7. Non ci sono alleati in guerra

533 64 17
                                    

«Agente DH, com'è la situazione?» sussurro.
«Via libera, capo», replica mia sorella. Sollevo leggermente il busto per guardare oltre il bancone della cucina. Non si sente un rumore, ma so che sono tutti pronti a distruggerci non appena abbandoniamo la posizione.
«Dobbiamo riunirci a Cedric, sempre che non l'abbiano preso», rifletto. Mia sorella si affaccia di fianco a me, soltanto gli occhi sbucano oltre il bancone. Ridacchio e mi abbasso alla sua altezza.
«Non voglio perdere, Em! In questa famiglia non si perde!» ribatte lei. Le mie sopracciglia scattano verso l'alto.
«Passi decisamente troppo tempo con me, piccola Hawthorne», getto un'altra occhiata verso la sala da pranzo, ma tutto tace. «Ed è per questo che nessuno può sconfiggerci».
Proprio mentre proclamo la nostra invincibilità, Liam compare sulla soglia della cucina e si getta a terra per non essere colpito.
«Dite le vostre ultime parole!» esclama, poi rotola di lato e compare alle mie spalle, la pistola ad acqua che punta dritta alla mia faccia.
«Mai!» Con un salto mi lancio di pancia sul bancone della cucina, e il getto d'acqua colpisce Daisy.
«Emma!»
«Scusa, principessa, ma non ci sono alleati in guerra».
Rotolo sul bancone come se fossi in un film d'azione, ma invece di cadere elegantemente atterro sul didietro. «Ouch, che male».
«Ah-ah! Sei finita, Emma». Liam compare davanti a me, la pistola ad acqua pronta a mettere fine alla mia vita. Chiudo gli occhi perché non riesco a sopportare l'umiliazione, l'oltraggio di essere sconfitta dalla squadra di mio fratello.
«Non oggi, Blackwood». Spalanco gli occhi per posarli sul mio salvatore. Cedric è sulla soglia della cucina, il fucile puntato su Liam. Al rallentatore mi sembra di vedere il vento scompigliargli i capelli biondi, o forse è solo la mia tendenza al melodramma. Un getto d'acqua si abbatte su un Liam incredulo, che crolla a terra contorcendosi.
«No! Addio, mondo crudele...»
«E poi sarei io quella drammatica». Alzo gli occhi al cielo e colpisco il mio avversario con il gomito.
«Ahi».
«Cedric! Ci hai salvate!» Daisy sbuca da dietro al bancone e corre verso di lui, che la solleva in aria.
«Sempre, principessa», le fa l'occhiolino, e lei si scioglie. La sua cotta per Cedric è più stratosferica di quella che avevo io alle medie.
«Chi è rimasto, CD?» mi informo.
Cedric mette giù Daisy e aggrotta le sopracciglia. «Il mio nome in codice non suona bene come i vostri».
Alzo gli occhi al cielo. «Non siamo qui per commentare, ma per vincere!»
Cedric sbuffa, poi mi aiuta ad alzarmi. «Ho eliminato Seth mentre cercavo di raggiungervi, Maya e Grayson dovrebbero essere ancora in gioco, e anche Jake».
«Bisogna stare attenti al piccoletto, è furbo». Mi gratto il mento, poi recupero il fucile e faccio cenno a Cedric di muoverci verso la sala da pranzo.
«Mi raccomando, dovete vincere!» ci dice Daisy, poi abbandona la sua espressione da guerra per passare ad una da cucciolo indifeso. «Liam, mi cucineresti una crêpe?»
«Certo, piccola Hawthorne, almeno possiamo consolarci con i carboidrati».
«Ehi, tenetemi da parte un po' di preparato per quando avrò fatto il culo agli altri», lancio un bacio ad entrambi.
«Non si dicono le parolacce, Em», mi riprende mia sorella.
«Avrò?» chiede invece Cedric, retorico.
Sbuffo. «Avremo, e ora andiamo!»
In sala da pranzo tutto tace, ma non significa che il pericolo non sia dietro l'angolo.
«Io vado verso il salotto, tu controlla in veranda», ordino.
«Ricevuto, capo. Ci becchiamo ai piedi delle scale».
