Il bagno dei maschi

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14 Settembre 1997

« Che carino » disse Luna, una ragazza dai capelli biondi, Corvonero, che quella mattina stava facendo colazione al tavolo dei Grifondoro, insieme a Leilah e i suoi amici.
Luna indicò il bracciale argentato che la ragazza portava al polso.

Ripensò per un secondo, al ragazzo Serpeverde con cui non aveva più parlato dopo che lui le aveva consegnato quel regalo.

« Sai che il drago, rappresenta una personalità particolare... » iniziò a spiegare la ragazza, rivolgendosi a Leilah con un dolce sorriso. Ricambiò quel sorriso, cercando di sembrare il più educata possibile nonostante non gli interessasse sapere il significato di quel simbolo, per evitare il più possibile di pensare a lui.

« Voglia di primeggiare, intelligenza e furbizia. Persone generose con i propri amici quanto arroganti e subdoli con i nemici, in amore però, sanno donare sentimenti sinceri e fedeltà » concluse la ragazza Corvonero.

Leilah ascoltò attentamente le parole della ragazza bionda, annuendo e sorridendo per poi girarsi verso la sua migliore amica, a cui aveva raccontato tutto quanto. Secondo Hermione, la reazione di Leilah quel giorno fu troppo avventata: per lei, non avrebbe dovuto andar via ma anzi, bloccarlo e chiedergli spiegazioni riguardo il suo comportamento, per poter trovare un chiarimento una volta per tutte e poi, decidere cosa sarebbe stato giusto fare; Leilah in fondo lo sapeva, che la sua migliore amica aveva del tutto ragione, era stata troppo impulsiva e ora, si sentiva troppo stupida e arrabbiata con sé stessa per poter andare dal ragazzo a porgergli delle scuse.

Rifletteva però, sul perché il ragazzo non avesse cercato di parlarle, nei giorni a seguire.
Forse provava un'attrazione ma non era realmente interessato a lei.
Lei era stata sicuramente precipitosa, ma anche lui non aveva tentato di fermarla e non l'aveva cercata i giorni dopo.

« Non te l'ho mai visto addosso » notò Harry, riferendosi al bracciale su cui Luna aveva portato la sua attenzione, adesso sembrava che tutti lo avessero notato quando prima, probabilmente, nessuno si era accorto di quel piccolo dettaglio.

« È un mio regalo! » proclamò Hermione sorridente, afferrando la mano dell'amica sotto il lungo tavolo e stringendola, tentando di rassicurarla, lei gli sorrise e strinse ancor di più la sua mano.

« Pff.. » esclamò Ron sbuffando e ridendo piano.
« Non ti si addice per niente la personalità del drago » dichiarò guardando Leilah che, a sua volta, cercò di ridere per non incappare in un imbarazzante silenzio.

La ragazza Grifondoro si voltò poi verso la grande porta d'ingresso della Sala Grande, che si stava iniziando a popolare di studenti affamati e ancora assonnati; vide entrare Tiger e Goyle e alle spalle dei due, Draco Malfoy: un enorme senso di tristezza invase ogni più piccola fessura del suo corpo, sembrava fosse appena passato un Dissennatore, risucchiando tutta la felicità che possedeva.

Il ragazzo Serpeverde aveva i capelli biondo platino stranamente spettinati e non perfettamente ordinati come al solito, gli occhi gonfi e iniettati di sangue, la camicia bianca fuori dai pantaloni neri e il nodo alla cravatta fatto disordinatamente, aveva l'aria di una persona che non dormiva da secoli, un'aria stanca e triste.
Solitamente, quando si ignoravano per diversi giorni, lui stava ben attento a non incrociare lo sguardo della ragazza e se lo faceva, assumeva quella sua familiare aria da menefreghista e arrogante, adesso invece, Leilah notò subito quanto fosse diverso rispetto a tutte le altre volte in cui avevano litigato. Quando lo sguardo di lui si posò sul volto della giovane Grifondoro che l'aveva visto entrare, sbarrò poco gli occhi e senza avvertire nessuno dei suoi amici, girò i tacchi e iniziò a camminare spedito verso il corridoio, fuori dalla grande sala.

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