Davanti alla porta d'entrata del Ghirigoro c'era una vera e propria folla che cercava di entrare. Il motivo di tutto ciò fu spiegato da una grande insegna appesa alle vetrine del piano superiore dell'edificio: ci sarebbe stato il firma copie del famoso mago Gilderoy Allock.
Hermione – che avevano incontrato lì – era super eccitata mentre Leilah non aveva idea di chi fosse.
I quattro ragazzi sgattaiolarono dentro l'affollato negozio di libri dove Gilderoy Allock stava già autografando le sue opere, si diressero verso il resto della famiglia che stava già facendo la fila. La signora Weasley pareva molto eccitata, sembrava le mancasse il fiato e continuava ad aggiustarsi i capelli; Gilderoy Allock era seduto a un tavolo circondato da sue enormi gigantografie.
« Mamma ha una cotta per lui » sussurrò Ron agli amici al suo fianco.
Leilah lo guardò: era indubbiamente un bell'uomo ma nulla di speciale – non capiva perché tutti fossero talmente emozionati; forse lei non lo era perché non aveva mai letto un suo libro, pensò. Il famoso mago alzò lo sguardo dai suoi libri e lo posò sulla folla, riconoscendo Harry, sgranò gli occhi, balzò in piedi e disse: « Harry Potter? ».
Si fece largo tra il mucchio di gente per afferrare il ragazzo, mentre Leilah guardava tutta la scena esterrefatta.« Signore e signori » disse a voce alta mettendo a tacere i sussurri che facevano eco nel piccolo negozio stracolmo di libri.
« Che momento straordinario! Quando oggi, il giovane Harry è entrato al Ghirigoro, voleva semplicemente acquistare la mia autobiografia, che ora sono lieto di regalargli » la folla esplose in un acuto applauso mentre il mago continuò il suo discorso.
« E non aveva la minima idea che di lì a poco non avrebbe avuto solo il mio libro. Infatti, lui e i suoi compagni avranno me in carne e ossa. Si, ho il grande piacere di annunciarvi che a settembre assumerò l'incarico di insegnante di Difesa contro le Arti Oscure alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts ».
Si sentì un boato di applausi e urla provenire dalla gente, Harry si ritrovò tra le braccia le opere complete di Gilderoy Allock e barcollando un po' si fece strada verso i suoi amici e insieme si allontanarono dalla folla.
« Vanesio » si lasciò sfuggire Leilah a voce alta, guadagnandosi lo sguardo malefico lanciatogli da alcune signore in fila per autografare i libri.
Nessuno si rese conto che, in disparte, un altro ragazzino era rimasto fermo a osservare attentamente tutta la scena; l'unica persona che Leilah non avrebbe voluto vedere.
« Scommetto che ti è piaciuto, non è vero Potter? » Harry si raddrizzò non appena capì a chi apparteneva quella voce.
Leilah l'aveva intuito subito.
Era diversa rispetto all'anno precedente, più bassa forse, ma nonostante questo era sicura che fosse proprio lui: Draco Malfoy.
I capelli erano uguali all'anno prima e gli occhi grigi-azzurri e freddi non erano cambiati per nulla, proprio come la sua aria da superiore. A Leilah sembrò ancora più bello, ma cercò di scacciare via in fretta quell'assurdo pensiero; durante i tre mesi di vacanza aveva cercato di non far mai volare i suoi pensieri verso il ragazzo biondo platino, ma non c'era riuscita del tutto e rivederlo le suscitava emozioni contrastanti. Da una parte, sia per lei che per i suoi amici, quello era uno spiacevole incontro che avrebbero voluto evitare volentieri; dall'altra parte invece, Leilah era curiosa di vederlo di nuovo.
« Non può neanche entrare in una libreria senza fare notizia! »
Draco, con la coda dell'occhio, cercando di non farsi vedere da nessuno, guardò la ragazza.
Anche lui era curioso di rivederla – era cresciuta un po' rispetto all'anno prima, i capelli sempre ricci ma poco più corti, le arrivavano poco più sotto delle spalle. Distolse subito lo sguardo, come a rendersi conto di star facendo qualcosa di sbagliato e concentrò tutta la sua attenzione sulla piccola ragazzina dai capelli rossi che gli aveva appena risposto.
« Lascialo in pace » disse Ginny. Era la prima volta che proferiva parola davanti ad Harry.
