Capitolo 26

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Non appena la campanella suonò Jimin corse verso l'aula di Jungkook, vide tutti i compagni di classe del minore uscire in massa spintonandolo da ogni parte.

'Idioti'

Jungkook quando uscì vide il maggiore.

-Jimin-

-Kookie!-

Jimin si lanciò verso l'amico e legò le braccia intorno al suo collo.

-Perché sei qui? Non pranzi con Yoongi?-

-Volevo stare con te! Poi io ho finito e anche tu, non ho intenzione di restare un secondo in più in questo inferno.-

Jungkook si mise a ridere e scompigliò i capelli del maggiore.

-Mangi da me?-

-Aspettavo solo che mi invitassi-

-Sei davvero incredibile-

Taehyung si sedette in mensa in un tavolo abbastanza distante insieme a Yoongi.

Il maggiore aveva ricevuto una telefonata di lavoro e quella sera sarebbe dovuto andare a vendere diversa roba in parecchi quartieri della città e alcuni locali in centro.

-Ti serve una mano? Io ho già venduto tutto-

-Non hai programmi con Jungkook?-

-Non più, passa la sera con Jimin-

Yoongi annuì, non voleva immischiare l'amico in queste cose ma oramai ci era finito anche lui dentro da diversi anni, poi in due avrebbero fatto prima.

-Okay, allora dopo scuola andiamo da me-

Taehyung annuì per poi accendere il telefono e scrivere diversi sms.

-A chi scrivi?-

-Come sei curioso Yoongi-

-Potrei chiedere a quell'idiota che ha provato a fregarmi la macchina di aiutarmi, come si chiamava?-

Taehyung fece una risatina per poi alzare le mani in segno di resa.

-Scrivevo con un cliente, sta per avere una crisi-

-Il moccioso del primo anno? Quello un po' strano?-

-Non è strano, è solo costantemente fatto-

Yoongi annuì.

I clienti di Taehyung erano pericolosi. Erano molto vicini a lui nonostante non sapessero chi gli vendesse la droga. Taehyung era furbo e non vendeva mai direttamente, mandava dei suoi sottoposti e chi lo tradiva non vedeva più la luce del sole, non aveva mai ucciso, li faceva lavorare, li minacciava se provavano ad opporsi e loro obbedivano senza batter ciglio. Taehyung aveva come un talento, tutti gli obbedivano, tutti lo rispettavano, tutti avevano paura, il terrore di Taehyung.

Yoongi era diverso, aveva sempre vissuto in quell'ambiente malsano da quando la madre morì. Quando era piccolo veniva abusato dagli uomini potenti e spietati di grandi aziende, aveva iniziato a spacciare per vivere e alle volte fatto anche la sgualdrina per mettere qualcosa da parte per fare quello che gli piaceva. Suo padre era totalmente assente, in fissa per il gioco d'azzardo e per l'alcool, per le belle donne e le droghe pesanti, per le risse e i furti. Con gli anni Yoongi si era allontanato da quella figura totalmente assente andando a vivere da solo, migliorando la produzione della droga e iniziando un giro tutto suo. Divenne importante tra gli spacciatori, era temuto e in pochi gli facevano concorrenza. A differenza di Taehyung Yoongi aveva ucciso, senza batter ciglio, una moltitudine di persone, mai innocenti, solo chi gli andava contro e chi minacciava lui e i suoi compagni.

-Cliente sistemato-

-bene, non voglio che ti distrai questa sera, dobbiamo fare in fretta-

-Perché?-

-Così possiamo andare da Jungkook e Jimin, domani è sabato-

Taehyung fece un sorriso enorme e poi annuì.

-Mi piaci quando fai così, ti bacerei-

-Grazie ma no-

-Non sai cosa ti perdi-

-Scusate eventuali orrori

My first real love <3 |taekook / yoomin | Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora