Inviti e gelosie

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17 Dicembre 1994

Leilah se ne stava seduta su un enorme pietra nel cortile della scuola, a leggere uno dei suoi soliti libri presi in prestito dalla biblioteca. Portava un cappellino di lana nero che nascondeva gran parte dei suoi ricci, alle mani i guanti dello stesso colore e il naso e le guance leggermente arrossati a causa del freddo; il cielo era scuro, i raggi del sole coperti dalle grandi nuvole grigie e il vento freddo tagliente.

Alzò lo sguardo dal suo libro; Draco Malfoy, con cui non aveva più parlato dopo quel giorno in infermeria, sembrava stesse per uscire nel cortile insieme al suo solito gruppetto di amici alle calcagna. Pansy Parkinson stava incollata al suo braccio ridendo forte; si ricordò della strana sensazione di fastidio con cui era andata via quel giorno dall'infermeria, vedendo entrare la ragazza che li aveva interrotti, anche se, che cosa aveva interrotto precisamente?
Era certa che il ragazzo biondo platino stava per dire qualcosa che sicuramente sarebbe stato qualche insulto o qualunque cosa rendesse chiaro il fatto che volesse che lei andasse via.

Non potè però fare a meno di pensare alle sensazioni che aveva avvertito quel giorno, non riusciva a decifrarle e così, le accantonò decidendo di ignorarle; lui non le aveva quasi più rivolto la parola dopo quel giorno, eccetto per delle offese che però, erano decisamente meno rispetto a prima.
Dall'inizio del nuovo anno scolastico invece, non si erano rivolti né una parola, né un offesa; lui sembrava essersi concentrato solamente su Harry e i suoi amici, ignorandola completamente.

Intravide una figura avvicinarsi nella sua direzione: i capelli castani del ragazzo erano mossi dal vento gelido di quella mattina, anche le sue mani erano coperte da guanti e pure il suo viso era arrossato per via dell'aria fredda. Sorrise non appena arrivò abbastanza vicino da poter vedere chiaramente il viso della ragazza, si chinò e le lasciò un casto ma lungo bacio sulla guancia prima di sedersi al suo fianco.

« Buongiorno, Mikael » salutò lei.

Mikael Powell era un ragazzo di Tassorosso con cui Leilah si era scontrata per sbaglio mentre correva verso l'aula di Storia della Magia, ad inizio Novembre.

« Per la barba di Merlino, ti chiedo scusa » disse Leilah imbarazzata; era così intenta a correre veloce che si accorse solo qualche secondo dopo di aver sbattuto forte la sua spalla contro quella di un ragazzo che non aveva mai notato prima. Lui sorrise osservando chi era la ragazza che si era appena scusata, l'aveva notata l'anno prima, trovandola molto carina.

« Mikael andiamo ». Cedric Diggory richiamò ad alta voce l'amico che si era fermato ad osservare la ragazza di fronte a lui, si avvicinò a loro, riconoscendola.

« Buongiorno Leilah » la salutò Cedric.

« Oh buongiorno Cedric » ricambiò il saluto del ragazzo che aveva conosciuto durante quell'estate, quando insieme alla famiglia Weasley, era andata a vedere la finale della Coppa del Mondo di Quidditch.
Il ragazzo contro cui aveva sbattuto era bello proprio quanto l'amico affianco, i capelli castani dello stesso colore e gli occhi più scuri.

« Io sono Mikael Powell » dichiarò lui allungando una mano verso di lei, l'afferrò e sorridendo timidamente si presentò anche lei.

« Leilah Broadmoor »

Il ragazzo Tassorosso si era rivelato una persona piacevole con cui passare il tempo, si incontravano in biblioteca quasi tutti i giorni e rimanevano lì per delle ore a parlare e ridere, molte volte anche in compagnia dei rispettivi amici. Hermione continuava a ripeterle che lui ci stesse provando ma lei continuava ad insistere che non fosse così e in realtà lo sperava, perché sapeva di non ricambiare i possibili sentimenti di quest'ultimo; nonostante fosse un bel ragazzo, lei riusciva a vederlo solo come un amico, non la intrigava in quel modo, e non le era scattata nessuna scintilla.

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