Ingannevole

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Le due studentesse Grifondoro sedevano a uno dei tanti tavoli della biblioteca scolastica, sommerse dagli innumerevoli libri aperti gettati sulla superficie in legno di quel tavolo. Scrivevano furiosamente sui loro fogli di pergamena, spostando rapidamente lo sguardo dalla loro scrittura a quella più ordinata del libro a fianco.

Da lì a poco tempo (quello che pareva a loro, perlomeno) sarebbero iniziate le vacanze pasquali e ciò significava la fine del terzo quadrimestre del loro ultimo anno a Hogwarts. Entrambe miravano a raggiungere un risultato impeccabile, in particolare Hermione Granger, la giovane grifona con il volto immobile da ore su un gigantesco libro e i capelli castani più arruffati del normale.

Leilah Broadmoor invece, dovette posare la sua penna d'oca sul tavolo per smettere di scrivere per almeno qualche minuto, considerando che iniziò a sentire le dita intorpidite dopo aver scritto ininterrottamente due rotoli di pergamena su tutto quello che c'è da sapere sul Dittamo, come era stato richiesto loro dalla professoressa di Erbologia.

« Ho bisogno di una pausa » proclamò respirando sonoramente.

Le due ragazze si erano rintanate all'interno della biblioteca non appena scattarono le ore di pausa, seguite dai loro due migliori amici che avevano deciso però di abbandonarle dopo un'ora e mezza di frenetico studio.

Pure Hermione esasperata, gettò la propria penna d'oca sul tavolo, affondando la testa tra le pagine del libro e sbuffando sonoramente. Oramai, in quel periodo, perfino la sua concentrazione sembrava venir meno, e Leilah conosceva bene la motivazione.

« Tutto bene con Ron? » mormorò piano all'amica, guardandosi intorno per accertarsi che nessuno le stesse ascoltando. A quelle parole la castana sbuffò sonoramente una seconda volta, scuotendo la testa ancora poggiata tra le pagine del libro.

« Devi dirglielo Hermione, sono certa che lui ricambia quello che provi » le sussurrò Leilah, che pareva estremamente sicura delle sue parole.

« Non posso rischiare di rovinare così un'amicizia » sussurrò Hermione in risposta, alzando di poco il viso solo per guardare gli occhi dell'amica seduta di fronte a lei.
« Non posso » mormorò ancora più flebilmente, affondando di nuova il volto tra le pagine.

« E cosa vorresti fare? » le domandò Leilah alzando un sopracciglio e incrociando le braccia sotto il seno. « Continuare a star male essendogli amica? ».

« Temo sia la prima volta in tutta la mia vita che non ho idea di cosa fare » dichiarò infine, alzando definitivamente il volto dall'enorme libro.

Hermione Granger questa volta non avrebbe mai trovato in uno dei suoi tanti amati libri la risposta alla domanda che tanto non smetteva di assillarla. Non aveva idea di cosa dover fare, e soprattutto di come comportarsi: si era innamorata del suo migliore amico e ora si ritrovava a vivere in uno di quei classici cliché ove non aveva il coraggio di dichiararsi per paura di un rifiuto e quindi di poter rovinare l'amicizia di una vita intera. Ma come le aveva ricordato la sua migliore amica, non poteva continuare a star male per quel ragazzo, certamente doveva prendere una decisione sul da farsi.

Leilah d'altro canto, era stufa e sconsolata di vedere la sua amica soffrire per tale situazione, ma non era mai andata da Ron Weasley per poter scoprire qualche informazione in più, aveva deciso – anche su richiesta dell'amica – che fosse giusto non mettersi in mezzo tra i due, lasciando sviluppare a loro il corso degli eventi.

Quando ambedue decisero di non proferire più alcuna parola su quel determinato argomento, la grifona afferrò svogliatamente la penna d'oca per continuare a scrivere la parte finale del suo compito, ma quando voltò lo sguardo per scrutare alcuni angoli della biblioteca, i suoi occhi si soffermarono sull'immagine del ragazzo che stava varcando la soglia di quell'aula.

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