Mezzosangue

Insinuazioni

2 Gennaio 1998

Leilah non aveva passato per nulla un buon Natale: lei e i genitori avevano raggiunto i parenti e organizzato grandi cene e pranzi, ma non c'era nessuna traccia della serenità e felicità con cui si era sempre goduta quel giorno di festa; sua madre aveva tentato di farsi spiegare meglio quella situazione, ascoltando la sua versione dei fatti per poter conoscere quel ragazzo, ma lei scossa dalle molteplici parole del padre – che gli aveva categoricamente imposto di allontanarsi da lui – si era chiusa in sé stessa e non aveva più proferito parola sull'argomento.

Con suo padre invece, il rapporto era diventato ancor più delicato: entrambi cominciarono a non rivolgersi la parola, forse solo per lo stretto necessario, e quando i loro occhi si incrociavano, o si lanciavano sguardi furiosi, o uno dei due si voltava subito in un'altra direzione. Il padre pretendeva che tagliasse qualsiasi legame avesse con il ragazzo Serpeverde, ma Leilah aveva ribadito più volte che non l'avrebbe fatto, facendo solo infuriare di più l'uomo.

In quei giorni, non aveva fatto altro che pensare e ripensare a come suo padre fosse venuto a scoprirlo, poiché l'uomo non le aveva accennato nulla a riguardo, ma più rifletteva, più le sue ipotesi erano sempre identiche: o qualche studente aveva raccontato tutto ai genitori e suo padre era entrato in contatto con qualcuno di questi, oppure aveva avuto la notizia da qualche insegnante.

Si domandò se pure i genitori del ragazzo fossero venuti a conoscenza di quella relazione, e come avessero reagito a tal notizia; sicuramente non bene, ma sarebbero riusciti a convincere il ragazzo Serpeverde a tagliare ogni legame con lei? Forse questo era il dubbio che più la attanagliava.

Si sentì finalmente più serena dopo essere tornata a Hogwarts per l'inizio del secondo quadrimestre e dopo essersi allontanata da quell'aria di tensione che oramai si era stabilita in casa; sperava però di ritrovare tutto così come l'aveva lasciato, specialmente il suo rapporto con il Serpeverde che in quei giorni l'aveva angosciata parecchio, non avendo ricevuto neppure una lettera, nemmeno per gli auguri di Natale.
L'unica cosa potenzialmente diversa era il rapporto con uno dei suoi migliori amici: Ron Weasley, dopo averla vista sdraiata su un lettino dell'infermeria, aveva deciso di smetterla di essere così scorbutico e aveva cominciato a cercare di accettare quella situazione; le aveva spedito un regalo di Natale e una lettera, proprio come lei aveva fatto con lui.

Quella mattina Leilah pareva più assonnata del solito, reggeva la testa con la mano per tentare di non lasciarla cadere sul piatto colmo di cibo per la colazione; stava terminando di sgranocchiare un toast quando una voce familiare attirò la sua attenzione, Ron aveva notato il ragazzo biondo platino diretto nella loro direzione e notando l'amica quasi crollare sul tavolo, decise di annunciare l'arrivo di quel giovane Serpeverde.

« Guarda un po' chi arriva » disse.
Nonostante provasse ad accettare quella situazione, l'astio nei confronti del ragazzo non era certo svanito nel nulla, e per questo motivo nel suo tono di voce si poteva scorgere comunque un pizzico di irritazione.

La ragazza Grifondoro alzò gli occhi stanchi verso il punto che l'amico le aveva indicato con lo sguardo: riconobbe Draco Malfoy che con espressione parecchio indecisa si incamminava verso il tavolo dei Grifondoro, sotto gli occhi sbigottiti di molti studenti della scuola; la scrutava da lontano allo stesso modo in cui lei iniziò a scrutare la sua espressione, che non sembrava per niente rassicurante. Cominciarono a passarle per la mente migliaia di pensieri, maggiormente tristi e scoraggianti, ma tentò di scacciarli via il più rapidamente possibile; fu riportata alla realtà dalla voce del ragazzo biondo platino – che tanto le era mancata in quei giorni e che finalmente aveva udito –, rivolta all'amico rosso.

« Che hai da guardare Weasley?! » chiese scocciato, fermandosi a poca distanza da lei. Ron parve divertito nell'ascoltare quelle parole, rise piano e si voltò verso l'amico occhialuto seduto al suo fianco.