Mezzosangue

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Finalmente era arrivato il week-end, Leilah non aspettava altro; quella settimana le sembrò particolarmente stressante, quindi fu felice di potersi rilassare. Si svegliò dopo Hermione che era già pronta per scendere al piano inferiore, si infilò la solita divisa scolastica e dopo aver salutato le compagne di stanza, Lavanda e Parvati, scesero in Sala Grande per la colazione.

« Dov'è Harry? » chiese Leilah a Ron seduto al grande tavolo, stranamente da solo, mentre si stava rimpinzando di uova.

« Oliver l'ha svegliato all'alba, per un allenamento di Quidditch! » rispose, sputacchiando del cibo. Leilah lo guardò disgustata e rise quando lui alzò gli occhi al cielo.
Finita la colazione, decisero insieme di andare sul campo da Quidditch per guardare l'allenamento dell'amico, Leilah non aveva per nulla voglia di studiare quella mattina e così non trovando nient'altro di interessante da fare - ignorando le lamentele di Hermione che spiegava le motivazioni per cui avrebbero dovuto sfruttare quel tempo per lo studio - si avviarono verso il cortile esterno della scuola, diretti al campo di Quidditch.
Si sedettero sugli spalti ed Harry vedendoli, si avvicinò a loro.

« Avete già finito? » chiese Leilah notando tutti gli altri giocatori ancora con i piedi per terra.

« Non abbiamo neanche cominciato » rispose Harry seccato. Inforcò il manico di scopa, si dette una spinta e si sollevò in volo, allontanandosi da loro. Leilah si ricordò che aveva cercato di evitare le scope volanti in tutti i modi possibili, dopo la sua caduta l'anno prima. Qualche minuto dopo, i giocatori si fermarono e Leilah vide George Weasley puntare il dito verso una precisa direzione: un gruppetto in tuta verde stava entrando sul campo brandendo in mano dei manici di scopa; i giocatori del Grifondoro atterrarono e si affrettarono ad avvicinarsi nella loro direzione.

« Flitt! » gridò Oliver Baston, capitano.

« Questo è il nostro turno di allenamento » riferì al gruppetto ormai di fronte a loro.

« C'è spazio a volontà per tutti, Baston » rispose Marcus Flitt, capitano della squadra dei Serpeverde.

« Ma il campo l'ho prenotato io » insistette Baston.

« Ma io ho un permesso speciale, del professor Piton » disse fiero, tirando fuori un avviso scritto.

« Per l'istruzione del nuovo Cercatore » concluse, leggendo le parole scritte sul rotolo di pergamena.

« Avete un nuovo Cercatore? » chiese Baston curioso e preoccupato.
I sei giocatori della squadra Serpeverde si spostarono per lasciar passare il nuovo e settimo giocatore: Draco Malfoy. A quella vista Leilah perse un battito, l'idea che aveva di passare una giornata tranquilla fu bruscamente interrotta alla vista del ragazzo biondo, sentiva la rabbia ribollirgli nelle vene ma, fu sostituita subito da una grande preoccupazione quando Ron pronunciò:

« Andiamo ».
Si alzò seguito da Hermione, mentre Leilah era ancora rimasta seduta.

« Cosa? » chiese ai due amici in piedi davanti a lei.

« Andiamo a vedere cosa succede » disse Hermione.

« I-io non voglio andare » sussurrò, sperando quasi che i suoi amici non la sentissero. La rendeva preoccupata, il doversi trovare di nuovo faccia a faccia con quello stupido ragazzino. Ron e Hermione la trascinarono giù dagli spalti e si diressero verso i giocatori delle due squadre mentre, in quel momento, i Serpeverde stavano mostrando alla squadra avversaria le scope nuove di zecca che stringevano nelle mani.

« Oh, guardate » disse Flitt rivolto ai tre ragazzi che si stavano avvicinando « un invasione di campo ».

« Che succede? » chiese Ron ad Harry. La ragazza teneva lo sguardo basso, buttando qualche occhiata in giro di tanto in tanto, ma non osava proferire parola.

« Io, sono il nuovo Cercatore di Serpeverde, Weasley » gli rispose Malfoy.

« Se mettete all'asta quelle vecchie carrette, vedrete che qualche museo pagherà per averle » concluse, riferendosi alle vecchie scope che utilizzavano i Grifondoro e scatenando una forte risata dei compagni di squadra. Nel frattempo, Harry stava spiegando che quelle nuove scope, erano un regalo del padre di Malfoy.

Hermione stava per rispondere dopo l'ennesima presa in giro da parte della squadra avversaria, ma Leilah non riuscì a controllarsi, complice la rabbia e il rancore nei confronti del ragazzo biondo.

« Per lo meno, nessuno dei Grifondoro si è dovuto comprare l'ammissione in squadra » disse.

« Ancora parli? » Malfoy le rivolse tutta la sua attenzione.

« Te lo ripeto. Nessuno ha chiesto il tuo parere, lurida e sporca mezzosangue » disse, ripetendo di proposito la frase che sapeva l'aveva fatta stare tanto male e affermandola con ancora più cattiveria forse, dell'ultima volta.
La lasciò spiazzata di nuovo, odiava questa sensazione.
Cercò subito di reprimere le lacrime ma la sua attenzione fu catturata da altro: questa volta, la frase detta da Malfoy scatenò una vera e propria rissa.

Al suono di quelle parole, Fred e George si scaraventarono su Malfoy che venne difeso dal capitano Flitt; Alicia, una ragazza più grande di lei che faceva parte della squadra di Grifondoro urlò sconvolta « come osi! », Ron infilò la mano dentro la divisa per afferrare la bacchetta magica ma Hermione cercò di fermarlo, le tre ragazze della squadra cercavano di trattenere Fred e George, mentre Oliver Baston teneva stretto Harry.

« Smettetela! » urlò Leilah. Si sentiva tremendamente in colpa, in fondo era consapevole che non fosse lei la causa di quel litigio ma era sicura che se fosse rimasta zitta tutto questo non sarebbe successo.
Le solite lacrime iniziarono a rigargli il viso; in quel preciso istante, giurò che quelle sarebbero state le ultime lacrime che quel maledetto ragazzo le avrebbe fatto versare, doveva imparare a sopportare, a controllarsi e soprattutto, doveva riuscire ad essere più forte.
Questo sarebbe diventato il suo nuovo obiettivo.

Quando la squadra di Serpeverde vide le sue lacrime iniziarono a ridere, ascoltando in sottofondo la voce di Marcus Flitt rivolta a Draco Malfoy.

« Allora è vero che piange sempre ».

Fred e George stavano per saltare nuovamente addosso al ragazzo ma furono fermati dalle ragazze alle loro spalle e con il viso rosso a causa della rabbia, presero Leilah e la trascinarono via.

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Siete ancora in pochi a leggere questa storia ma comunque spero che possa piacere e che possa crescere.
Vedrete pian piano, come si evolverà il rapporto tra Leilah e Draco, durante i loro anni scolastici.
Fatemi sapere cosa ne pensate!
xx

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