Parto da qui

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Alicia's pov
Sono le sei del mattino, il rumore fastidioso della sveglia mi martella il cervello. Stanotte ho dormito poco e niente, sono parecchio in ansia, oggi cominciano le lezioni all'accademia, sto per realizzare il mio sogno ma questo comporta tantissimi cambiamenti. Trasferirsi da sola a Madrid e mutare completamente le mie abitudini, in più non sono una di quelle persone a cui si possono mettere i piedi in testa facilmente, molti infatti mi definiscono "stronza" e pensano che io mi creda migliore degli altri, devo prepararmi ad essere odiata e temuta dalla maggior parte degli studenti, come sempre del resto. Mi lavo il viso, faccio il solito trucco di sempre, eyeliner, mascara e un gloss per le labbra. Ho i vestiti preparati da circa un mese, infilo un reggiseno di pizzo con gli slip abbinati, una pantalone nero e un dolcevita bianco con il collo alto. Mi guardo allo specchio e penso "cazzo che figa che sono", ho lavorato molto su me stessa e finalmente riesco a vedermi bella, anche struccata, anche in pigiama, sono fiera di me. Saluto i miei genitori ed esco di casa, prendo le valige e mi dirigo verso la stazione, il treno non tarda ad arrivare, alle 8 esatte sarò a Madrid.
L'accademia è un po' lontana dalla fermata ma non ho difficoltà a trovarla, arrivo nel cortile e mi fermo ad ammirare la bellezza dell'edificio, è un palazzo storico molto famoso qui. Sono in piedi nel giardino quando mi ritrovo a terra senza neanche accorgermene, una ragazza sconosciuta è sopra di me e io sono abbastanza sconvolta
RAGAZZA: o mio dio scusami
dice imbarazzata
RAGAZZA: sono inciampata sulle valigie, sai sono un po' sbadata, comunque piacere, io sono Raquel
Mi tende una mano per aiutare ad alzarmi, la afferro e mi ricompongono velocemente, per fortuna non c'è ancora nessuno. Sistemo la frangia con le dita e sposto la coda di lato, per poi rispondere
ALICIA: non preoccuparti, io sono Alicia, Alicia Sierra
non so con quale gentilezza io abbia risposto così, non è da me, ma questa ragazza mi fa uno strano effetto, è molto impacciata e insicura, completamente diversa da me, ma qualcosa in lei mi intriga, sembra molto simpatica a primo impatto, voglio conoscerla meglio
RAQUEL: è stato un piacere incontrarti o meglio scontrarti Alicia, posso offrirti una brioche per farmi perdonare? Muoio di fame
dice ridendo, annuisco divertita e dopo aver recuperato le valige ci dirigiamo verso il bar della scuola.
Parliamo del più e del meno, del passato, della musica, delle nostre aspirazioni, sono una persona molto diffidente ma le prime impressioni che ho sulle persone sono solitamente corrette e lei mi sembra affidabile. Suona la campana e andiamo immediatamente a sederci in aula magna. Comincia il discorso del preside, ci dà il benvenuto e fa qualche raccomandazione, ci illustra i corsi obbligatori e facoltativi per poi salutarci calorosamente. Mi alzo e vado nel corridoio a cercare la stanza a cui sono stata assegnata, Raquel è proprio di fianco a me
RAQUEL: murillo stanza 56, tu?
ALICIA: fammi controllare, sierra, sierra, sierra, eccomi! Stanza 56!
dico entusiasta, sono davvero contenta di stare con Raquel, per me è sempre molto difficile fare amicizia e con lei mi trovo molto bene. Mi abbraccia di colpo, mi irrigidisco, sento migliaia di scariche percorrermi tutto il corpo, non sono una tipa sdolcinata o che ama le dimostrazioni di affetto ma un po' a fatica ricambio l'abbraccio. È molto più bassa di me e posa la sua testa sulla mia spalla, è così dolce
RAQUEL: dai su andiamo in camera!
esclama dopo essersi staccata, acconsento ancora un po' scossa e la seguo. Arriviamo finalmente in camera dopo esserci perse almeno 3 volte, Raquel si butta su uno dei due letti
RAQUEL: questo è mio
dichiara fingendo una faccia seria e irremovibile
ALICIA: va bene va bene, se la metti così non ho scelta, prenderò l'altro
mi sorride felice come una bambina, alzò gli occhi al cielo e sbuffo divertita, siamo così diverse, ma sento che nascerà una bellissima amicizia.
Sistemiamo i bagagli e intanto continuiamo a parlare, capisco presto che è davvero disordinata e l'aiuto con l'organizzazione dell'armadio. Finiamo dopo circa 3 ore e decidiamo di andare a mangiare qualcosa al bar dell'accademia. Scendiamo le scale e al bancone incontriamo due ragazzi visibilmente più grandi di noi
RAGAZZO: ei ragazze, siete nuove? non vi ho mai visto qui
RAQUEL: si, siamo arrivate oggi
risponde subito Raquel, è molto più estroversa di me, non sono affatto timida tuttavia sono una persona parecchio selettiva e solitaria, non permetto a tutti di avvicinarsi a me e di conoscermi davvero.
RAGAZZO: piacere io sono Alberto e lui è Carlos
RAQUEL: noi siamo Raquel e Alicia
noto subito una certa complicità tra Alberto e la mia amica e devo dire che la cosa non mi è indifferente, il ragazzo non mi convince molto e di solito il mio intuito non sbaglia.
Ci sediamo tutti e 4 ad uno stesso tavolo, ci presentiamo e raccontiamo un po' di noi, verso le 23 circa torniamo nelle nostre camere e ci prepariamo per dormire. Sono nel letto a guardare instagram quando Raquel esce dal bagno e si infila anche lei sotto le coperte.
RAQUEL: che fai?
mi chiede
ALICIA: stavo cazzeggiando un po' su insta niente di che, adesso guardo l'orario delle lezioni e preparo i vestiti per domani
RAQUEL: merda come sei organizzata
Ride
RAQUEL: scommetto che avevi i vestiti preparati per il primo giorno da una settimana, ironizza sedendosi ai piedi del mio letto a gambe incrociate
ALICIA: da un mese in realtà
Dico non staccando gli occhi dal cellulare, scoppia a ridere e non posso fare a meno che essere contagiata dalla sua risata
RAQUEL: devi insegnarmi, è già tanto che ho preparato la valigia il giorno prima e non di corsa alle 6 di mattina!
ALICIA: lo farò sicuramente, ne va della mia salute mentale soprattutto se saremo compagne di stanza per molto
dico ridendo
ALICIA: ma adesso dormiamo che è tardi
RAQUEL: va bene mamma
dice tirando fuori la lingua tra i denti, e dirigendosi verso il suo letto, roteo gli occhi fingendo di essere scocciata, prendo i vestiti dall'armadio e torno nel letto. Tutto va magnificamente bene. È strano, molto strano, quasi non mi riconosco, non mi apro così tanto con le persone, ma lei ha qualcosa di speciale, lo capisco dal modo in cui mi guarda così puro e sincero. Lei non tradisce.
ALICIA: buonanotte Raquel
RAQUEL: buonanotte precisina
Risponde ironica spegnendo la luce.

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SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti! Spero che questo primo capitolo e questa storia possano piacervi, ditemi che ne pensate!
Hugs and kisses
E🤍

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