*Lajyla*
Le lezioni non erano state male, dopo inglese avevo avuto matematica, teatro, danza, francese e educazione fisica. Avevo anche scoperto che Liberty aveva un sacco di corsi facoltativi in comune con me, come danza e francese.
Avevamo passato tutto il giorno a conoscerci meglio e sentivo istintivamente di potermi fidare di lei. Intanto il ragazzo dai capelli neri - Logan, da quello che avevo capito - aveva continuato a guardarmi maliziosamente ed a sorridermi, facendomi arrossire.
Avevo anche scoperto che abitavo nello stesso palazzo dei gemelli, così avevo chiamato mio padre e gli avevo detto di non uscire prima dal lavoro per venirmi a prendere.
Era primo pomeriggio ed io e Lib camminavamo stanche ma felici verso casa.
«Allora, che ne pensi?» mi chiese lei riferendosi alla scuola.
«Beh, mi ha fatto una buona impressione, anche se devo dire che quelle risatine che ci hanno perseguitate tutto il giorno mi urtano veramente molto»
«Ah, quelle...» disse lei improvvisamente triste.
«Che succede?»
«Niente, niente!» disse riacquistando il solito entusiasmo. Era davvero faticoso abituarsi a questi cambi radicali di umore.
Entrammo nel palazzo e salutammo il portiere, - che avevo scoperto si chiamasse Joe! - invitai Lib ad entrare in casa, mio padre sarebbe tornato verso le 19:00, durante quelle ore avremmo potuto pensare a cosa metterci per andare al ballo d'inizio anno.
«Caspita!» esclamò Lib, gli occhi le brillavano mentre si guardava attorno.
Le sorrisi e andammo in camera mia. Liberty si sedette sul letto mentre io andavo verso l'armadio, sotto al televisore.
«Senti, Lajyla...»
«Dimmi»
«Ci guardavano così, a scuola, per un mio errore» mi girai e la vidi che si abbracciava le spalle, preoccupata andai a sedermi accanto a lei.
«L'anno scorso stavo con un ragazzo, mi diceva di essere innamorato di me, che ero bella e speciale... Così dopo tre mesi di relazione ci sono stata a letto. Lui lo ha raccontato ai suoi amici e da quel momento in poi tutta la scuola mi considera una puttana. Mio fratello gli ha spaccato la faccia e lui ha cambiato città» disse sorridendo, mentre una lacrima le rigava una guancia «Ma i pettegolezzi non si sono fermati e la mia vita è andata in frantumi, tutti mi evitano come la peste»
«Come fai a confidarti così dopo qualche ora che mi conosci?» so che sembrava scortese, ma fu la prima cosa che mi uscì di bocca, e non riuscii a fermarla.
«Davvero non lo so, mi sono sempre tenuta tutto dentro, ma sento di potermi fidare di te e... Non sono riuscita a fermare la confessione, scusa» arrossì.
Si stava davvero scusando?
Avrei potuto dirle che anche la mia vita era un disastro, che non avevo più un punto fermo a cui aggrapparmi, che tutto era un oceano di parole, immagini e suoni, che non avevo più amici, che non avevo più una casa che sentissi veramente mia... Ma non lo feci. Non so perché, davvero. Ero sempre stata una persona estremamente introversa, ma in questo caso non era il vero motivo.
Il semplice motivo era che mi sentivo fermamente convinta che parlare di tutto questo ad alta voce lo avrebbe reso reale, invece non parlarne mi convinceva che fosse solo un sogno, ed ora non ero pronta a svegliarmi.
Posai una mano sulla schiena di Liberty.
«Io non ti giudicherò, perché vedo ciò che sei adesso, non ciò che eri un anno fa, tutti sbagliano, Lib» mi sorpresi della spontaneità con cui mi uscirono quelle parole e di quanto fossero vere. Liberty mi sorrise debolmente e, meravigliandomi io stessa, la abbracciai.
Quello fu il vero inizio della nostra amicizia e non potei chiedere di meglio.*Logan*
«Davvero?» le chiesi meravigliato.
«Sì» mi rispose euforica.
Non potevo credere che Liberty stesse andando a casa della mia nuova preda. Non potevo credere che la bionda sexy le parlasse.
Non potevo credere che Liberty si fosse fidata di lei così facilmente.
Ma soprattutto non potevo credere che abitasse nel nostro palazzo.
Il tutto era fin troppo semplice, già le avevo lanciato degli espliciti segnali di interesse; stasera, a quello stupido ballo, l'avrei conquistata.
Avevo proprio bisogno di una distrazione ultimamente, e quella ragazza faceva al caso mio.
«Allora ci vediamo a casa alle 17:00»
Io avevo gli allenamenti e lei andava a casa della preda. Fin troppo perfetto.
Fischiettai, mi misi lo zaino in spalla, e mi incamminai verso la palestra da basket al coperto, pronto per dare il meglio di me.*Lajyla*
«E questo?» feci una giravolta, facendo ondeggiare la gonna del semplice vestito blu senza spalline, che mi arrivava sopra al ginocchio.
«È lui!» mi disse, finalmente soddisfatta.
Era stato davvero difficile accontentare Lib, eravamo state due ore a provare i capi vari, e per una volta ero d'accordo con lei, quel vestito era stupendo!