« Potter, ti sei fatto la ragazza! » a quelle parole, Ginny arrossì violentemente. Malfoy continuò osservando dalla testa fino ai piedi Ron e il resto dei suoi fratelli.
« Suppongo che i tuoi genitori faranno la fame per un mese per pagare tutta quella roba. »
Ron lo guardò furente, gettò i libri e fece per lanciarsi contro Malfoy ma Harry e Leilah, che fino a quel momento era rimasta ferma e in silenzio, incapace di fare altro, lo afferrarono per la giacca tirandolo indietro.
Il signor Weasley in quel momento avanzò verso di loro, il padre di Leilah era rimasto indietro, concentrato in una conversazione con i genitori entrambi babbani di Hermione.
« Bene, bene, bene... Arthur Weasley » esordì un'altra figura. Era impossibile non riconoscerlo, era uguale al figlio. I capelli biondo platino molto più lunghi di quelli del figlio e gli stessi identici occhi, freddi; era in piedi, con la mano sulla spalla di Draco ed entrambi avevano lo stesso ghigno malefico sul volto.
« Lucius » lo salutò il signor Weasley con tono freddo.
« Ho sentito che è un momento di super lavoro al Ministero, spero bene che le paghino gli straordinari! » disse scrutando i libri che Ginny portava con sé.
« Ovviamente no » si rispose da solo notando una vecchia copia del libro di Trasfigurazione.
« A che serve disonorare il nome stesso di mago se non la pagano neanche a sufficienza? » domandò ghignando.
Leilah capì che la discussione tra i due uomini entrava sempre di più nel personale. Draco la guardò, alzando le sopracciglia e rivolgendogli un ghigno divertito; lei in risposta, scosse la testa e alzò gli occhi al cielo.
« Abbiamo un'idea ben diversa di quel che scredita il nome di mago, Malfoy » rispose secco.
« Le compagnie che lei frequenta, Weasley... » disse Lucius Malfoy guardando prima i genitori di Hermione e subito dopo, il padre di Leilah che capendo, rivolse all'uomo uno sguardo furente.
« Avrei detto che la sua famiglia avesse già toccato il fondo » concluse.
Dopo quella frase, successe tutto in modo molto veloce.
Il signor Weasley si era avventato su Lucius Malfoy scaraventandolo contro uno scaffale; Draco si allontanò prontamente dal padre mentre si udì il gran frastuono dei libri cadere a terra e la voce di Fred e George che urlarono insieme: « Prendilo, papà! »
Molly Weasley invece, si stava rapidamente avvicinando insieme al signor Broadmoor.
« Beh, se l'è meritato » disse Leilah, guadagnandosi un'occhiata furente di Draco e qualche insulto che però lei non riuscì a captare, troppo impegnata ad osservare la scena, quasi ridendo.
Il signor Broadmoor riuscì a separare i due uomini; Arthur Weasley aveva un labbro spaccato mentre Lucius Malfoy era stato colpito a un occhio da un vecchio libro e lanciando uno sguardo maligno a William Broadmoor, si liberò dalla sua presa, fece un cenno a Draco e uscirono in tutta fretta dal negozio.
« Marcissimi sono, tutta la famiglia, lo sanno tutti. Non c'è un Malfoy che vale un fico secco. Sangue cattivo, ecco cos'è » disse il signor Broadmoor posando una mano sulla spalla della figlia per intimargli di uscire fuori dalla libreria.
Leilah quasi si sentiva come se ci fosse rimasta male per le parole usate dal padre verso il ragazzo biondo e la sua famiglia, anche se in fondo sapeva essere la verità; le parole "sangue cattivo" si ripeterono ininterrottamente nella sua testa a un volume stranamente più alto di come le avesse pronunciate il padre.
Nessuno però sembrava essersi accorto che, prima di uscire in fretta dal negozio, Malfoy aveva sussurrato con tono velenoso solo a Leilah un veloce: « Ci vediamo a scuola. »

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Mezzosangue
Fanfic•Completa• [IN REVISIONE] Leilah Broadmoor e Draco Malfoy si disprezzano sin dai primi anni di scuola. Lei sempre amabile e cortese, lui l'esatto opposto, arrogante e perfido. Tuttavia il tempo passa e la giovane studentessa, lentamente, impara a...