Mezzosangue

Il sapore della felicità

10 Ottobre 1997

Leilah era seduta di fronte ad Hermione in uno dei tanti tavolini della biblioteca, quel giorno avevano deciso di studiare insieme approfittandone per poter trascorrere un po' di tempo tra loro.

Leilah in quei giorni si sentiva veramente serena e felice, il suo umore era raggiante poiché tutto sembrava procedere a gonfie vele e pregò che continuasse a essere così; lei e Draco Malfoy continuavano a vedersi quasi tutti i pomeriggi all'interno della Stanza delle Necessità e non le sembrava quasi vero che il ragazzo con cui passava interi pomeriggi, fosse lo stesso ragazzo che l'aveva derisa per anni e che le era parso tanto odioso.
Passare del tempo con lui era diventato quasi una necessità, la colmava di gioia e ad entrambi, sembravano non bastare più quelle poche ore durante il pomeriggio.

Tuttavia, i loro incontri continuavano a essere segreti e, se rifletteva su questo, Leilah percepiva un velo di tristezza farsi strada dentro di lei e prendere possesso della sua mente, da cui scaturivano smisurati sensi di colpa e un enorme sconforto, poiché le faceva male il pensiero che il ragazzo si vergognasse a farsi vedere in sua compagnia, nonostante anche lei temeva di scoprire la dura reazione che avrebbero avuto i suoi due migliori amici non appena avessero scoperto chi stava frequentando.

Sapeva chiaramente, che quella situazione non sarebbe durata tanto a lungo.
Dei pensieri però, da un paio di giorni, continuavano a torturarle la mente: lei e il ragazzo Serpeverde, poteva già definirsi una coppia?

Nessuno dei due aveva mai osato chiederlo all'altro, forse per paura della risposta, e per paura di rimanere delusi o magari, perché in fondo neppure loro sapevano ancora come definire il loro rapporto.
Si chiedeva poi, fin quando avrebbero dovuto nascondersi agli altri, perché se non fossero mai usciti allo scoperto, che senso aveva continuare questo rapporto?.
Questo forse, era il pensiero che la torturava più di tutti.

Leilah non voleva iniziare qualcosa destinata a morire subito dopo, non voleva affezionarsi più di quanto già non lo fosse per poi essere costretta a concludere tutto e soffrire.
Avrebbe voluto esporre questi suoi pensieri al ragazzo, ma per qualche sciocco motivo non riusciva a trovare il coraggio per pronunciare quelle parole davanti ai suoi occhi chiari che, ogni volta che si scontravano con i suoi, le facevano perdere ogni briciolo di lucidità.

Era certa però, che non voleva mettere fine a qualunque cosa si stesse creando tra loro, perché sembrava la cosa più meravigliosa che avesse mai fatto in tutta la sua vita.

« Non credevo che avrei mai detto queste parole » disse Hermione, gettando piano la penna sul libro che stava precedentemente leggendo, concentrandosi sull'amica che aveva lo sguardo perso nel vuoto, accompagnato da un sorriso ebete in viso e ormai, sapeva bene a cosa la sua migliore amica stesse pensando quando le si formava quell'espressione sul volto.

« In questi giorni sembri davvero molto felice » iniziò a dire Hermione.
« Va tutto bene con... Malfoy? » domandò sussurrando, provando a non far sentire il nome del ragazzo alle poche altre persone presenti oltre a loro in biblioteca.

« Va tutto molto bene » le rispose Leilah « non me lo sarei mai aspettata » concluse ridendo piano.

« Che andasse tutto bene? » chiese Hermione, Leilah annuì.

« Proprio con lui » chiarì Leilah.

« Già... chi l'avrebbe mai detto! » dichiarò Hermione alla fine, riflettendo poi se porgere o meno la prossima domanda all'amica.

« Posso chiederti una cosa? » domandò infine la ragazza, osservando l'amica con sguardo curioso. Leilah annuì nuovamente, incitando la ragazza a parlare.