Striscio a terra fin dietro al divano, aiutandomi coi gomiti. Mi affaccio timorosa e controllo l'ingresso. Silenzio. Tutto tace. Rilasso le spalle. Il mio alleato ci sta mettendo troppo. Dovrei lasciarlo indietro o salvarlo? Quanto è difficile essere il capo... Cedric mi ha salvato la vita, però...
«'Fanculo», sussurro. Rapidamente corro verso la veranda per vedere se ha bisogno del mio aiuto, ma non appena metto il naso fuori un getto d'acqua mi colpisce in piena faccia. Boccheggio sconvolta, e la sua risata mi fa venire voglia di spaccargli il fucile in testa.
«Cedric!» sibilo tra i denti, rabbiosa.
«Scusa, Em, pensavo fossi il nemico», ridacchia.
«Vuoi dirmi che non l'hai fatto apposta?» Sbuffo una ciocca di capelli umidi lontano dagli occhi, così da vederlo ancora meglio mentre se la ride sotto ai baffi.
«Forse sì, forse no... Chi lo sa», mi fa l'occhiolino.
«Quello che so io, mio caro Cedric», lo minaccio col fucile, al che sgrana gli occhi, terrorizzato. «È che ora tutti conoscono la nostra posizione. Ottimo lavoro, colonnello».
«Dobbiamo passare al piano B», suggerisce.
«Di sicuro non opteremo per il piano C», ribatto. «Quindi datti da fare: Emma Hawthorne non perde mai».
«Sei così tirannica», si lamenta, ma mi segue in salotto. Gli faccio cenno di tacere ed entrambi ci sdraiamo a terra, poi iniziamo a strisciare verso il divano, esattamente al centro della stanza, che offre l'unica copertura possibile per raggiungere le scale.
«Bella visuale, Em», sghignazza Cedric, probabilmente riferendosi al mio didietro che gli ondeggia davanti. Arrossisco, ringraziando mentalmente il buon Signore perché non può vedermi.
«Stai zitto e striscia», replico tra i denti. La sua risata, tuttavia, mi raggiunge lo stesso.
Quando stiamo per abbandonare la copertura dietro al divano, un rumore proveniente dall'ingresso ci pietrifica a terra. Se non erro, dovrebbe essere la porta.
«Hai sentito?» sussurra Cedric. Faccio cenno di sì, poi mi porto un dito alle labbra per dirgli di fare silenzio. Dei passi rapidi si avvicinano sempre di più e, per salvare la missione, siccome ho mezzo busto oltre il divano, mi getto all'indietro, atterrando sopra a Cedric.
«Ahi!» si lamenta.
«Ssh».
Due figure ci superano correndo senza accorgersi di noi, poi salgono le scale, e sento una porta chiudersi al piano superiore. Mi accorgo di essere tesa solo quando rilasso i muscoli, appoggiando tutto il peso sul povero Cedric.
«Em!» protesta, con voce strozzata.
«Opsie ops», rido cercando di non fare rumore, poi scivolo a terra accanto a lui, con le spalle contro il divano. Per una strana circostanza, nel momento in cui mi piego verso di lui per recuperare il fucile, Cedric si mette seduto, e i nostri nasi si sfiorano. Sgrano gli occhi e d'istinto scatto indietro. «Gesù! Troppo vicino, Ced!»
«Scusa!», esclama, allontanandosi più per lo spavento che per altro. Forse ho un po' esagerato, ma era una zona decisamente pericolosa. Infatti, lui si gratta la nuca con un sorriso imbarazzato evitando il mio sguardo, e io sento le guance colorarsi di rosso.
«Okay... Qualcuno è andato al piano di sopra, e mi sembra di aver visto una chioma blu. Credo fossero Maya e Grayson», mi schiarisco la gola, riportando l'attenzione di entrambi sulla missione.
«Perfetto, andiamo». Anche Cedric sembra voler dimenticare l'accaduto, e a me va benissimo. Mi ci manca solo una ricaduta...
Quando arriviamo in fondo alle scale ci mettiamo di nuovo in piedi, con le spalle contro il muro per avere sott'occhio il corridoio al piano superiore. Se gli altri non sono in veranda, devono essere per forza di sopra. È l'ora della guerra. Avventurarci lungo il corridoio è troppo pericoloso, quindi decidiamo di rimanere in ascolto. Dalla camera di Jake proviene un vociare concitato. Devono essere Maya e Grayson.