«Bene, si è fatto tardi!» si stiracchiò e scese dal letto. Gettai un'occhiata all'orologio, le 16:50.
«Ci vediamo stasera!» la salutai dalla porta di casa.
«À bien tôt*!» mi disse con un'elegante pronuncia francese.*Logan*
Mi pettinai ordinatamente la chioma ribelle di lato, abbottonai la camicia e misi la giacca.
«Lib, sei pronta?» dissi alla porta chiusa.
«Eccomi»
Uscì e rimasi a bocca aperta. I capelli rossi, solitamente mossi, ora erano lisci e le accarezzavano le spalle. Il vestito rosso la faceva sembrare una modella ed i tacchi le donavano almeno dieci centimetri in più.
«Sei stupenda» le dissi «Troppo»
Lei ridacchiò e mi gettò le braccia attorno al collo, la strinsi.
«Anche se non te lo dico spesso, ti voglio bene, marmocchia»
«Anche io»
La presi a braccetto ed uscimmo, salutando nostra madre, assente come sempre.
***
La palestra era estremamente affollata, c'era cibo ovunque e la musica a palla.
Lasciai Liberty ad aspettare la bionda sexy ed individuai Jared dall'altra parte della palestra, gli feci un cenno di saluto e lui mi venne incontro, affiancato da Lacy, la sua ragazza.
«Hey»
Mi salutò la mora con gli occhi neri, era molto bella, un punto per Jar.
«Hey Lacy, come va?»
«Apposto, tu?»
«Si tira avanti» dissi con un sospiro teatrale. Lei ridacchiò e ci comunicò che andava a scambiare due chiacchiere con la sua amica, Loreen.
«Allora? La ragazza?» mi chiese Jared sorpreso.
«Ne ho adocchiata una, dovrebbe arrivare fra poco»
Come se mi avesse sentito fece il suo ingresso, al che tutti la guardarono meravigliati, sentii dei commenti di apprezzamento.
Era senza ombra di dubbio la più bella in tutta la palestra: i lunghi capelli le ricadevano in morbide onde sulle spalle, il vestito blu le accarezzava le curve e le lunghe gambe snelle, e si intonava ai suoi occhi, blu come le profondità dell'oceano. Individuò mia sorella e la salutò allegramente, Lib ricambiò ed iniziarono a chiacchierare. Sembrava non essersi minimamente accorta che tutti i ragazzi l'avrebbero voluta spogliare qui ed ora, me compreso.
«Non hai speranze, fratello» mi disse sarcastico Jared, squadrandola da capo a piedi.
«Scommetti?» gli chiesi, con aria di sfida.
«Dai» disse lui sorridendo «Se riuscirai a conquistarla prima del ballo di Gennaio, vincerai la scommessa e farò tutto ciò che vuoi per una settimana» rise da solo a quell'affermazione, e mi fece infuriare.
«Affare fatto» sibilai e mi diressi verso la bomba sexy, che ora era più bassa di me di soli cinque centimetri, grazie ai tacchi dieci.*Lajyla*
«Hey» mi disse il ragazzo coi folti capelli neri, identico a Lib. Ora che lo vedevo più da vicino notai che aveva dei particolari occhi grigi, le stesse labbra e lo stesso naso di Liberty.
Ma la cosa che veramente non mi aspettavo era che flirtasse così apertamente con me.
E vidi quanto questo feriva Lib. Sapevo cosa si provava.
«Se vuoi possiamo farci un giro» insisté, evitando accuratamente di guardare Liberty, ero stufa.
«Non sono qui per farmi rimorchiare, e poi sono in compagnia di tua sorella, se non l'hai notato» mi sorpresi io stessa della freddezza con cui diedi quella risposta e mi affrettai a seguire Lib, che se ne stava andando.
"Vai così, Lajyla!"*Logan*
Mascherai la rabbia con un sorriso luminoso.
«Hey» le dissi e sembrò chiedersi se stessi veramente parlando con lei. Sapevo che non era rispettoso nei confronti di mia sorella, ma ero completamente andato.
«Bel vestito» arrossì appena.
«Grazie»
«Posso prenderti qualcosa da bere?»
Cercai di non guardare Liberty, ma sapevo che mi stava fissando, probabilmente ferita.
«Mmh, no grazie» non era la risposta che speravo ma andava bene uguale.
«Se vuoi possiamo farci un giro»
Sentivo gli occhi di Lib che mi fissavano sgranati, cercai di non sentirmi in colpa, finché non mi arrivò una risposta letale.
«Non sono qui per farmi rimorchiare, e poi sono in compagnia di tua sorella, se non l'hai notato»
Trovai il coraggio di guardare Lib, mi fissava estremamente ferita. Serrò le labbra e si allontanò, lei la seguì. Sentii Jared ridacchiare alle mie spalle, di nuovo affiancato da Lacy.
"Lajyla Vasilyev, sei la mia nuova sfida."*À bien tôt: A più tardi
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Il tuo pericoloso sorriso
RomanceIN LIBRERIA! Lajyla Vasilyev è una ragazza russa. I suoi genitori sono separati ed è stata costretta ad andare a vivere con suo padre negli Stati Uniti. Strappata dalla sua casa, a Mosca, Lajyla è costretta a fare i conti con una realtà completament...