49- Salice Piangente

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Il caldo dell'estate iniziò ad attenuarsi con il passare dei giorni. Ormai erano gli ultimi giorni di Agosto e la mia permanenza a Londra stava ormai giungendo al termine.
In fondo mi dispiaceva un po', ma non lo avrei mai ammesso ad alta voce e specialmente davanti a Zayn. Esso in questo periodo mi aveva portata in giro per la città e così avevo scoperto anche dei luoghi incredibili.
Stava andando tutto a meraviglia e con Zayn sembrava come se ci stessimo conoscendo per la prima volta, non facendo caso a tutti i dettagli spiacevoli legati a Mullingar.
   Per questo motivo iniziai a sentirmi un po' in colpa. Pensavo a Niall e a quello che aveva dovuto subire a causa di Zayn, al mio vecchio odio per quel ragazzo prima di conoscere la verità su mio padre, a quanto i miei amici si sarebbero arrabbiati se avessero saputo della mia attuale simpatia per Zayn... Proprio per questo avevo deciso di evitare di parlare con loro, specialmente con Niall.
Nicole era solita tartassarmi di messaggi e così le dovevo rispondere per non farla preoccupare. Niall invece non chiamava mai. Aspettava che fossi io a farlo, ma con il passare del tempo diminuii sempre di più le telefonate o i messaggi. Mi sentivo troppo in colpa.
   Questi pensieri rimasero nella mia mente per diverso tempo e così cercai in ogni modo di tenermi impegnata.
Un pomeriggio io e Zayn decidemmo di andare a fare un giro in uno dei meravigliosi parchi di Londra. Quando arrivammo, ci trovammo davanti una distesa verde che sembrava non avere mai fine, che era circondata da alberi e fiori.
"È bellissimo" commentai, con aria meravigliata.
"Niente a che vedere con i parchi che ci sono a Mullingar, non è vero?" rispose Zayn, rivolgendomi un sorriso divertito. "Facciamo un giro?" propose poi. Io annuii all'istante e così ci inoltrammo tra le stradine e gli alberi del parco.
   Passò diverso tempo prima che riuscimmo a completare il giro. Era davvero enorme e lungo il tragitto scoprii che c'erano anche stagni e laghetti più grandi.
Ad un certo punto decidemmo di sederci sul prato accanto alla riva di un lago. Trovammo un grande salice piangente, che con le sue numerose foglie sembrava creare uno spazio tranquillo e lontano dal resto delle persone.
Io e Zayn decidemmo di andarci a sistemare là sotto ed in seguito osservammo il lago colmo di anatre e ninfee. Quello era il periodo migliore per la fioritura di quei bellissimi fiori e ne rimasi incantata fin da subito.
"Tra poco torni a casa, sei contenta?" domandò Zayn ad un tratto.
Mi voltai verso di lui e gli rivolsi uno sguardo interrogativo, dopodiché dissi: "Cosa intenti per torni?"
Lui sospirò leggermente e per qualche istante si limitò a fissare il riverbero dell'acqua a pochi centimetri dai nostri piedi.
"Ho deciso che rimarrò a Londra con mia sorella per un po' e quindi continuerò a studiare qui" spiegò lui.
Quelle parole mi fecero rimanere alquanto sorpresa. Non me lo sarei mai aspettata, anche perchè il resto della sua famiglia si trovava a Mullingar, così come i suoi amici di scuola.
"Perché? Sei stato troppo in mia compagnia quest'estate e quindi cerchi un modo per liberarti di me?" chiesi a quel punto, ridendo leggermente.
Ma Zayn accennò solo ad un semplice sorriso e cercò di non incontrare il mio sguardo. Mi parve un comportamento strano da parte sua e per un momento credetti che quello che la ragione fosse davvero quello che avevo detto per scherzo.
"Non è così, idiota" rispose lui, alzando gli occhi al cielo divertito. "È solo che qui sto molto meglio che in Irlanda e..." Zayn si interruppe di colpo e così calò il silenzio.
A quel punto capii che c'era qualcosa che non andava, così gli appoggiai una mano sulla spalla e gli domandai cosa volesse dire.
"Niente" disse lui bruscamente.
Ritirai la mano ed in seguito iniziai a fissare un punto davanti a me. Non riuscivo a capire quel cambio di umore e per un istante mi sembrò di essere tornata ai tempi in cui io e lui ci odiavamo a morte.
"È forse per il fatto che adesso ho scoperto che sei il mio fratellastro?" domandai a bassa voce.
Lui scosse all'istante la testa e ci impiegò diverso tempo prima di rispondere: "Sono contento del rapporto che è nato tra noi e non ti detesto più come prima, ma certe cose non cambiano mai e per questo è meglio che le nostre vite si separino a fine estate"
Questa volta mi fissò negli occhi e notai che era estremamente serio. Ma anche dopo quelle parole non riuscii a capire il motivo del suo desiderio di rimanere a Londra.
"Di che stai parlando, Zayn?" chiesi allora, voltandomi completamente verso di lui.
"Non posso vivere nella casa affianco alla tua e andare nella tua stessa scuola tutti i giorni" disse semplicemente.
"Zayn, ma cosa stai dicendo? Pensavo che tra noi le cose si fossero sistemate" commentai.
Zayn sospirò e così lo incitai a parlare.