«Dobbiamo sfruttare la loro rivalità per farli fuori», sussurro. Cedric annuisce, poi mi fa cenno di attaccare.
«È troppo rischioso!» protesto.
«Sarebbe più pericoloso esporsi nel corridoio, c'è ancora Jake in giro. Dobbiamo coglierli di sorpresa», ribatte lui.
«Hai ragione, colonnello», gli concedo.
Sto per lanciarmi nella camera di Jake, quando Cedric mi blocca.
«Perché io devo essere il colonnello e tu il generale?»
Alzo gli occhi al cielo e sbuffo. «Perché io sono più brava di te, e per questo merito il grado superiore, ora fai silenzio!»
Cedric sbuffa, ma non replica.
«Al mio tre», sussurro.
«Uno», ci prepariamo a scattare.
«Due», avvicino il dito al grilletto, pronta a combattere.
«Tre!»
Quando irrompiamo in camera di Jake gridando, Maya e Grayson sono così occupati a discutere che non fanno in tempo a rispondere al fuoco. Gli spariamo addosso un cospicuo getto d'acqua, mettendoli fuorigioco.
«Beccatevi questa! Nessuno può competere con Emma Hawthorne!» esulto, alzando le braccia al cielo.
«Scusa? Senza di me avresti perso contro Liam. Liam!» protesta il mio alleato.
«Oh, taci, Cheddy, me la sarei cavata alla grande, sono imbattibile». Con un gesto della mano mi lancio i capelli dietro le spalle, ma il momento di gloria dura ben poco.
«Game over». Una cascata di acqua gelida mi investe in pieno. Urlo per la sorpresa e – devo ammetterlo – per l'umiliazione, e sento Cedric fare lo stesso. Quell'ameba di Grayson scoppia a ridere, e quando mi volto verso il nostro carnefice non posso credere ai miei occhi.
«Mamma! Papà!» Rimango a bocca aperta. «Ma questo è illegale! Non stavate neanche giocando».
«Invece sì, e abbiamo anche vinto, baby», dice mia madre, poi fa ruotare il fucile intorno all'indice e soffia sopra la canna.
Jake compare dietro di loro e mi rivolge un sorriso furbo. «Erano in squadra con me e Seth».
«Che str-», mormoro, ma la mamma mi interrompe.
«Emma!
«-aordinaria squadra!» mi correggo. Cedric ride e mio padre scuote la testa.
«Speravo tanto che i nostri figli non ereditassero la tua competitività, Cin», dice rivolto a mia madre, e lei lo fulmina con lo sguardo.
«Io ho cresciuto dei vincitori, Will».
Una risata generale si solleva nella stanza, e sulla soglia compaiono anche Seth e Liam, con Daisy sulle spalle. Si stanno ingozzando di crêpes con la Nutella, e il mio stomaco dichiara subito la sua invidia.
«Che succede?» biascica Liam a bocca piena.
«William e Cindy ci hanno fatto il culo», lo informa Ced, e lui scoppia a ridere, dando poi il cinque a Jake.
«State mangiando le crêpes? Abbiamo fatto colazione due ore fa!» Mio padre li rimprovera, ma la mamma lo zittisce subito.
«Anch'io voglio la crêpe della vittoria, e voglio essere servita».
«Mi aggrego», dico subito.
«Ma tu hai perso, Em», gongola Grayson, beccandosi la mia occhiata omicida.
«Crêpes per tutti, forza. Le prepara Will!» La mamma appiana le discussioni.
Si alza un urlo d'esultanza, che copre le proteste di papà.
Rido. Un'altra giornata nella media a casa Hawthorne.

Ciao fiori di campo!🙊

Cosa ne pensate del capitolo? Un sabato come tanti a casa Hawthorne... 🔫

Abbiamo la nostra prima scena Cemma, ma non temete... tornerà anche Ethan!

Chi preferite tra i nostri due sweethearts? 🥰

Il prossimo capitolo sarà esplosivo, quindi non perdetevi gli sneak peeks sulla mia pagina Instagram! (@xholdonpainends)

Ci vediamo giovedì 💘

Al prossimo capitolo! 🔜

-A

Che disastro!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora