36. Tagliare l'amore fuori dal cuore

543 23 2
                                    

Kim's P.O.V

Cercare di stare attenta a lezione e di rendere produttiva la mia giornata, non mi era mai parso tanto complicato come oggi. Per quanto mi fossi sforzata di ascoltare tutto non avevo compreso davvero nulla, né tantomeno ero riuscita a buttar giù qualche appunto.

La pagina bianca del mio quadernino sembrava perdere anche le righe dei quadretti mentre non riuscivo a smettere di fissarla, persa fra i miei stessi pensieri ed incapace di concentrarmi in nulla. La realtà è che la stavo vivendo male, molto più male di quanto avrei potuto mai immaginare perché il futuro con Tyler per me era diventato una sorta di certezza e ora che l'avevo visto andare in frantumi, mi sentivo annullata. Per quanto cercassi di scavare in me per cercare la forza di reagire, di affrontare questa situazione in modo diverso, non ci riuscivo. Era un periodo troppo delicato della mia vita, fatti ed emozioni erano più alterati che mai. Forse in un momento differente, avrei reagito in un modo diverso...in tutto.

Dopo la lunga giornata di lezioni completamente persa, tornai nella mia stanza stanchissima e ritrovandomi sola tra quelle quattro pareti mi addormentai inevitabilmente accovacciata sul mio letto.

Al mio risveglio trovai Ashley.

Aprii pian piano gli occhi, continuando a tenere stretto nel pugno il lembo di un lenzuolo e la guardai in silenzio. Sembrava concentrata a passare minuziosi strati di smalto bianco sulle unghie dei piedi, aveva l'espressione totalmente assolta mentre cercava di non sbagliare.

Non trovando la voglia di parlare né di farle rendere conto che fossi finalmente sveglia, girai il viso sul soffitto. Mi persi a contemplarlo e a rammaricarmi del quanto la mia stessa vita fosse diventata monotona da quando non avevo più una relazione solida da portare avanti. Ora c'ero solo io, sola, con la mia bambina e un'infinita malinconia sulle spalle che pesava più della mia pancia. Ultimamente stavo iniziando ad odiare anche dormire. Passavo tanto di quel tempo fra le coperte che stavo cominciando ad averne la nausea, non c'era sera che alle dieci e mezza massimo non crollassi sul cuscino.

L'unica cosa bella degli ultimi giorni, era stata la visita di controllo fatta ieri pomeriggio. La prima in assoluto insieme a Damon.

La tristezza nei miei occhi per un istante così breve ma così intenso, si era quasi dissolta riflettendosi nella gioia che intravidi nei suoi quando aveva visto la piccolina muoversi attraverso lo schermo. Dalle casse risuonava il battito come un tamburello melodioso e mi aveva stretto la mano emozionato.

Sol guardandolo avevo potuto rivivere la prima volta in cui ero stata io ad assistere a quella meraviglia, la prima volta che il suo cuore mi era risuonato nelle orecchie e anche trattenere le lacrime mi era parso così difficile, sorridendo tristemente nel guardarlo. La dottoressa aveva delineato dallo schermo il visino nascosto fra le mani chiuse in due pugnetti, mentre meravigliata dalla gioia di Damon gli aveva spiegato tutto ed io avevo sospirato fra me e me, perdendomi per un attimo nelle gocce di pioggia che si erano scagliate lente fuori la finestra.

Una parte di me scoppiava di gioia perché finalmente anche lui aveva avuto l'opportunità di vivere qui con me quel che non avrebbe mai dovuto perdersi...eppure l'altra avrebbe mentito nel dire che non mi mancava terribilmente sentire la mano di Tyler stretta nella mia. Lui che mi accarezzava i capelli mentre quasi stupito osservava da quello stesso schermo la piccola vita che stava crescendo in me. Ero stata abituata a condividere con lui quei momenti fino ad oggi, ma dovevo farmi forza e smetterla di mischiare quel che era passato al presente.

Non ne sarei mai uscita se avessi continuato a vivere così. Dovevo lasciarmelo alle spalle una volta per tutte.

Dovevo.

Kimberly Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora