordava aver sentito pronunciare al padre, un giorno di molti anni prima, a Diagon Alley. Ed erano proprio quelle parole a trattenerla dal dire la verità alla sua famiglia, anche se sapeva che prima o poi avrebbe dovuto confessare tutto; di certo pensò, non era coraggiosa come una vera Grifondoro.

Sua madre stava cucinando il suo piatto preferito, nonché pure il preferito del padre.

« Siediti mamma, finisco io » disse cominciando a sistemare la tavola.
Tirò fuori dal forno l'arrosto di carne con contorno di patate a fette e in quel momento, si sentì scattare la serratura della porta d'ingresso, rivelando un uomo con il volto stanco che aveva appena finito di lavorare.
Quando rivolse lo sguardo sulla figlia, Leilah capì subito che qualcosa non andava: il padre la guardava dritto negli occhi e non la accolse calorosamente come era suo solito fare, difatti la madre parlò pensando che il marito non si fosse accorto della sua presenza.

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