La mattinata passò in fretta. Jongkook era in aula che sistemava le ultime cose nello zaino per poi andare a ritirare i compiti dalla cattedra del docente d'inglese.
Uscendo vide Jimin parlare con un ragazzo più grande, sembrava si conoscessero da molto.
Però Jimin conosce davvero tutti
Appena Jimin lo vide gli fece segno di raggiungerlo. Il ragazzo con cui stava parlando era alto e i capelli erano tinti di un biondo simile al bianco. Aveva gli occhi sottili e scuri e due fossette incredibilmente adorabili.
-Kookie ti presento Namjoon, è del quarto anno. Pranzerà con noi, spero non ti dia fastidio-
Jongkook alzò le spalle e poi guardò il ragazzo più grande.
-Piacere, mi chiamo Jeon Jongkook-
-Piacere mio piccoletto-
Namjoon gli sorrise ma Jongkook non ricambiò.
Piccoletto? Non ci allarghiamo adesso
Arrivati in mensa si sedettero al primo tavolo che videro e tirarono il pranzo fuori dai loro zaini.
Parlarono del più e del meno e infine Jongkook trovò piacevole passare del tempo anche con Namjoon. Era un ragazzo sveglio, molto intelligente e anche simpatico.
Improvvisamente, e anche molto rumorosamente, al loro tavolo si unì una quarta persona. Si sedette proprio di fianco a Namjoon e iniziò a parlargli ignorando gli altri presenti.
Anche lui era alto e anche lui sembrava un soggetto. Portava molte collane e catenine al collo, innumerevoli bracciali e un paio di occhiali da sole con la montatura nera e le lenti gialle. I capelli neri erano tutti scompigliati ma pareva fatto apposta.
Poi il ragazzo si girò verso Jimin e gli diede una pacca sulla spalla sorridendo.
-Oh ciao bello, scusa non volevo farti spaventare, come butta?-
-Ciao Hoseok Tu piuttosto? Perché tanta fretta?-
Lui non rispose, si mise solo a ridere per poi fermare il suo sguardo su Jongkook.
-Non ti ho mai visto, sei nuovo?-
Poi si sporse in avanti e gli porse una mano sorridendo-
-Comunque piacere! Mi chiamo Jung Hoseok-
Jongkook ricambiò stringendogli la mano.
-Mi chiamo Jeon Jungkook -
La pausa pranzo finì e i quattro ragazzi si separarono per andare nelle rispettive aule. Namjoon e Hoseok erano compagni di classe e pareva si conoscessero con Jimin da davvero molto tempo.
Quando si sedette al suo posto sentì il telefono vibrare, dato che l'ora non era ancora iniziata decise di vedere di cosa si trattasse e sfilò il telefono dalla tasca dei jeans.
Jimin:
Questa sera si terrà una festa a casa di un ragazzo di quinta.
Via xxxx alle 20
Ti passiamo a prendere io e Namjoon, fatti trovare pronto e dammi la via di casa tua. A DOPO PICCOLOOO!!!
Jongkook rispose con un ok e inviò la via a Jimin. Non era un tipo da feste ma perché rinunciarci, no?
Quando Jongkook scese le scale per far vedere a sua madre come stesse per la festa. Aveva preso un paio di jeans azzurri un po' strappati sulle ginocchia e abbastanza aderenti da mostrare quelle cosce muscolose e una semplice camicia bianca un po' sbottonata che faceva intravedere il petto.
-Sei proprio bello! Mi raccomando a non fare stupidaggini. Ah! Prima che mi dimentichi -
Vide sua madre rovistare nei cassetti e poi tirò fuori una piccola scatola di preservativi come se avesse trovato un tesoro. Jongkook arrossì di colpo iniziando ad accelerare il battito del suo cuore.
-MAMMA!-
-Cosa c'è? La sicurezza prima di tutto, no? Su prendili e non fare storie-
Glieli lasciò in mano e lui li posò sul tavolo. Lei lo fulminò con lo sguardo e gli lanciò contro il guanto di gomma rosa che usava per lavare i piatti.
-Mamma mi hai fatto male!-
-Te lo meriti! Prendili e non fare storie. Va a finire come quella volta che ti raccattai per strada con il vomito fino ai capelli per la tua prima sbronza-
Lui raccolse il guanto da terra e poi prese UN preservativo.
-Me ne basterà uno, probabilmente neanche lo userò-
Lei annuì e tornò a lavare i piatti.
Il telefono di Jongkook vibrò, Jimin era arrivato. Mise il preservativo in una tasca del jeans e nell'altra mise il telefono. salutò la madre e poi uscì
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My first real love <3 |taekook / yoomin |
RomanceJongkook è un ragazzo semplice, alla mano e discreto ma quando si tratta di Kim Taehyung, una provocazione vivente, c'è ben poco per cui restare discreti... Jimin, a differenza del suo amico, è popolare e tutti amano stare con lui. Sa farsi notare...