"Quando ci siamo conosciuti a Mullingar ti odiavo già da parecchio tempo senza un motivo valido, per questo mi sono comportato così, come tu ben sai. Ma poi ti ho osservata, ti conosciuta meglio e ho capito che in realtà non c'era nessun motivo per portare così tanto rancore" Fece una breve pausa e nel frattempo mi rivolse uno sguardo veloce, come per osservare la mia reazione.
"Nonostante tutto ciò, ho continuato a comportarmi male con te e ho cercato in ogni modo di mantenere il mio odio, ma era davvero difficile" continuò.
A quel punto lo interruppi perchè le domande nella mia testa stavano iniziando a diventare davvero troppe.
"Perchè non mi hai mai detto questo? E come mai volevi odiarmi così tanto? Non capisco" chiesi, scuotendo la testa.
Dallo sguardo di Zayn capii che in quel momento doveva essersi pentito di aprirsi così tanto con me, difatti mi disse che non era niente di che. In seguito tentò anche di cambiare discorso, ma ormai la curiosità era davvero troppa e così gli chiesi il motivo del suo comportamento strano.
Solo dopo altri istanti di silenzio si decise a dirmi la verità.
"D'accordo, dopo un po' di tempo ho smesso di odiarti perchè in fondo non eri poi così male, specialmente quando ti arrabbiavi" Rise leggermente ed io alzai gli occhi al cielo.
"Ho iniziato anche a voler passare più tempo con te, ma giustamente tu non riuscivi a sopportarmi ed in più eri sempre con il tuo fidanzato" continuò. A quelle parole abbassai leggermente lo sguardo e ripensai ai bellissimi momenti passati con Niall, che molto probabilmente non avrei mai più vissuto.
"Zayn non riesco ancora a capire cosa vuol dire" commentai. "Fino a poco prima che ho scoperto la verità sulle nostre famiglie tu ti sei sempre comportato come al solito, cioè freddo e cattivo. Quindi non mi sembra che ad un certo punto hai smesso di odiarmi..." osservai in seguito.
"Perchè sono riuscito a fartelo credere per non dirti la verità" rispose lui.
"Basta con tutto questo mistero, dimmi il vero motivo per cui ti sei comportato così con me!" sbottai, con nervosismo.
"Ho fatto finta di odiarti ancora perchè non riuscivo ad accettare il fatto che con il tempo fossero nati dei sentimenti per te. Ed è una cosa estremamente sbagliata, dato che abbiamo lo stesso padre!" Zayn parlò velocemente e quando finì chiuse gli occhi velocemente.
Rimasi a bocca aperta e non riuscii a dire neanche una parola. Non potevo credere a tutto ciò, eppure quando Zayn alzò lo sguardo su di me, capii che non era mai stato più serio di così. Nei suoi occhi c'era un dolore terribile, il dolore di chi non può avere quell'unica cosa che lo renderebbe felice per davvero.
"Non è possibile" dissi con un filo di voce.
"Lo so che è sbagliato, ma non posso controllare quello che provo" rispose lui, abbassando lo sguardo. "Per questo mi devo allontanare da te, Bella" concluse, con voce spezzata.
In quel momento sentii un profondo senso di tristezza dentro di me. Vedere Zayn in quello stato mi distrusse e per la prima volta mi misi nei suoi panni, cercando di vedere tutta la situazione dal suo punto di vista.
Se solo lo avessi saputo prima...
"Zayn..." dissi, cercando disperatamente i suoi occhi bruni. Ma lui mantenne la concentrazione sulle foglie del salice che ondeggiavano grazie alla lieve brezza. Sembrava come se quell'albero in un certo senso rappresentasse proprio lo stato d'animo di Zayn.
"Io non so cosa dire. Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere e mi dispiace tanto per come ti sarai dovuto sentire" dissi, appoggiando nuovamente una mano sulla sua spalla.
Lui fece per ritrarsi da quel tocco, ma alla fine rimase immobile. Solo allora incrociò finalmente il mio sguardo e così rimanemmo a fissarci per diversi istanti, che mi parvero essere ore.
"È sbagliato" ripetè lui, come per convincersi. Io annuii leggermente e per un momento desiderai con tutto il cuore che mio padre non fosse davvero anche quello di Zayn, ma la realtà era un'altra.
Feci per dire qualcosa, ma esso mi precedette e disse con serietà: "Bella, promettimi di dimenticare tutto quello che è successo sotto a questo salice, okay?"
Annuii lentamente e di nuovo tentai di dire qualcosa, ma anche stavolta Zayn mi precedette.
"Perdonami per come mi sono comportato con te e Niall. Spero che quando farai ritorno a casa le cose con lui si sistemeranno" Nel suo tono c'era solo una completa sincerità e questo mi stupì molto.
   "Vorrei che anche questo rimanesse solo tra le foglie verdi di questo salice" sussurrò Zayn. In seguito, mi fissò per qualche istante e si avvicinò lentamente al mio volto.
Non mi mossi. Sapevo che era sbagliato e che non sarebbe mai dovuto succedere, ma in quel momento desideravo solo dare a Zayn un istante di felicità.
Così, esso si fece più vicino e a quel punto poggiò delicatamente le sue labbra sulle mie. Durò pochi secondi, ma per entrambi sembrò passare un'eternità.
Quando Zayn si allontanò, mi rivolse uno sguardo di scuse ed in seguito si affrettò ad alzarsi da terra. Senza dire una parola oltrepassò la tenda di foglie che creava il salice piangente e così scomparve.
  

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