Mezzosangue

Noiosi pomeriggi in infermeria

Draco Malfoy quella mattina si sveglio più rabbioso che mai, il suo primo pensiero non appena aprì gli occhi fu l'immagine della ragazza Grifondoro stesa su un letto dell'infermeria priva di sensi.
La non presenza dei suoi compagni di stanza nei loro letti gli fece capire di essere già in ritardo, così si diede una sistemata veloce e scese in Sala Comune ove notò i suoi amici.

Diversamente da ogni altra mattina, non si recò subito in Sala Grande per la colazione ma si sedette sul divano in pelle di quella sala con l'intenzione di aspettare una tra le sue tante compagne con cui era particolarmente adirato e con cui non aveva avuto modo di discutere direttamente il giorno prima. L'aveva cercata per ore in giro per tutta la scuola, l'aveva aspettata per ore seduto su quello stesso divano ove sedeva in quel momento ma lei non si era mai fatta viva e, ad ogni minuto, la collera aumentava a dismisura.

Si voltò di scatto quando d'un tratto, vide scendere dalle scale a chiocciola le sue compagne ed amiche, riconoscendo tra queste la figura snella e dai capelli scuri della ragazza che stava nervosamente aspettando.

« Draco » lo richiamò piano l'amico Blaise Zabini, seduto sul divanetto accanto a lui.
Quel ragazzo era l'unico amico che aveva deciso di ascoltare il suo furioso sfogo la sera prima nonostante il ragazzo dalla pelle scura ancora non riusciva a capacitarsi di come, Draco Malfoy, abbia potuto interessarsi ad una qualunque ragazza mezzosangue che fino a qualche tempo prima, non avrebbe osato toccare neppure con un dito. I suoi migliori amici, Tyger e Goyle, ne erano rimastati talmente scioccati e disgustati quasi da iniziare a disprezzare il loro migliore amico e da decidere persino di ignorarlo. Blaise Zabini invece, pur non condividendo la scelta dell'amico, aveva deciso di non buttare via anni di amicizia.

Incurante delle occhiate indisponenti dei suoi amici, Draco scattò in piedi alla vista della compagna Serpeverde.

« Perché le hai fatto questo? » domandò quasi urlando il ragazzo biondo platino, avvicinandosi pericolosamente alla figura di Pansy Parkinson che alla vista dell'amico tanto infuriato, sussultò e indietreggiò, non aspettandosi di certo una tale reazione da parte sua.

« Perché l'ho fatto? » rispose lei sbalordita.
« Non capisci quello che hai fatto tu? Sei stato con una schifosa sanguesporco! » gridò la corvina.

Pansy Parkinson non sopportava l'idea di dover litigare con il ragazzo di cui – non molto segretamente – era innamorata da parecchio tempo, ma non riusciva nemmeno a sopportare l'idea di vederlo tra le braccia di un'altra ragazza, per di più un'insulsa traditrice di sangue; odiava il pensiero che lui avesse preferito una sudicia sanguesporco a lei.

« Non deve importare a te con chi sto! » le gridò lui rabbioso.
Disprezzava l'idea che qualcuno si intromettesse nel rapporto tra lui e Leilah, specialmente con l'intenzione di rovinarlo, ma era consapevole che svelando la loro relazione si sarebbero create determinate situazioni.

« Invece mi importa, idiota! » confessò lei, strillando sotto gli occhi di tutti gli studenti Serpeverde presenti in sala che si erano appositamente fermati per ascoltare e osservare quella discussione.

Draco era del tutto coscio del sentimento che la compagna provasse nei suoi confronti pure a distanza di molti anni, lei aveva tentanto di tornare con lui in ogni modo possibile, addirittura concedendosi senza poi aspettarsi alcun impegno. Peccato però che a Draco non importava affatto, soprattutto da quando aveva cominciato a conoscere e a passare del tempo con Leilah; era da sempre stato un ragazzo molto apprezzato in fatto di donne e ne era sempre stato costantemente soddisfatto ma, da quando Leilah era entrata a far parte della sua vita, l'interesse verso qualunque altra ragazza pareva essere improvvisamente sparito.

Aveva provato svariate volte a distrarsi da lei finendo tra le coperte e tra le braccia di altre ragazze, ma nulla sembrava riuscire a scacciare via dalla sua mente il pensiero della ragazza Grifondoro.