Kimberly

5. Ci sono io ora

Kim's P.O.V

«Eccoli, sono già qui!» Ashley sembrava entusiasta dell'essere riuscita a trascinarmi dopo tanta insistenza in questa caffetteria, tra l'altro più affollata di quanto pensassi. Non c'ero mai stata dentro.

«Io devo cercare di stare lontana da Oliver» confessò fingendo un sorriso in direzione dei ragazzi che ci stavano guardando avvicinarci e scossi la testa rassegnata «bel modo di farlo» borbottai alle sue spalle e prima che potessi aggiungere altro la sua voce squillò acuta «ma ciao ragazzi!» mi guardai attorno per controllare se per caso tutti i presenti si fossero girati in nostra direzione, fortunatamente trovai solo un paio di sguardi sconcertati su di lei.

«Eccovi finalmente» esordì Josh facendoci cenno di sederci attorno al tavolo a mezza luna e Drake mi fece subito spazio accanto a lui «fammi indovinare» attaccò subito a parlare non appena ebbi preso posto, dopo aver salutato tutti i presenti con un cenno della mano «non volevi venire qui» la sua perspicacia mi sorprese e lo guardai meravigliata, al che intuì sicuramente da solo la risposta.

«Da dove l'hai capito?» ridacchiai senza alzare troppo la voce e lo vidi sorridere furbo «da come ti guardavi intorno, sembrava stessi già contando i minuti per uscire da quella porta» lo vidi sorridere divertito e il suo sorriso alzò appena appena l'asticella del mio umore.

«Comunque sta tranquilla, non ti annoierai con me» e in parte ci credevo, l'avevo capito dal primo momento che in lui avrei potuto trovare una vera simpatia. «Ti dispiace se mi siedo accanto a te?» all'udire quella voce sollevai il viso, rendendomi conto che quello che doveva chiamarsi Damon, se non ricordo male, era lì in piedi di fronte a me.

«Ehm no..» mormorai slittando verso Drake, che mi fece più spazio per far sì che c'entrasse anche lui e mi ritrovai in mezzo ai due.

«Cos'è questo silenzio?» esordì la mia compagna rivolgendosi a tutti i presenti e i ragazzi si guardarono «stavamo aspettando voi per ordinare» ammise Josh scorrendo il menù sul tablet affisso al tavolo e lo vidi sollevare gli occhi su di me «tu cosa prendi Kim?» oh, io ero la persona più lenta del mondo a decidere cosa ordinare una volta seduta in un tavolo.

Provai a pensarci su nel minor tempo possibile, così da rispondere qualcosa e non far perdere tutto quel tempo ma proprio non riuscivo a decidere nulla «una ciambella» sparai a caso.

Lui inarcò le sopracciglia sorpreso «una ciambella?» ripetè guardandomi serio e sollevai le sopracciglia ovvia «sì» cosa c'era di male nella mia richiesta? Per caso discriminavano le ciambelle?

«Con glassa rosa» aggiunsi ovvia e finì con l'assentire, digitando l'ordine sullo schermo «da bere vuoi qualcosa?» chiese ancora ma sta volta non esitai altro tempo «una spremuta d'arancia» e lo vidi tornare a cliccare sullo schermo.

«Io mi sono preso un waffle doppio gusto» sussurrò Drake al mio orecchio porgendomi il cinque e battei la mano contro la sua.

«Io prendo un gelato, fragola e limone» ordinò Ashley e dopodiché Josh lasciò partire l'ordine, loro avevano già scelto tutti prima del nostro arrivo.

I ragazzi ripresero tranquillamente a parlare, io nel mentre mi guardai attorno, l'estetica del locale era molto bella e soft, le luci erano basse e c'erano molti tavoli e divanetti, tutto perfettamente impeccabile e ordinato. Quando allungai lo sguardo sul ragazzo alla mia destra era soprappensiero e ne approfittai per guardarlo.

Era abbastanza grosso, il maglioncino leggero che indossava gli segnava tutti i bicipiti contratti poggiati sul tavolo, aveva degli zigomi alti e la mascella molto delineata. I suoi occhi anche di profilo erano calamitanti, dalle lunghe ciglia scure e le iridi che sembravano essere grigio cenere. Le labbra le teneva schiuse in quel momento, non erano molto carnose, direi normali e non c'era barba a coprire il suo viso dal naso appena all'insù ma non troppo.